N. 72 - Dicembre 2013
(CIII)
UN SURREALE, PAZZO SOGNO NATALIZIO
Una nuova Campania Felix
di Giovanna D’Arbitrio
“We
are
such
stuff
as
dreams
are
made”
affermò
Shakespeare.
Si,
siamo
fatti
della
stessa
sostanza
dei
sogni
e
anche
Calderon
de
la
Barca
scrisse
“la
vita
è
sogno,
e il
sogno
vita
è”.
E
così
cullata
dal
ricordo
di
questi
due
magici
versi,
pian
piano
dondolandomi
dolcemente
sulla
mia
vecchia
sdraio
sul
balcone
sotto
il
sole
in
una
mite
giornata
invernale,
come
Alice
nel
Paese
delle
Meraviglie
ho
aperto
la
porta
della
fantasia
ed
ho
incominciato
a
sognare.
Che
meraviglia
volare
e
guardare
dall’alto
una
Napoli
lambita
dalle
onde
di
un
mare
finalmente
azzurro,
trasparente
e
pulito,
respirare
un’aria
salubre,
non
inquinata,
vedere
le
strade
ordinate,
senza
interminabili
lavori
in
corso,
ammirare
un
traffico
insolitamente
scorrevole
con
tanti
mezzi
pubblici,
ora
sempre
puntuali,
in
perfetto
orario.
Miracolo!
Non
ci
sono
più
discariche
piene
di
rifiuti
tossici:
i
colpevoli
sono
stati
individuati
e
puniti.
In
“tutta”
la
Campania
poi
la
spazzatura
è
svanita
come
per
incanto:
nessuno
butta
più
carte
per
terra.
Si
prendono
multe
talmente
pesanti!
E
ormai
si
fa
la
raccolta
differenziata:
ci
sono
siti
di
compostaggio
e i
rifiuti,
prelevati
“porta
a
porta”
ed
opportunamente
riciclati,
sono
diventati
una
grande
fonte
di
ricchezza.
Il
terreno,
bonificato
e
liberato
dalle
sostanze
nocive,
è
tornato
fertile
e
produce
come
un
tempo
prodotti
sani
e
genuini
che
si
vendono
ovunque
nel
mondo
per
la
loro
eccellente
qualità.
Nei
quartieri
poveri
ci
sono
bellissime
scuole,
dotate
di
mense
scolastiche
e
moderni
laboratori:
i
ragazzi
rimangono
là
quasi
tutto
il
giorno
per
colmare
lo
svantaggio
culturale
e
anche
per
essere
protetti
da
eventuali
pericoli.
Un
giorno
potranno
accedere
veramente,
con
una
qualificante
istruzione
superiore,
a
posti
di
lavoro
onesti
e
dignitosi.
Oh,
guarda!
Non
ci
sono
più
tanti
criminali!
Oh,
che
sorpresa!
Quanti
giovani
sono
tornati
dal
Nord
e
dall’estero
per
lavorare
nel
proprio
paese!
Ora
molte
persone
vogliono
investire
in
proficue
attività
nella
nostra
regione,
dove
agricoltura,
industrie
alimentari,turismo
e
artigianato
sono
tra
i
più
fiorenti
d’Europa.
Le
splendide
porcellane
e
ceramiche
di
Capodimonte,
quelle
di
Vietri,
il
corallo
finemente
lavorato
a
Torre
del
Greco,
i
favolosi
gioielli
dei
nostri
abili
orafi
e
tanti
altri
prodotti
dei
nostri
bravi
artigiani
sono
finalmente
valorizzati
con
valide
pubblicità
in
TV e
sui
giornali,
ai
quali
è
stato
rigorosamente
vietato
di
diffondere
solo
cattive
notizie
sulla
Campania.
E
già,
pare
che
i
turisti
arrivino
a
frotte
e
sono
così
tanti
che
hanno
dovuto
costruire
molte
strutture
nuove:
alberghi,
pensioni,
“bed
and
breakfast”,
ristoranti,
bar,
pizzerie
e
rosticcerie
ovunque,
soprattutto
nei
vari
centri
storici,
nelle
meravigliose
località
della
Costiera
Amalfitana,
nelle
incantevoli
isole
di
Capri,
Ischia,
Procida
e in
altri
splendidi
luoghi.
E
che
dire
dei
tesori
d’arte?!
Tutte
le
epoche
hanno
lasciato
un’indelebile
traccia,
donando
alla
nostra
regione
un
imponente
patrimonio
artistico.
Come
non
esserne
fieri?
Giustamente
esso
è
stato
sempre
tutelato
ed
ora
attira
milioni
di
turisti
che
tornano
volentieri
in
Campania,
grazie
ai
vantaggi
che
un’oculata
politica
ha
saputo
abilmente
creare
per
loro.
Che
bello!
La
stazione
ferroviaria
è
davvero
accogliente:
le
bancarelle
sono
sparite
dalla
piazza
ed
ora
si
trovano
nelle
stradine
adiacenti,
in
ordinati
e
folcloristici
mercatini.
Tutti
i
poveri
e i
barboni,
inoltre,
che
dormivano
di
notte
sui
marciapiedi,
vengono
accolti
in
decenti
dormitori
pubblici,
organizzati
con
l’aiuto
della
Chiesa
e di
altre
associazioni
caritatevoli
di
cui
la
città
è
piena.
Anche
la
zona
che
circonda
l’aeroporto
appare
diversa!
Ci
sono
numerosi
,
confortevoli
alberghi
e
pensioni,
ristoranti
ed
altri
servizi
per
i
viaggiatori,
edifici
moderni,
non
più
fatiscenti,
strade
piene
di
fiori,
piccoli
giardini,
ridenti
aiuole.
Quando
i
turisti
arrivano
a
Napoli
adesso
si
sentono
veramente
i
benvenuti,
accolti
al
loro
arrivo
in
luoghi
gradevoli
e da
personale
opportunamente
addestrato
a
soddisfare
i
loro
bisogni.
Non
ci
posso
credere!
Quella
è la
zona
di
Bagnoli?!
Non
ci
sono
più
quegli
orribili
resti
industriali
che
rovinavano
una
stupenda
insenatura
della
costa.
Sì,
è
vero,un
tempo
quell’industria
offrì
tanti
posti
di
lavoro,
ma
perché
fu
costruita
proprio
lì?
E
oggi
il
luogo
è
stato
trasformato
in
un’attraente
zona
turistica.
Oh
guarda!
Cosa
sono
quelle
lunghe
file?
Ah ,
ma è
il
nostro
prestigioso
teatro,
il
San
Carlo!
Quanta
gente
ha
rinnovato
l’abbonamento!
Quanti
giovani
accorrono
da
tutto
il
mondo
per
apprendere
a
suonare
e
comporre
musica
sotto
la
guida
di
bravi
insegnanti
nel
Conservatorio
di
questa
nobile
città
che
vanta
una
grande
tradizione
in
questo
campo!
“Giovanna,
Giovanna,
svegliati,
è
tardi,
gli
amici
ci
aspettano!”,
grida
mio
marito,
perennemente
in
movimento.
Mi
alzo,
guardo
la
mia
amata
città
dal
balcone,
la
saluto
e
mormoro:
“Per
favore,
SVEGLIATI
NAPOLI!
Non
è
mai
troppo
tardi
per
cambiare!
Buon
Natale,
antica
Partenope,
fatti
coraggio,reagisci!
A
volte
i
sogni
si
avverano...”.