.

home

 

progetto

 

redazione

 

contatti

 

quaderni

 

gbeditoria


.

[ISSN 1974-028X]


RUBRICHE


attualità

.

ambiente

.

arte

.

filosofia & religione

.

storia & sport

.

turismo storico



 

PERIODI


contemporanea

.

moderna

.

medievale

.

antica



 

EXTEMPORANEA


cinema

.

documenti

.

multimedia



 

ARCHIVIO


 

 

 

 

.

ATTUALITà


N. 81 - Settembre 2014 (CXII)

QUEL SEGNO SULLA FRONTE
i minori e il traffico di organi

di Giovanna D'Arbitrio

 

Nell’ambito delle “Conversazioni della Corte”, il 16 agosto 2014, alle ore 21,00 è stato presentato a Sabaudia il nuovo libro della giornalista Emilia Costantini, Quel segno sulla fronte, sulla difficile tematica del traffico clandestino di organi umani che purtroppo coinvolge un numero crescente di minori.

 

L'assessore alla Cultura, Marilena Gelardi, ha evidenziato che il libro è in qualche modo legato al “Premio Pavoncella”, un premio ideato ed organizzato da Francesca d’Oriano (presidente dell’associazione ArteOltre) come riconoscimento ed omaggio alla creatività e all’impegno femminile in svariati campi, con una particolare attenzione ai problemi sociali.

 

La presentazione è stata condotta da Isabella Di Chio, giornalista Rai del Tgr Lazio, che ha intervistato l’autrice stessa, E. Costantini, Stefano Reali, regista e sceneggiatore e il vice prefetto Erminia Ocello.

 

Nel corso del dibattito è emersa in parte la trama centrata sulla storia di una coppia di trentenni: Jasmine e Umberto, dopo vari tentativi finalmente riescono ad arrivare ad una sospirata gravidanza.

 

Purtroppo durante una vacanza a Istanbul, Jasmine nel fare l’elemosina ad un bambino, viene investita da un motociclista che lo rapisce. A causa dell’incidente, la gravidanza di Jasmine s’interrompe drammaticamente.

 

Da questo tragico evento prende il via un percorso interiore e allo stesso tempo rocambolesco che condurrà i protagonisti nell’infame giro del traffico di organi umani.

 

Davvero sconvolgente la testimonianza fornita da Stefano Reali, autore di “Ultimo”, dello “Scandalo della Banca Romana” e di altre fiction televisive di grande successo.

 

Una presenza non casuale nel dibattito, in quanto nel 2004 egli realizzò “Il Tramite”, un film che affrontava la tragedia del traffico dei minori e di organi destinati all’espianto, un tema su cui, allora come oggi, è sceso un silenzio tombale.

 

In effetti “Il Tramite” non è mai apparso sugli schermi italiani, mentre all’estero è stato proiettato in molti paesi.

 

Secondo lui tale tragedia umana, presente vistosamente anche Italia, alimenta purtroppo interessi finanziari enormi: insomma essa è la dimostrazione di come con i soldi ci si possa comprare tutto, anche la vita di poveri ragazzi, soprattutto i cosiddetti “minori migranti non accompagnati” che approdano a Lampedusa e su altre coste italiane.

 

Il vice prefetto, Erminia Ocello, ha sottolineato che essi cadono nella rete della criminalità organizzata a livello nazionale ed internazionale già durante il viaggio o all’approdo, nonostante l’iter obbligatorio dei controlli effettuati sugli immigrati che arrivano sulle nostre coste.

 

Ha asserito “che si fa tanto per impedire i traffici illegali, ma purtroppo le moderne tecnologie favoriscono le organizzazioni di reti internazionali, vere multinazionali del Male”.

 

Ella suggerisce, pertanto, un inasprimento delle pene per tali reati, una maggiore collaborazione tra paesi civili e un incremento di donazioni legali di organi presso strutture pubbliche.

 

Emilia Costantini ha evidenziato che per il suo ultimo libro, come per i precedenti Tu dentro di me e Oltre lo specchio, si è ispirata ad una storia vera anche se ha inventato il contenitore della vicenda, cambiando nomi e situazioni.

 

Al centro del romanzo ancora una volta ella pone il tema della maternità che facilita il viaggio di una donna dentro se stessa.

 

Ha sottolineato, inoltre, il frequente uso di flash back nella descrizione dei personaggi per “farli vedere” attraverso i fatti, più che mediante un uso frequente di aggettivi: insomma uno stile giornalistico acquisito in particolare lavorando in trasmissioni radiofoniche. Infine ha affermato che il suo obiettivo principale nello scrivere il libro è stato quello di “suscitare interrogativi e dubbi” nel lettore.

 

Alquanto angosciata nell’apprendere che anche in Italia migliaia di bambini sono vittime di tali orrori, ho condiviso in pieno l’intervento conclusivo di S. Reali il quale ha elogiato film e libri che spesso portano alla luce verità occultate per diversi motivi.

 

Registi e scrittori coraggiosi hanno dunque il merito di fornire informazioni su scottanti problemi ed è nostro dovere aiutarli a “svegliare” le coscienze.



 

 

COLLABORA


scrivi per InStoria



 

EDITORIA


GBe edita e pubblica:

.

- Archeologia e Storia

.

- Architettura

.

- Edizioni d’Arte

.

- Libri fotografici

.

- Poesia

.

- Ristampe Anastatiche

.

- Saggi inediti

.

catalogo

.

pubblica con noi



 

links


 

pubblicità


 

InStoria.it

 


by FreeFind

 

 

 

 

 

 

 

 


[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N° 577/2007 DEL 21 DICEMBRE]


 

.