N. 74 - Febbraio 2014
(CV)
VIAGGIO NEL SUD DELLA GERMANIA
L’INCANTEVOLE E INDUSTRIALE SVEVIA
di Christian Vannozzi
La
Svevia
è
una
regione
storica
compresa
tra
i Lander
del
Baden
Wurttemberg
e la
Baviera,
nella
Germania
meridionale.
L’area
è
estesa
tra
i
fiumi
Iller
e
Lech
che
hanno
la
loro
sorgente
nelle
Alpi
e
sfociano
entrambi
nel
Danubio.
Lungo
la
catena
montuosa
del
Giura
che
percorre
la
regione
sono
state
costruite
le
fortezze
delle
nobili
casate
degli
Hohenstaufen
e
degli
Hohenzollern,
famiglie
tedesche
presenti
spesso
nei
libri
di
storia
in
quanto
la
prima
diede
i
natali
a
Federico
Barbarossa,
Federico
II e
Manfredi
e la
seconda
è la
casata
che
costituì
il
Secondo
Impero
tedesco,
il
Reich,
e
riunificò
la
Germania
dopo
la
vittoria
su
Napoleone
III
a
Sedan
nel
1870.
Il
Danubio
scorre
nella
parte
meridionale
della
catena
del
Giura
e
solca
un
percorso
che
forma
una
splendida
vallata
tra
Tuttlingen
e
Sigmaringen.
La
gola
è un
luogo
incantevole
pieno
di
borghi
medievali
nei
quali
è
facile
perdersi
in
atmosfere
mistiche.
In
questi
borghi
vive
la
popolazione
sveva,
una
delle
tante
etnie
germaniche
con
un
proprio
dialetto
e
antiche
tradizioni.
La
Svevia,
pur
non
esistendo
come
regione
giuridica,
esiste
infatti
come
etnia
e
come
dialetto
linguistico
formando
un’entità
di
fatto.
Nel
Medioevo
il
ducato
di
Svevia
si
estendeva
da
Stoccarda
alla
Svizzera
formando
il
territorio
più
importante
dell’intera
nazione
tedesca
medievale.
Furono
infatti
i
duchi
di
Svevia
a
dettare
le
loro
regole
sull’elezione
dell’Imperatore
del
Sacro
Romano
Impero,
la
cui
corona
rimase
al
loro
casato
fino
alla
sconfitta
di
Corrado
di
Svevia,
detto
Corradino,
a Tagliacozzo
contro
le
armate
di
Carlo
d’Angiò
nel
1268.
In
seguito
alla
disfatta
l’ultimo
imperatore
della
casata
Hohenstaufen
di
Svevia
venne
decapitato
a
Napoli
ponendo
fine
al
dominio
dei
svevi-normanni
in
Italia.
In
Germania
la
situazione
non
fu
migliore
in
quanto
il
ducato
fu
smembrato
in
piccoli
stati
che
non
rappresentarono
più
il
fulcro
della
nazione
tedesca
e
dell’Impero
Germanico.
Oltre
ad
aver
subito
questa
nefasta
sorte
la
Svevia
fu
anche
divisa
religiosamente
poiché
alcuni
ducati
che
la
componevano,
come
il
Wurttemberg,
abbracciarono
il
cristianesimo
riformato
dal
monaco
agostiniano
Lutero.
Ciò
nonostante
la
Svevia
poté
acquistare
una
sua
caratteristica
culturale
grazie
a
menti
eccelse
come
i
poeti
Holderlin
e
Schiller
e i
filosofi
Hegel
e
Schelling
che
alla
fine
del
XVIII
secolo
diedero
nuovamente
alla
Svevia
vigore,
anche
se
solo
in
campo
intellettuale.
A
sud
del
Danubio
sorsero
i
feudi
della
famiglia
degli
Asburgo.
Lì
la
religione
protestante
non
fece
proseliti
grazie
al
cattolicesimo
professato
dalla
famiglia
dominante
e
dai
tanti
monasteri
che
dagli
Asburgo
erano
stati
costruiti.
Sia
nella
Svevia
inferiore
che
in
quella
superiore
è
possibile
per
il
turista
ammirare
lo
sfarzo
del
barocco
tedesco,
che
vedeva
accanto
ad
antichi
monasteri
sorgere
scuole
e
biblioteche
d’un
fasto
impensabile
nel
restante
nord
Europa.
A
livello
economico
la
Svevia
Settentrionale
è
famosa
per
la
produzione
e la
lavorazione
del
lino,
industria
rinomata
specialmente
nella
zona
di
Stoccarda,
mentre
Wurttemberg
preferì
specializzarsi
nella
lavorazione
dei
metalli,
tanto
che
il
governo
locale
sviluppò
attivamente
un
programma
di
formazione
e
industrializzazione
dell’area
rendendo
la
regione,
ancora
oggi,
un
grande
esponente
nella
lavorazione
metallurgica
e
nell’industria
pesante.
Innovazione,
tecnologia,
industria
e
storia
appartengono
alla
Svevia
che
riesce
a
far
rivivere
insieme
passato
e
futuro,
che
guarda
in
avanti
senza
però
dimenticare
le
proprie
origini,
prima
romane
e
poi
germaniche.
Accanto
alle
antiche
fortezze
e
agli
splendidi
castelli
è
infatti
possibile
ammirare
l’industria
più
fiorente
della
Germania,
quella
che
sta
rendendo
grande
il
paese
che
nonostante
la
sconfitta
nelle
due
guerre
mondiali
è
ancora
la
nazione
più
forte
e
progredita
dell’intera
Europa.
Negli
ultimi
100
anni
la
Svevia
ha
infatti
fatto
passi
enormi
in
avanti
e
cittadine
che
non
si
estesero
mai
oltre
la
propria
cinta
muraria
presentano
ora
una
fisionomia
diversa
tanto
da
lasciare
a
bocca
aperta
i
visitatori.
Tra
le
principali
città
possiamo
annoverare
sicuramente
Augusta,
ubicata
a
circa
50
km a
nord-ovest
da
Monaco
di
Baviera.
Fondata
dai
romani
nel
15
a.C.
con
il
nome
latino
di
Agusta
Vendilicorum,
diventò
sotto
il
Sacro
Romano
Impero
Germanico
una
città
libera
ricca
e
fiorente,
dove
famiglie
importanti
come
i
Fugger
e i
Welser
intrapresero
vivaci
traffici
commerciali.
È
oggi
meta
degli
amanti
del
barocco,
della
musica
e
delle
feste
folkloristico-medievali
che
fanno
rivivere
la
cittadina
come
era
un
tempo.
Le
chiese
barocche
sono
infatti
numerose
e
degne
di
essere
annoverate.
La
basilica
Sankt
Ulrich
und
Afra,
cioè
la
basilica
dei
santi
Ulrico
e
Afra
è
uno
dei
monumenti
principali
della
città.
L’origine
è
stata
rintracciata
nel
sepolcro
romano
di
Santa
Afra,
martirizzata
nel
304.
L’edifico
rappresenta
un
altissimo
esempio
di
architettura
gotico-germanica,
con
all’interno
altari
barocchi
ritenuti
dei
veri
e
propri
capolavori
artistici
tedeschi.
La
chiesa
di
Sant’Anna
è
invece
capolavoro
indiscusso
del
primo
rinascimento
tedesco,
tanto
da
essere
ancora
oggetto
di
studio
per
gli
studenti
d’arte
specializzati
nel
XVI
secolo.
La
città
di
Ravensburg
è
invece
considerato
il
maggior
centro
commerciale
di
tutta
la
Svevia
settentrionale,
famosa
in
tutto
il
mondo
soprattutto
per
la
fabbrica
di
giocattoli
Ravensburger.
Essa
è
stata
fondata
attorno
al
XII
secolo
e
offre
la
possibilità
di
fare
lunghe
e
piacevoli
passeggiate
lungo
le
mura
che
delimitano
il
centro
storico,
dove
è
possibile
trovare
piccole
botteghe
artigiane
a
testimonianza
delle
produzioni
dei
secoli
scorsi.
Ultima
da
annoverare
è la
città
di
Tubinga,
all’estremità
occidentale
della
Svevia
storica,
a 30
km a
sud
di
Stoccarda,
famosa
soprattutto
per
la
sua
università
che
ha
visto
formarsi
al
suo
interno
grandi
personaggi
del
calibro
Hegel,
padre
della
filosofia
moderna.