N. 79 - Luglio 2014
(CX)
TRA PASSATO E PRESENTE
anniversario DEL SOROPTIMIST INTERNATIONal D’ITALIA
e
il CONTRIBUTO DELLE DONNE NAPOLETAne
di Giovanna D'arbitrio
In
occasione
del
sessantennale
del
Soroptimist
International
d’Italia,
il
Club
di
Napoli
ha
organizzato
interessanti
visite
guidate,
incontri
culturali,
concerti
e
convegni
nei
giorni
13-14-15
giugno
2014,
valorizzando
eccellenze
napoletane
e
cultura
partenopea
“al
femminile”.
Particolarmente
interessante
il
convegno
dedicato
all’impegno
delle
donne
napoletane
di
ieri
e di
oggi
“Tra
passato
e
presente,
il
contributo
delle
donne
allo
sviluppo
della
città
di
Napoli”,
convegno
svoltosi
nell’Istituto
Italiano
per
gli
Studi
filosofici,
fondato
da
Gerardo
Marotta,
importante
polo
della
cultura
napoletana
con
sede
nel
Palazzo
Serra
di
Cassano,
eretto
nella
prima
metà
del
‘700,
famoso
per
i
tragici
eventi
storici
del
1799.
Il
convegno,
avvenuto
il
14
giugno,
alle
ore
10,00,
è
stato
introdotto
da
Paola
Scialoja,
Presidente
del
Club
Soroptimist
di
Napoli
che,
dopo
aver
ha
letto
la
lettera
di
saluti
del
Cardinale
Sepe,
ha
dato
la
parola
ad
Elisabetta
De
Franciscis,
Presidente
del
Federazione
Europea
Soroptimist
International,
la
quale
ha
evidenziato
i
soddisfacenti
risultati
conseguiti
dal
Soroptimist
in
tutto
il
mondo
con
progetti
internazionali
di
rilievo.
Paola
Scialoja
ha
fornito
informazioni
circa
l’archivio
storico
creato
presso
l’Istituto
Universitario
di
Suor
Orsola
da
Amina
Lucantonio,
precedente
Presidente
del
Club
Napoli,
archivio
che
evidenzia
l’impegno
civile
delle
donne
nel
tempo,
malgrado
discriminazioni
e
pregiudizi.
Alle
10,40
è
iniziato
l’intervento
del
prof.
Francesco
Paolo
Casavola,
valente
giurista
e
storico
del
diritto
romano,
il
quale
ha
trattato
il
tema
del
“Voto
alle
donne-
Rappresentanza
politica
e
movimento
femminile
in
Campania”.
Leggendo
una
lettera
della
signora
Stefania
Castella
trovata
nella
posta
dei
lettori
ed
intitolata
“l’insostenibile
forza
del
sesso
debole”,
egli
ha
dimostrato
in
modo
concreto
con
esempi
tratti
dalla
vita
quotidiana
tutte
le
difficoltà
e i
pesi
che
gravano
sulle
spalle
delle
donne
attraverso
il
costante
prodigarsi
per
gli
altri
in
famiglia
e
nel
lavoro:
pur
affrontando
la
vita
quotidiana
con
una
“forza”
incredibile,
le
donne
sono
in
genere
considerate
“deboli”
per
ancestrali
pregiudizi
che
impongono
il
marchio
di
“levitas
animi”
(citata
la
frase
“La
donna
è
mobile
qual
piuma
al
vento”),
cioè
fragilità,
superficialità,
inaffidabilità
in
una
società
maschilista
abituata
a
prevaricare
e a
considerare
le
donne
esseri
inferiori
bisognevoli
di
tutoraggio
maschile.
Pertanto
solo
il 2
giugno
1946
il
voto
alle
donne
venne
concesso:
il
motivo
di
tale
discriminazione
è da
ricercarsi,
secondo
Casavola,
nel
valore
che
si è
dato
sempre
ai
“maschi
combattenti”,
ritenuti
i
soli
degni
di
essere
considerati
“cives”
a
tutti
gli
effetti
per
la
loro
costante
partecipazione
alle
guerre
di
tutti
i
tempi.
Il
Prof.
Casavola
ha
concluso
il
suo
discorso
affermando
che
l’emancipazione
femminile
appare
sempre
un
processo
in
divenire,
un
processo
che
potrà
essere
accelerato
forse
se i
percorsi
politici
verranno
convertiti
in
“percorsi
umani
nella
trincea
del
Bene”,
con
una
partecipazione
attiva
delle
donne
alla
vita
pubblica.
Alle
ore
11,00
la
parola
è
stata
data
a
Giuliana
Cacciapuoti
che
ha
trattato
il
tema
“Donne
memorabili
nelle
strade
di
Napoli”.
Leggendo
i
dati
di
un
censimento
delle
strade
napoletane,
ha
messo
in
rilievo
che
solo
il
4%
di
esse
è
intitolato
a
donne
importanti
e
che
spesso
le
collocazioni
sono
in
luoghi
poco
conosciuti
con
scarso
afflusso
di
passanti.
Per
restituire
memoria
alle
donne,
dunque
il
Soroptimist
si
sta
battendo
per
cambiare
la
toponomastica
delle
vie
cittadine
attraverso
nuove
leggi,
coinvolgendo
amministrazioni
locali
e
perfino
scuole
per
creare
una
mentalità
diversa
nelle
nuove
generazioni.
Alle
ore
11,20
Vittoria
Fiorelli
ha
trattato
il
tema
“Dal
salotto
all’impegno
militante:
le
signore
napoletane
tra
‘800
e
‘900”,
evidenziando
l’importanza
dei
salotti
aperti
dalle
colte
signore
napoletane
che
non
si
interessavano
solo
di
attività
filantropiche,
ma
facilitavano
scambi
culturali
e
politici
a
livello
locale,
nazionale
ed
internazionale.
Alle
ore
12,00
è
arrivato
il
sindaco
di
Napoli,
Luigi
De
Magistris,
il
quale
ha
ricordato
donne
eroiche
del
passato
e
del
presente,
come
Eleonora
Pimentel
Fonseca,
Maddalena
Cerasuolo
(4
giornate
di
Napoli),
e
Alessandra
Clemente
(figlia
di
Silvia
Ruotolo
uccisa
dalla
camorra)
che
lotta
ancora
nella
sua
città
trasformando
rabbia
e
odio
in
energia
positiva.
Il
convegno
si è
avviato
alla
fine
con
l’appassionato
e
sofferto
discorso
dell’anziano
avv.
Gerardo
Marotta
che
si è
scagliato
contro
la
corruzione
e la
deriva
etica
dell’attuale
società
in
cui
manca
una
forte
concezione
dello
Stato
e
che
ha
invitato
le
soroptimiste
ad
impegnarsi
sempre
di
più
per
migliorare
tale
situazione.
Anna
Maria
Isastia,
Presidente
del
Soroptimist
International
d’Italia,
infine
ha
ricondotto
il
discorso
sul
tema
dei
salotti
del
passato
gestiti
da
donne
in
gamba
che
li
fecero
diventare
una
sorta
di
“III
Camera
dello
Stato”.
Oggi
l’impegno
del
Soroptimist
è
più
che
mai
centrato
sulla
cancellazione
di
stereotipi
attraverso
l’educazione
dei
giovani
in
collaborazione
con
le
scuole.
Un
convegno
davvero
interessante
che
ancora
una
volta
dimostra
la
vivacità
culturale
di
Napoli
e
pone
l’accento
sui
lati
positivi
di
una
città
costantemente
trascurata
dalla
politica,
dove
gravi
problemi
potrebbero
essere
risolti
con
l’impegno
di
tutti.