N. 72 - Dicembre 2013
(CIII)
palcoscenici veneziani
TRA CALLE E GONDOLE RIVIVE IL NOSTRO TEATRO
di Christian Vannozzi
Senza
correre
il
rischio
di
esagerare
si
può
tranquillamente
dire
che
Venezia
è la
città
più
romantica
che
abbiamo
in
Italia,
grazie
ai
suoi
canali
suggestivi,
le
sue
gondole
che
simboleggiano
l’amore
e il
romanticismo,
e i
suoi
palazzi
antichi
che
sembrano
essere
stati
trasportati
dal
Rinascimento
direttamente
nella
nostra
epoca
facendoci
credere
di
rivivere
in
un
tempo
dove
la
città
lagunare
dava
lezioni
di
civiltà,
galateo,
stile
e
navigazione
all’intera
Europa.
Oltre
a
tutto
questo,
si
celano
a
Venezia
anche
arte,
storia
e
cultura
che
non
possiamo
trovare
in
nessuna
altra
città
di
Italia.
Venezia
è
senza
dubbio
la
città
dei
teatri
e
degli
autori
teatrali
italiani
come
Goldoni,
vanto
del
nostro
Paese
nel
‘700
e
autore
sopraffino
che
ha
fatto
innamorare
diversi
amanti
del
teatro.
Iniziamo
quindi
questo
viaggio,
nella
romantica
Venezia,
tra
le
sue
piccole
vie,
chiamate
calle,
alla
ricerca
dei
teatri
più
suggestivi
d’Europa.
Venezia
è
sempre
stata
di
grande
attrattiva
culturale
per
diversi
scrittori
e
drammaturghi,
per
questa
ragione
fin
dal
XVIII
secolo
la
città
poteva
contare
su
ben
20
teatri,
cosa
veramente
insolita
nel
panorama
italiano
che
purtroppo
vedeva
la
Penisola
sotto
il
ferreo
dominio
di
potenze
straniere
come
Spagna
e
Austria.
Questo
successo
ha
un
nome
e un
cognome,
Carlo
Goldoni,
che
grazie
al
suo
teatro
innovativo
fece
raggiungere
l’apice
all’arte
teatrale
veneziana
grazie
alle
sue
commedie
piene
di
ilarità
e
verità
messe
in
scena
con
personaggi
come
Arlecchino,
Pantalone,
e
Colombina.
Questi
personaggi
resero
Venezia
e il
suo
teatro
famosi
in
tutta
Europa,
e
per
questa
ragione
gli
impresari
investirono
diverso
denaro
per
la
costruzione
dei
diversi
teatri
che
oltre
ad
abbellire
la
città
lagunare
diventarono
per
gli
investitori
una
grossa
fonte
di
guadagno.
Il
teatro
più
famoso
della
città
è
senza
dubbio
‘La
Fenice’,
a
pochi
minuti
da
Piazza
San
Marco
che
venne
inaugurato
nel
1792.
Il
teatro
ebbe
nella
sua
storia
ben
2
incendi,
uno
nel
1836
e
l’ultimo
nel
1996
che
lo
rase
al
suolo.
Il
comune
e lo
Stato
italiano
decisero
di
restaurarlo
completamente
per
riportarlo
all’antico
splendore
settecentesco,
operazione
che
riuscì
perfettamente.
Oggi
è
infatti
possibile
ammirare
uno
dei
teatri
più
importanti
di
Venezia
e
d’Italia
e
poter
vedere
in
loco
delle
commedie
come
si
usava
secoli
fa.
Il
palco
del
teatro
ha
visto
come
protagonisti
musicisti
del
calibro
di
Giuseppe
Verdi,
Puccini,
Rossini,
Donizetti
e
artisti
lirici
come
Maria
Callas,
Luciano
Pavarotti
e
molti
altri.
Tutti
questi
artisti
hanno
reso
ancora
più
celebre
un
teatro
che
a
sua
volta
li
ha
resi
famosi.
Per
ogni
artista
è
infatti
un
traguardo
importantissimo
arrivare
a
esibirsi
al
‘La
Fenice’,
perché
solo
i
grandi
artisti
riescono
a
raggiungerlo
e
quando
si
raggiunge
ci
si
gioca
il
tutto
per
tutto.
Un
altro
teatro
che
è
sicuramente
degno
di
nota
è il
Malibran
che
ha
visto
la
sua
prima
rappresentazione
nel
1678
sotto
il
patrocinio
della
famiglia
aristocratica
dei
Grimani,
signori
di
Venezia.
Il
nome
al
teatro
fu
dato
dal
celebre
soprano
ottocentesco
Maria
Felicita
Garcia
Malibran
che
durante
il
carnevale
di
Venezia
del
1835
riscosse
un
grandissimo
successo
nella
Laguna.
L’ubicazione
di
questo
è
nei
pressi
del
Ponte
di
Rialto
e le
sue
fondazioni
sono
nell’area
dove
sorgeva
la
casa
di
Marco
Polo.
Un
altro
importante
teatro
eretto
dalla
famiglia
patrizia
dei
Grimani
è il
"Goldoni",
costruito
attorno
alla
metà
del
1700
e
dove
Carlo
Goldoni
portò
in
scena
i
suoi
più
importanti
capolavori
che
lo
resero
famoso
in
tutta
Europa.
Per
mancanza
di
fondi
il
‘Goldoni’
attraversò
dei
periodi
cupi
che
arrivarono
addirittura
a
sancire
la
sua
chiusura.
Solo
nel
1979
si
riuscì
a
riportare
il
teatro
al
suo
apice,
mettendo
in
scena
proprio
le
opere
principali
del
maestro
Goldoni,
che
in
questo
modo
tornò
a
nuova
vita
per
la
gioia
della
città
lagunare,
dei
cittadini
veneziani
e
soprattutto
di
coloro
che
si
recano
nella
romantica
Venezia
con
in
mente
la
possibilità
di
poter
vedere
una
delle
opere
di
Carlo
Goldoni
nel
teatro
a
lui
dedicato.