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N. 75 - Marzo 2014 (CVI)

LA VALLE DEL DANUBIO
TRA STORIA E INDUSTRIALIZZAZIONE

di Christian Vannozzi

 

Il Danubio, fiume principale dell’Europa Centrale, nasce nella Foresta Nera in Germania e scorre per 2860 km prima di sfociare nel Mar Nero. Questo corso d'acqua tocca ben 4 capitali europee, scorrendo attraverso Vienna, Budapest, Belgrado e Bratislava. Lungo il suo letto si possono visitare luoghi incantevoli con abbazie e castelli medievali che rammentano le antiche civiltà che abitavano i luoghi lungo il letto del fiume.

 

Navigando il Danubio con un battello si possono infatti ammirare splendidi paesaggi naturali e le rovine del maniero di Haichenberg, nell’Alsazia, una delle fortificazioni più maestose dell’Europa Centrale.

 

In Austria, nella valle che precede la capitale Vienna, il Danubio è circondato da una distesa infinita di terre coltivate irrigate dallo stesso fiume. Inoltre esiste prima di arrivare alla capitale la più grande centrale elettrica del Paese, in grado di dare energia a tutta l’area in modo pulito e ecologico. Certo la centrale idroelettrica, per quanto possa essere non inquinante ha comunque modificato radicalmente il paesaggio naturale circostante che ha dovuto essere disboscato e adattato alla produzione energetica. Questo causò diverse manifestazioni degli ambientalisti e dei movimenti verdi che combattono, tutt’ora, contro un ingrandimento della centrale che rischia di cancellare i punti più belli della valle scavata dal fiume.

 

Campi coltivati con grano, frutta e ortaggi hanno preso ormai il posto degli alberi che costeggiavano il Danubio in terra austriaca. In questa tratto di terra il terreno è infatti così fertile da essere adatto per l’agricoltura. Nelle colline che circondano la cittadina mercantile di Aschach, è invece coltivata la vite, che produce il vino più delizioso dell’Europa centrale.

 

Lungo il letto del fiume, precisamente nei pressi della cittadina austriaca di Wilhering, si trova l’omonimo monastero cistercense, indiscusso gioiello architettonico in stile roccocò, che domina la valle con la sua maestosità e eleganza. Ai monaci è attribuito il compito di curare il bosco circostante e i giardini. Il monastero, con il suo paradiso naturale, si trova a pochi chilometri da Linz, città ricca di fabbriche che annerisce il cielo con i fumi che escono dalle ciminiere.

 

Linz è infatti il nodo centrale dell’industria pesante austriaca. Nella città ci sono le acciaierie che sono state fondamentali per la ripresa economica dell’Austria uscita devastata e senza risorse dalla Seconda Guerra Mondiale. Oggigiorno, pur non essendo le maggiori acciaierie europee, quelle di Linz offrono ancora lavoro a più di 25000 persone e sono l’industria trainante del Paese.

 

Il centro storico della cittadina è ancora oggi lasciato nell’antico splendore, e nonostante le numerose ciminiere si possono ancora ammirare le architetture medievali e barocche. Lungo il fiume si possono invece scorgere i battelli che portano a passeggio i visitatori e che trasportano merci.

 

Uscendo dalla città ma sempre lungo le rive del Danubio, possiamo ammirare il cambio di scenario, che da industriale diventa bucolico. Qui sorge, sulla riva destra, il monastero agostiniano di Markt Sankt Floriant, in stile barocco e in perfetto stato. Il monastero domina la vallata di campi circostanti e si affaccia davanti a uno dei luoghi dell’orrore e dell’atrocità nazista, il campo di concentramento di Mauthausen, dove furono trucidati 154.000 prigionieri, ormai sfruttati fino all’osso nelle cave e ritenuti dai gerarchi tedeschi ormai privi di utilità.

 

Continuando lungo il Danubio si arriva alla cittadina più antica dell’intera Austria, Enns, dove si possono ammirare architettura gotiche e rinascimentali. Nella sua piazza principale si erge la Torre Civica, simbolo del potere della borghesia commerciale che amministrava la città.

 

Proseguendo si incontra la città, sicuramente pittoresca, di Steyr, dove sorgono importanti industrie metallurgiche e siderurgiche. Fino alla Prima Guerra Mondiale, Steyr era un importante centro imperiale, ma a causa della devastazione che subì l’Austria a causa delle guerre mondiali, la cittadina tedesca divenne un centro di second’ordine.

 

Tra Enns e Vienna sorge la regione che ha dato origine al nome della nazione. Il primo documento che ne parla risale al 976, quando l’imperatore Ottone II assegnò la marca orientale dell’Impero, chiamata Osterreich a Leopoldo di Babenberg, da quel momento l’Austria divenne parte integrante e cuore del Sacro Romano Impero Germanico.

 

Nella pianura del Machland si può ammirare la vegetazione più lussureggiante dell’Europa Centrale. In questo punto la navigazione è più difficoltosa e i barcaioli che trasportavano le merci lungo il Danubio spesso rimanevano incagliati sugli scogli che costeggiano la riva e creano delle rapide. Nella rocca di Grein, dove oggi sorge la cittadella di Greinburg, si può visitare il Museo della Navigazione dove è possibile ripercorrere l’epopea di questi commercianti che per vendere le loro merci attraversavano le zone più impervie del fiume Danubio.

 

Prima di giungere alla zona collinosa del Wienerwald vi è la zona delle abbazie dove è racchiusa l’intera storia della regione tramandata nel corso dei secoli.



 

 

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