tutti in crociera
breve storia dei viaggi in nave
di Matteo Liberti
Un tempo merce di lusso e oggi
accessibili a tutte le tasche, le
crociere iniziarono a spopolare sul
finire del XIX secolo, ma il seme di
questa particolare forma di turismo
fu gettato già nel 1833, anno in cui
il piroscafo Francesco I,
costruito due anni prima dalle
industrie del Regno delle Due
Sicilie (nei cantieri di
Castellammare di Stabia), fu
protagonista di quella che è
considerata la prima crociera di
tutti i tempi.
A spasso nel Mediterraneo
La nave partì da Napoli, ad aprile,
e con i suoi motori da 120 cavalli
(un record) portò in giro per il
Mediterraneo uno stuolo di principi,
nobili e ricchi signori giunti da
mezza Europa. Meta finale,
Costantinopoli, con tappe in Sicilia
e in Grecia. Il percorso fu
intervallato da feste danzanti,
serate da gioco con tavoli sui ponti
e visite guidate, e al rientro in
Italia, ad agosto, la Francesco I fu
accolta da una folla entusiasta.
Reclamizzato da tutti i giornali del
tempo, il tour Napoli-Costantinopoli
rimase peraltro un episodio isolato.
Tempi maturi
Attorno alla metà del secolo
nacquero varie compagnie di
navigazione a vapore che offrivano
collegamenti con gli Usa e si
diffuse, tra le altre cose, la terza
classe per i meno abbienti, analoga
all’odierno “posto ponte”. Affinché
i viaggi in nave divenissero un
fenomeno turistico bisognerà però
attendere la nascita dei primi tour
operator, come quello dell’inglese
Thomas Cook (che inaugurò nel 1869
le navigazioni sul Nilo).
A legare il proprio nome alle
crociere fu quindi il tedesco Albert
Ballin, direttore dell’HAPAG (oggi
Hapag-Lloyd), compagnia che promosse
il viaggio in mare come momento di
puro piacere e svago, tra l’altro a
prezzi sempre più accessibili. E una
pubblicità decisiva, a fine secolo,
giunse da riviste scientifiche come
il British Medical Journal,
che elogiarono i benefici dell’aria
di mare e il relax a bordo dei
transatlantici. I tempi erano maturi
affinché iniziasse l’epoca d’oro
delle crociere.
Tra successi e naufragi
Nel 1900 Ballin varò la
Prinzessin Victoria Luise, prima
nave pensata espressamente per i
croceristi (di casa nei Caraibi), ma
a fare la parte del leone furono gli
armatori inglesi, con transatlantici
come il Mauretania e il
Lusitania, le cui prime classi
non avevano nulla da invidiare ai
migliori hotel e ristoranti. Il boom
delle crociere transoceaniche,
sfruttate dalle classi più povere
per emigrare in America, fu turbato
nell’aprile 1912 dalla tragedia del
Titanic, il cui viaggio
inaugurale terminò con il famigerato
naufragio. Dopo la Grande Guerra, i
tour in nave ripresero vigore negli
anni Trenta, grazie anche ai
cantieri di Sestri Ponente (Genova),
da cui uscì nel 1931 il
transatlantico Rex (citato in
Amarcord di Fellini).
In Francia, nel 1932, fu invece
varata la Normandie (tra le prime
imbarcazioni con motori elettrici),
considerata a lungo la più bella
nave mai costruita. Il boom
economico del secondo dopoguerra
assicurò quindi alle crociere nuovi
successi (amplificati negli anni
Settanta e Ottanta dalla serie tv
Love Boat).
Seguirono alti e bassi fino a una
ripresa nel nuovo millennio (con
l’avvento di avveniristiche
imbarcazioni capaci di ospitare
oltre 6.000 persone), nonostante
momenti bui come quello legato al
naufragio della Costa Concordia,
arenatasi presso l’isola del Giglio
nel 2012, giusto cent’anni dopo la
vicenda del Titanic.