N. 100 - Aprile 2016
(CXXXI)
UN BACIO
tra bullismo, diversità e omofobia
di Giovanna D’Arbitrio
Ivan
Cotroneo,
scrittore,
sceneggiatore
e
regista
napoletano,
noto
per
le
fiction
televisive
Tutti
pazzi
per
amore,
Una
mamma
imperfetta,
Una
grande
famiglia,
È
arrivata
la
felicità,
ritorna
al
cinema
con
un
nuovo
film,
Un
Bacio,
tratto
dal
suo
libro
omonimo,
dopo
i
successi
ottenuti
qualche
anno
fa
con
la
pellicola
La
kryptonite
nella
borsa
(anch’esso
ispirato
a un
suo
libro).
Il
film
è
stato
presentato
a
Napoli
in
anteprima,
al
cinema
Warner
Village,
ad
una
platea
di
circa
300
alunni
del
liceo
classico
Vittorio
Emanuele
II
(un
tempo
frequentato
anche
dal
regista)
e
del
liceo
scientifico
Caccioppoli.
Hanno
partecipato
al
dibattito
lo
stesso
Cotroneo,
la
co-sceneggiatrice
Monica
Rametta,
il
produttore,
e
due
giovani
attori,
Rimau
Grillo
Ritzberger
e
Leonardo
Pazzagli.
Ho
voluto
fare
un
film
totalmente
dalla
parte
degli
adolescenti
–
ha
affermato
il
regista
– Un
bacio
parla
di
bullismo
e di
omofobia
e,
proprio
per
queste
tematiche,
l'ho
pensato
soprattutto
per
il
pubblico
giovane,
che
in
un'età
complessa
come
l'adolescenza
si
trova
spesso
a
contatto
con
la
paura
di
essere
diversi,
essere
giudicati
e
ritrovarsi
un'etichetta
addosso.
Protagonisti
del
film
sono
tre
sedicenni
che,
emarginati
dai
loro
compagni
di
liceo
per
la
loro
diversità,
fanno
amicizia
e
così
si
sentono
più
forti
stando
insieme:
Blu
(Valentina
Romani),
anticonformista,
sensibile
e
sincera,
ritenuta
dai
compagni
di
scuola
una
ragazza
facile;
Antonio
(Pazzagli),timido,
impacciato,
condizionato
dalla
tragica
morte
del
fratello,
bravo
come
giocatore
di
basket,
ma
considerato
dalla
squadra
come
un
ritardato
mentale;
Lorenzo
(Ritzberger),
alunno
brillante,
estroverso,
fantasioso,
ma
omosessuale
e
pertanto
deriso
appena
arrivato
in
quella
scuola
dopo
essere
stato
adottato.
Le
loro
famiglie
–
afferma
Cotroneo
–
sono
amorevoli
e
nient'affatto
problematiche,
proprio
perché
ho
avuto
modo
di
documentarmi
su
tante
storie
di
bullismo
verificatesi
in
contesti
per
nulla
negativi.
In
età
adolescenziale,
i
giovani
sono
sfuggenti
e
magari
anche
genitori
presenti
e
affettuosi
si
trovano
a
essere
inconsapevoli
di
ciò
che
i
loro
figli
sono
costretti
a
subire
tra
i
propri
coetanei.
Riflettendo
poi
sulla
differenza
nei
comportamenti
giovanili
del
passato
e
del
presente,
ha
messo
in
rilievo
la
maggiore
aggressività
che
oggi
si
riversa
anche
sui
social
network
rendendo
ancora
più
drammatiche
le
situazioni.
Da
parte
sua,
il
giovane
attore,
R.G.
Ritzberger,
ha
sottolineato
che
Un
bacio
gli
ha
insegnato
il
valore
della
libertà
e il
rispetto
per
la
diversità,
da
lui
definita
una
grande
ricchezza,
anche
in
età
adolescenziale
quando
può
far
paura,
perché
fa
sentire
esclusi
dalla
maggioranza.
Bellissime
le
sequenze
fantastiche
in
cui
Lorenzo
cerca
di
sfuggire
alla
dolorosa
realtà
che
lo
opprime
rifugiandosi
nei
sogni,
arricchiti
da
vivaci
danze,
costumi
colorati
e
musiche
pop
(colonna
sonora
di
Mika),
corredati
da
pop
up
animati.
Il
film
finisce
in
modo
drammatico,
ma
il
regista
ipotizza
una
conclusione
positiva
che
sarebbe
stato
possibile,
se
solo
i
tre
ragazzi
non
si
fossero
lasciati
coinvolgere
da
paure
e
condizionamenti
della
società.
Un
film
che
fa
riflettere
e
che
tutti
dovrebbero
vedere:
giovani
e
meno
giovani,
in
particolare
insegnanti
e
genitori.