Nell‘800 il
teatro, con la sua sempre maggiore apertura anche al
pubblico borghese, diventa una parte essenziale e
fondamentale dell’identità delle città: un chiaro
esempio di questa tendenza lo abbiamo a Vienna dove,
accanto a un teatro che rimane un’esclusiva per la corte
(Hoftheater), si costruisce nel 1888 un nuovo edificio
rivolto a tutti, il Burgtheater.
Sicuramente il
teatro,fra tutti gli edifici-simbolo della nuova era,
svolge una funzione cardinale: spesso è lo sfondo di
nuove piazze e, quando viene costruito e concepito per
la prima volta, non ha mai una collocazione casuale, ma
è il luogo che determina il baricentro cittadino.
Esso rappresenta
il risorgere di un rinnovato orgoglio municipale della
città, il più delle volte assolve a funzioni
rappresentative di spettacoli lirici, ma diventa anche
il motore pulsante di nuovi assetti urbanistici,come a
Palermo dove nel 1860 vengono lanciati ambiziosi
programmi edilizi.
Più
frequentemente, però, il teatro viene per così dire
"incastonato" nella trama della città: casi molto
significativi in questo senso sono la Fenice di Venezia,
il Liceu di Barcellona o la Scala di Milano.
Proprio
quest’ultimo teatro è testimone di un’importante
evoluzione: nel 1858 viene abbattuto il tratto di strada
tra il fronte del teatro e la facciata incompiuta del
Palazzo Marino.
Al teatro lirico
e al municipio si vanno ad aggiungere la sede di una
nuova banca e lo sbocco della nuova Galleria Vittorio
Emanuele, la quale mette in relazione la piazza della
Scala con quella del Duomo, ovvero i due poli urbani più
rappresentativi.
Questo nuovo
sistema di comunicazione va ad arricchirsi di caffé,
ristoranti, negozi di lusso e sedi di importanti imprese
commerciali, elementi che ne alimentano il flusso
cittadino.
L’800 è per il teatro il secolo delle
trasformazioni e degli adeguamenti tecnologici, di
ampliamenti e rifacimenti per aumentarne la capienza.
Ormai il teatro
non è più solo un "edificio di corte", ma un luogo
accessibile a tutti coloro che possono affrontare la
spesa di un palco.
Questa sorta di
"democratizzazione" che coinvolge il teatro ne accresce
il grado di popolarità e gradimento.
Necessità di
ingrandimento e bisogno di accessibilità creano squarci
nel tessuto preesistente: la creazione di slarghi,
piazze, vie di accesso accompagna l’opera ottocentesca
di adeguamento alle nuove esigenze.
Diversa è invece
la ratio con cui vengono concepiti altri edifici, le cui
forme si aprono libere sui quattro lati allo spazio
urbano che li circonda: il nuovo teatro può così
funzionare da perno per la sistemazione di un intorno
urbano e da questo punto di vista l’Opéra di Parigi
(episodio di maggior spicco delle nuove sistemazioni
hausmanniane) e il Massimo di Palermo sono gli esempi
più interessanti.
Persino nelle
città costiere, là dove si ricerca un rapporto di
continuità visiva e funzionale con l’acqua, il teatro
rappresenta il primo tassello di un disegno a scala
urbana che ingloba l’intero fronte-mare.