N. 93 - Settembre 2015
(CXXIV)
ex oriente "tour"
il turismo nelle civiltà del mare
di Cristian Usai
Il termine Turismo deriva dall’inglese tourism (1811) ed è in uso nell’italiano scritto dai primi anni del XX secolo. La voce inglese deriva a sua volta dal francese tour ossia “viaggio, giro sportivo”. Tuttavia, per mezzo di uno strano rimbalzo di termini, il francese tourisme (1841) deriva dall’inglese tourism. La base tour significa percorso avente una meta ben precisa.
Dal
punto
di
vista
storico,
il
tour
per
eccellenza
è il
Gran
Tour
di
settecentesca
memoria,
compiuto
dai
rampolli
della
nobiltà
europea,
fino
al
XIX
secolo,
fuori
dai
confini
natìi,
a
scopo
di
istruzione
e
formazione
culturale
ed
esistenziale
(parte
fondamentale
del
Gran
Tour
era
il
Viaggio
in
Italia).
Alla
base
di tour c’è
financo
il
verbo
francese tourner “girare”,
avente
la
stessa
radice
dell’italiano tornare,
cioè
il
latino tornare.
Quest’ultimo
termine
significava
“girare”,
poiché
richiamava
il
“lavorare
al
tornio”
(tornu[m]).
Con
il
presente
contributo,
sarà
esposto
il
turismo
delle
cosiddette
civiltà
del
mare
e la
differenza
tra
esso
e il
turismo
moderno.
Per civiltà
del
mare s’intendono
alcune civiltà che
nacquero
e si
svilupparono
nel
bacino
del
Mediterraneo e
più
esattamente
nelle isole
del
Mare
Egeo e
lungo le
zone
costiere.
Le
civiltà
prese
in
esame
sono
giustappunto:
Assiro-babilonesi,
Creta,
Micene
e
Fenici,
Egitto,
Greci
ed
Elleni.
Esiste
un’ampissima
bibliografia
sulla
materia,
di
cui
si
segnala
l’ultima
opera
in
ordine
di
pubblicazione,
Storia
del
viaggio
e
del
turismo
di
Pio
Trippa
(2015),
e il
testo
di
Franco
Paloscia,
Viaggi
e
turismo
nella
storia
delle
civiltà
(2005),
per
la
sua
semplicità
espositiva.
Assiro-babilonesi
Anticamente
con
Assiria ci
si
riferiva
ad
una
regione
del
Tigri
settentrionale,
corrispondente
all'estremo
nord
dell'odierno Iraq.
Ad
est
era
cinta
dai
monti Zagros e
a
nord
dal
massiccio
dell'Armenia,
A
sud-ovest
si
allargava
la
pianura mesopotamica.
Intorno
alla
fine
del III
millennio
a.C. la
popolazione
semitica
degli
Amorrei
colonizzò
questo
territorio,
e fu
strettamente
imparentata
con
i Babilonesi,
ossia
gli
Assiri.
L’etimologia
della
parola
Assiri
era
la
stessa
di
Assiria,
cioè:
il
nome
dall'antica
città
di Assur.
Più
tardi
il
termine
Assiria
indicò
l'impero
assiro
propriamente
detto
che,
dal
IX
al
VII
secolo
a.C.
dominò
su
tutta
la
Mezzaluna
Fertile,
l'Egitto e
gran
parte
dell'Anatolia.
Prima
del
3.000
a.C.
gli
spostamenti
avvenivano
attraverso
i
corsi
d’acqua
e
laddove
ciò
non
era
possibile,
avvenivano
a
piedi
o in
dorso
a un
asino.
Dopo
la
data
suddetta
comparvero
i
primi
veicoli
che
rivoluzionarono,
soprattutto
il
trasporto
delle
merci.
Creta,
Micene
e
Fenici
La
civiltà
cretese
era
basata
essenzialmente
sul
commercio
marittimo.
Alcune
delle
città
cretesi
come
Cnosso
e
Festo,
ognuna
di
circa
centomila
abitanti,
erano
di
notevoli
proporzioni.
L’isola
di
Creta
era
esportatrice
di
prodotti
e
rivaleggiava
con
l’Egitto
e la
Mesopotamia
anche
nella
produzione
di
bronzo,
armi
da
taglio
intarsiate,
vasi,
gioielli
e
tessuti.
Creta
ebbe
la
supremazia
nel
Mediterraneo,
interrotta
probabilmente
dalle
numerose
calamità
naturali.
Essa
estendeva
i
suoi
commerci
fino
alla
Sicilia
e
aveva
importanti
porti
come
quello
della
città
di
Faro.
La
Civiltà
minoica,
dal
leggendario
re
Minosse, è
il
nome
dato
alla cultura cretese dell'età
del
bronzo fiorita
approssimativamente
dal
1700
a.C.
al 1450
a.C.
Micene
era
uno
dei
massimi
centri
di
questa
civiltà,
importante
dal
punto
di
vista
politico-economico-militare
a
carattere
regionale,
e
probabilmente
sovra
regionale.
I Fenici s’insediarono
in
principio
sulle
coste
a
est
del
Mediterraneo,
nei
pressi
del Libano.
Le
notizie
più
antiche
circa
questo
popolo
risalgono
al XXI
secolo
a.C. Furono
principalmente
un
popolo
di
commercianti
che
navigavano
il
mar
Mediterraneo
per
esportare
e
scambiare
con
altre
genti
i
loro
prodotti.
I
Fenici
erano
esperti
nel
tracciare
le
rotte
e
conoscevano
le
tecniche
di
navigazione
notturna,
sfruttando
la
Stella
Polare
come
riferimento.
In
caso
di
difficoltà
di
attracco
e
per
gli
scambi
commerciali
con
gli
altri
popoli,
praticavano
la
navigazione
sottocosta.
Le
loro
navi
di
cedro
erano
molto
robuste
e
capienti;
adatte
per
il
commercio.
Egitto
La
terra
dei
faraoni
fu
la
più
antica
regione
turistica
del
mondo
arcaico
e la
prima
meta
di
pellegrinaggio
dei
sapienti
dei
popoli
della
civiltà
mediterranea.
Filosofi
e
storici
si
recavano
in
Egitto
per
affinare
le
loro
conoscenze
e
rispondere
a
interrogativi
metafisici.
Gli
egiziani
non
viaggiavano
molto,
nemmeno
a
scopo
commerciale;
tuttavia,
era
diffusa
la
pratica
di
viaggiare
per
recarsi
ad
adorare
gli
dei
nelle
tante
città
sante
sorte
nel
corso
dei
secoli.
Greci
ed
Elleni
Gli
antichi
greci
furono
un
popolo
di
esploratori,
marinai,
coloni,
mercanti
di
là
dei
mari.
Il
mare
greco
consta
di
più
di
200
isole
alcune
delle
quali
colme
di
ricchezza.
Il
mare
era
lo
spazio
vitale
degli
Elleni,
popolo
di
viaggiatori
in
costante
movimento,
seppur
con
strumenti
di
navigazione
assai
rudimentali,
tra
cui
l'utilizzo
delle
coste
conosciute
come
punti
di
riferimento.
Le
fonti
storiche
narrano
che
questi
popoli
si
muovevano
principalmente
in
cerca
di
ricchezze
da
sfruttare.
Il vocabolario
della
lingua
italiana
Devoto,
Oli,
(2011)
definisce
il
turismo come
"il
complesso
delle
manifestazioni
e
delle
organizzazioni
riguardanti
viaggi
e
soggiorni
compiuti
a
scopo
ricreativo
o
d’istruzione".
L'Organizzazione
Mondiale
del
Turismo (World
Tourism
Organization,
Agenzia
specializzata
delle Nazioni
Unite)
definisce
turista,
colui
che
viaggia
in
paesi
diversi
dalla
sua
residenza
abituale
e al
di
fuori
del
proprio
ambiente
quotidiano,
per
un
periodo
di
almeno
una
notte
ma
non
superiore
a
un anno e
il
cui
scopo
abituale
sia
diverso
dall’esercizio
di
ogni
attività
remunerata
all’interno
dello stato visitato.
Questa
concezione
di
turismo
include
gli
individui
che
viaggiano
per:
svago,
riposo
e
vacanza,
visite
ad
amici
e
parenti,
affari
e
lavoro,
salute,
religione.
Partendo
da
tale
assunto,
è
difficile
assimilare
il
moderno
turismo
di
massa,
confortato
dalle
comodità,
ai
viaggi
che
venivano
intrapresi
all’epoca
delle
civiltà
del
mare.
Infatti,
stante
quanto
argomentato
finora,
le
motivazioni
essenziali
del
turismo
presso
queste
civiltà
erano
legate
soprattutto
al
commercio
e
alla
sopravvivenza,
con
la
particolarità
dell’antico
Egitto
il
cui
turismo
potrebbe
essere
assimilato
al
Gran
Tour
e
financo
ai
moderni
viaggi
d’istruzione
e
pellegrinaggi
religiosi.