N. 66 - Giugno 2013
(XCVII)
STONER ROCK E NEO-PSYCHEDELIA LONDINESe
Intervista a Giano Del Bufalo
di Denisa Kucik & Leila Tavi
Il fenomeno sociale e di costume noto come Swinging London,
che
caratterizzò
la
cultura
dei
giovani
londinesi
negli
anni
Sessanta
del XX
secolo,
è
indissolubilmente
legato
alle
sonorità
dei
Pink
Floyd
e
dei
Soft
Machine.
I simboli della contro cultura della Londra lisergica di
quegli
anni
sono
stati
riproposti,
un
ventennio
più
tardi,
da
icone
del
pop
britannico,
tra
cui
le
Spice
Girls,
nel
modello
culturale
edonistico
chiamato
Cool
Britannia,
che
si è
sviluppato
dalla
fine
dell’austerity
thatcheriana
fino
all’inizio
del
XXI
secolo.
Il revival della psichedelica è stato in quel contesto svuotato
di
qualsiasi
ideologia
o
pensiero
filosofico
e
utilizzato
a
soli
fini
commerciali.
In tempi più recenti tutt’altro genere di musicisti rispetto
ai
cantanti
pop,
legato
alla
scena
underground
londinese,
si è
ispirato
alla
psichedelica,
creando
musica
che
non
è
più
il
vessillo
di
una
contro
cultura,
ma
di
una
sub-cultura
che
anima
i
post
punk-club
di
Camden
Town.
A parlarci della neopsichedelia londinese è Giano Del Bufalo,
giovane
musicista
fusion
e
agente
in
Italia
di
diversi
gruppi
musicali
stranieri,
tra
cui
gli
australiani
Wolfmother
e
Dead
City
Ruins.
Giano conosce molto bene l’attuale scena musicale londinese
e i
locali
underground,
dove
si
esibiscono
rock
band
emergenti
che
hanno
saputo
riproporre,
in
chiave
innovativa,
alcuni
tratti
peculiari
della
psichedelia
anni
Sessanta
del
XX
secolo
in
un
nuovo
genere
chiamato
stoner
rock.
1.
Che
cos’è
il
genere
stoner?
Com’è
nato
e
quali
sono
le
sue
caratteristiche?
La
parola
“stoner''
parla
chiaro,
prende
spunto
dall'aggettivo
''stoned'',
che
in
inglese
significa
''fumato,
allucinato'';
si
tratta
di
un
tipo
di
musica
che
nasce
quindi
con
l'obiettivo
di
essere
ascoltata
sotto
effetto
di
sostanze
stupefacenti.
Questo
genere
musicale
matura
in
maniera
decisiva
agli
inizi
degli
anni
'90
in
California
grazie
ai
KYUSS,
considerati
come
padri
fondatori
dell'intera
scena.
Dal
punto
di
vista
stilistico,
lo
stoner
rock
presenta
riff
taglienti
e
corposi,
suonati
in
maniera
marcata
ma a
una
velocità
decisamente
lenta,
caratteri
che
ritroviamo
perfettamente
all'interno
della
musica
degli
anni
'70
con
i
Black
Sabbath,
un
gruppo
che
ha
sicuramente
rivoluzionato
il
modus
operandi
di
tutti
i
musicisti
che
li
hanno
seguiti.
C'è
da
dire
però
che
oltre
all'importantissima
impronta
stilistica
derivata
da
questi
ultimi,
lo
stoner
rock
ha
goduto
anche
di
un
aspetto
più
psichedelico,
legato
a
sonorità
tipiche
degli
anni
in
cui
i
Jefferson
Airplane
o i
Greatful
Dead
si
esibivano
a
San
Francisco
di
fronte
a
migliaia
di
ragazzi
storditi
dalle
droghe,
che
come
abbiamo
specificato
all'inizio
continuano
a
essere
fonte
di
ispirazione
ancora
oggi.
2.
Quanto
c’è
di
psichedelico
nello
stoner?
Quali
altri
generi
musicali
fonde
insieme?
Gli
aspetti
psichedelici
all'interno
dello
stoner
rock
sono
numerosi
e
coglierli
è
semplice,
specialmente
durante
l'ascolto
dei
primi
lavori
di
gruppi
come
Kyuss
e
Orange
Goblin.
Album
come
''
Sky
valley''
o ''
Blues
for
the
red
sun''
dei
Kyuss
e
''Time
travelling
blues''
degli
Orange
Goblin
presentano
fusioni
heavy/psycho
davvero
interessanti.
Parlando
in
maniera
piuttosto
generica,
riguardo
al
movimento
stoner
rock
è
assolutamente
possibile
dichiarare
che,
all'interno
di
quest'ultimo,
siano
presenti
più
stili
musicali,
molti
dei
quali
non
sono
riusciti
a
sopravvivere
in
tutte
le
produzioni
successive
agli
anni
'90
ma
hanno
sicuramente
contribuito
allo
sviluppo
del
genere.
L'hard
rock,
l'heavy
metal
e il
blues
fanno
parte
di
quelle
forme
musicali
che
hanno
aiutato
il
divulgarsi
dello
stoner
rock.
Il
grunge
invece,
di
cui
lo
stoner
rock
è
senza
dubbio
un
progenitore,
ha
avuto
un
ruolo
più
invisibile
agli
occhi
del
pubblico
ma
non
per
questo
meno
importante
poiché
ha
rappresentato
per
lo
stoner
un
arricchimento
di
malinconia
e
ribellione,
regalando
delle
novità
importanti
all'intero
panorama
musicale
e a
tutte
le
produzioni
successive
agli
anni
duemila.
3.
Spesso
si
sente
parlare
di
doom,
è
un’accezione
più
“metallara”?
Più
che
di
stoner/doom,
parlerei
esclusivamente
di
doom
metal,
essendo
in
realtà
un
genere
musicale
indipendente,
che
prende
chiaramente
spunto
dal
classico
stoner
rock
ma,
come
dicevate
voi,
con
accezioni
decisamente
più
''metallare''.
Dal
punto
di
vista
tecnico,
a
differenza
dello
stoner
rock,
il
doom
metal
presenta
un
uso
frequente
di
tastiere
e di
organi,
infondendo
sonorità
occulte
e
drammatiche
che
il
genere
stesso
vuole
trasmettere.
Tipici
del
doom
metal
sono
anche
gli
effetti
digitali
e
analogici
annessi
agli
strumenti
a
corde.
La
distorsione
per
esempio
è
quasi
sempre
adoperata
ai
massimi
livelli
dai
musicisti
doom
metal,
rispecchiando
ancora
di
più
gli
aspetti
che
questo
nuovo
genere
musicale
vuole
evidenziare:
sofferenza,
malinconia,
introspezione
e
occulto.
4.
Tra
gli
esponenti
di
maggior
spicco
troviamo
gli
Eletric
Wizard
di
Jus
Oborn,
qual
è il
tuo
giudizio
su
questa
band?
Un
gruppo
eccezionale,
un
ottimo
mix
di
sludge,
doom
metal,
heavy
metal
e di
uno
stoner
ricco
di
caratteri
psichedelici.
L'Inghilterra
continua
a
sfornare
delle
ottime
band
legate
agli
stili
musicali
che
ho
appena
accennato
e,
visto
che
in
precedenza
abbiamo
discusso
di
quanti
elementi
psichedelici
ci
fossero
nei
''nuovi''
generi
musicali
come
lo
stoner
rock,
vorrei
citare
in
questo
caso
''Black
Masses''
degli
Electric
Wizardi,
un
album
meraviglioso,
che
contiene
svariate
impronte
stilistiche
differenti
condite
da
sfaccettature
psichedeliche
originalissime.
5.
Quali
sono
le
altre
band
stoner
della
scena
londinese?
Sono
seguite
da
un
pubblico
giovane
o da
nostalgici?
Nomi
sicuramente
importanti
della
scena
inglese
oltre
ai
già
nominati
Orange
Goblin
ed
Electric
WIzard
sono
i
Cathedral
(con
la
loro
“Rise
Above
Records”),
Gentleman's
pistols,
Anathema,
Hawkind,
My
dying
bride
e
Moss.
Si
tratta
di
gruppi
con
percorsi
artistici
relativamente
minori
rispetto
ai
grandi
nomi
del
passato
e
che,
di
conseguenza,
godono
però
di
un
pubblico
giovane
e
appassionato.
I
nostalgici
non
mancheranno
mai,
anche
se
posso
dire
che
rappresentano
una
percentuale
molto
bassa
a
fronte
di
questo
nuovo
panorama
musicale.
6.
A
proposito
di
scena
londinese…
Camden
Town,
come
abbiamo
detto
nell’introduzione,
ospita
eventi
musicali
legati
all’underground
e
alla
sperimentazione,
come
il
Desertfest
2013,
un
importante
festival
di
stoner,
doom
e
psych.
Tu
vai
spesso
a
Londra
a
scovare
talenti
musicali,
quando
sei
lì
quali
locali
frequenti?
Londra
offre
alcuni
live
club
attivi
durante
tutta
la
settimana,
si
possono
incontrare
gruppi
provenienti
da
tutto
il
mondo
in
qualsiasi
periodo.
Ho
conosciuto
parecchi
musicisti
con
cui
ho
collaborato
e
continuo
a
collaborare,
tra
questi
i
''Dead
City
Ruins'',
hard
rock
band
australiana
che
ho
incontrato
per
la
prima
volta
in
un
piccolo
pub
vicino
a
Camden
Town
al
termine
di
una
loro
esibizione,
sono
rimasto
incantato
dall'energia
di
questi
cinque
ragazzi
di
Melbourne
e
ho
allora
deciso
di
proporre
loro
qualche
data
a
Roma.
The
Crobar,
Dingwalls,
Sanctum,
The
Unicorn,
Sin
City,
The
Pipeline
sono
tutti
locali
validissimi,
dove
è
sempre
possibile
assistere
a
concerti
o a
dj-set
rock/metal
divertenti.
Ci
sono
locali
invece
che
ospitano
addirittura
festival
dal
richiamo
internazionale
come
il
Desertfest
appunto,
una
manifestazione
che
vede
protagonisti
i
più
grandi
nomi
stoner,
doom,
psych
all'interno
delle
venues
più
importanti
di
Camden
Town:
The
Underworld,
The
Purple
Turtle
&
The
Blackheart.
7.
Possiamo
considerare
precursori
di
questo
genere
musicale
i
Black
Sabbath?
Senza
ombra
di
dubbio.
I
Black
Sabbath
hanno
segnato
un
cambiamento
fondamentale
nella
storia
della
musica,
gettando
le
fondamenta
per
la
nascita
di
un
nuovo
genere
musicale
che
in
breve
tempo
avrebbe
spopolato
in
tutto
il
mondo,
l'Heavy
Metal.
Il
gruppo
di
Ozzy
Osbourne
è
sicuramente
pioniere
della
musica
Heavy
Metal
ma è
spesso
considerato
come
vera
e
propria
Heavy
Metal
band,
una
definizione
errata
poiché
i
Black
Sabbath
furono
i
primi
a
esplorare
note
come
quelle
di
''Iron
Man'',
sonorità
nuove,
riff
e
arrangiamenti
mai
sentiti
prima
e
per
questo
forse
possiamo
ancora
definirlo
''rock
'',
un
rock
oscuro,
ricco
di
paura
e
malinconia.