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N. 56 - Agosto 2012 (LXXXVII)

le origini del sindacalismo statunitense
L'EVOLUZIONE DEL SINDACATO E DELLA IBT DA TRUMAN A NIXON - parte III

di Christian Vannozzi

 

La fine della guerra e la riconversione dell’economia, portò con se inflazione e agitazioni nelle industrie. Per controllare una serie impressionante di aumenti dei prezzi, il presidente tramite l’OPA, impose un tetto sugli aumenti, ma gli agricoltori e gli industriali si opposero e si creò una crisi tra governo federale e imprenditori, che costruinse Truman a tornare sui suoi passi. Con l’abbandono del controllo sui prezzi, il costo della vita aumentò tra il ’45 e il ’46, del 30%.

 

La situazione economica, generò ad iniziare dalla seconda metà del ’45, scioperi su vasta scala, nel settore minerario e industriale. Nella maggior parte dei casi Truman fece pressioni sugli industriali affinché accogliessero le istanze dei lavoratori, per far cessare i disordini sociali, che erano un vero è proprio flagello in un periodo di regresso economico. Il presidente infatti, non disdegnò neanche di enunciare violente critiche ai leader sindacali, accusati di indebolire un economia già fragile.

 

La vittoria alle elezioni congressuali dei repubblicani, appoggiati dai democratici del sud, fece in modo che il congresso riducesse la spesa pubblica. L’approvazione del National Management Relations (Taft-Hartley) Act , doveva ristabilire il giusto equilibrio tra sindacato e datori di lavoro, che era stato turbato dal Wagner Act.

 

Il provvedimento proibì il boicottaggio e i picchetti, rese i sindacati legalmente responsabili delle rotture di contratti e degli atti di violenza commessi dagli scioperanti. Proibì la detrazione automatica delle quote associative al sindacato, dalle paghe, e chiese il giuramento di non appartenenza al partito comunista da parte dei responsabili del sindacato.

 

La presidenza Eisenhower, fu caratterizzata, negli affari interni, da quello che fu definito “ conservatorismo dinamico”. In pratica questo significava meno interventi governativi nell’economia e un continuo interesse federale per il benessere dei singoli. Questo comportò una propensione all’utilizzo di politiche economiche keynesiane, quando il sistema economico si mostrava inadeguato al ristabilimento dell’equilibrio interno.

 

La coscienza della necessità dell’unità del moviemtno sindacale, per raggiungere fini sempre più elevati, condusse nel 1955 alla saldatura della frattura che perdurava da 20 anni tra AFL e CIO. L’espulsione dal CIO dei sindacalisti filo-comunisti, rimosse il maggior ostacolo alla riunificazione sindacale.

 

La riunificazione dei due sindacati, non portò però alla nuova AFL-CIO, un periodo di prosperità, in quanto, sopraggiunsero nuovi problemi, legati soprattutto al sindacato degli autotrasportatori guidato dal presidente Dave Beck, la cui vicenda è ampiamente trattata nel fil di De Vito, Hoffa, e nel libro del senatore R. Kennedy “The enemy within” (Il nemico in casa).

 

Nel 1957, una commissione senatoriale di inchiesta, presieduta dal senatore John McClellan dell’Arkansas, scoprì una grossa truffa nella Teamsters’ Union, il sindacato degli autotrasportatori, che era il maggior sindacato del paese. L’importanza di questa che viene definita una “ dura lotta” da parte del senatore Robert Kennedy, lo spinse nel suo libro a scrivere questa dedica a sua moglie: “Dedicato a mia moglie, il cui amore, durante tutta questa lotta mi ha reso facile il difficile e possibile l’impossibile”.

 

Il senatore dichiara inoltre che questo libro è “un resoconto drammatico dei misfatti commessi contro le forze del lavoro organizzate, e in genere contro il nostro popolo, dai gangster degli stessi sindacati”.

 

R. Kennedy era consulente giuridico nella commissione Mc Clellan ed enfatizzò ancora di più questa “guerra”, nella prefazione al libro, prima della quale scrive: “Ho giurato sull’altare di Dio, guerra eterna ad ogni forma di tirannia sulla mente umana”.

 

A causa di questi problemi, la IBT venne immediatamente espulsa dall’AFL-CIO, e il presidente Dave Beck, venne incarcerato per appropriazione indebita dei fondi del sindacato. Le rivelazioni della commissione di inchiesta favorirono l’approvazione del Landrum –Griffin Act del 1959, che regolamentò la struttura interna del sindacato.

 

Il successore di Beck, il “nostro” James Ridde Hoffa, fu a sua volta condannato per appropriazione indebita dei fondi del sindacato, e rapporti con la malavita organizzata.

 

Il capitolo 3 del libro del senatore Robert Kennedy esamina nei dettagli “la vicenda Hoffa”, spiegando che tutto nacque grazie al prezioso aiuto di John Cye Cheasty, avvocato di New York, che dichiara alla commissione che Jimmy Hoffa gli aveva dato 1000 dollari per farsi assumere come agente amministrativo nella commissione che indagava su di lui.

 

A quel punto il senatore R. Kennedy assume a sua volta Cheasty per fare il doppio gioco. R. Kennedy, che conobbe anche personalmente Jimmy Hoffa ad una cena, scoprì un sistema di sezioni “fantoccio”, guidate da racketer, che servivano ad Hoffa per assicurargli l’elezione alla presidenza.

 

Nel capitolo 5 esamina l’attività dei gangster e dei racketer all’interno del sindacato, e nei posti chiave di alcune sezioni. A detta del senatore Kennedy, Hoffa era abilissimo a deviarle domande, e a rispondere che non ricordava, è stato infatti etichettato dalla commissione come il più grande smemorato della storia.

 

L’accusa riesce comunque a dimostrare le appropriazioni indebite, di Hoffa, per quanto riguarda i fondi del sindacato, i rapporti, tra Hoffa stesso e dei boss mafiosi, e un accordo tra Hoffa e il sindacato di Harry Bridges, di chiare simpatie verso il comunismo e per questa ragione espulso dall’AFL-CIO.Nel 1964 Hoffa fu condannato e nel 1966, la corte d’appello federale respinge il ricorso fatto dai suoi legali.

 

Ciò nonostante continua a mantenere la presidenza della IBT fino al 1971, anno in cui il presidente Nixon, gli concede la grazie, dopo che gli avvocati avevano lavorato duramente, durante tutto il periodo dell’incarcerazione del leader sindacale.


Nel 1975 James Ridde Hoffa scompare misteriosamente. Si ritiene sia stato assassinato da qualche sua conoscenza legata agli ambienti della malavita, ma il mistero della scomparsa di Hoffa rimane tuttora irrisolto, ed è questo uno dei motivi, aggiunto a nuove rivelazioni che ex agenti dell’ FBI nel corso degli anni ’90 e all’ascesa nel sindacato degli autotrasportatori del figlio di Hoffa, attuale presidente della IBT, che Mehemet e De Vito, hanno voluto dare una nuova interpretazione del personaggio Hoffa.



 

 

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