[ISSN 1974-028X]

[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N° 577/2007 DEL 21 DICEMBRE] *

 

N° 204 / DICEMBRE 2024 (CCXXXV)


attualità

ROMA "FUORI CENTRO", TRA PERCORSI E ANEDDOTI
RECENSIONE

di Alba Indiana
 

Per molti anni, specialmente durante l’epoca del Grand Tour, Roma è stata una meta imprescindibile per i viaggiatori provenienti da tutta Europa e, più recentemente, da ogni parte del mondo. Tuttavia, se fino a poco tempo fa il turismo di massa concentrava le visite e i soggiorni nel centro storico, negli ultimi anni fenomeni come la gentrificazione e l’overtourism (accentuato dal periodo post-Covid) hanno profondamente mutato il panorama romano. Il centro si è svuotato dei suoi residenti, con una popolazione scesa a meno di 30.000 abitanti, e ha visto un incremento delle proprietà straniere trasformate in B&B, a causa della nota carenza di strutture alberghiere. Come ci raccontano Alessandro Dall’Oglio e Marina Giustini, questo fenomeno si estende anche ai rioni adiacenti di Trastevere e Prati, ma il loro libro ci offre comunque percorsi e curiosità che partono dalla prima periferia di Roma, il Trans-Tiberim.

I due autori ci guidano in un viaggio ricco di aneddoti, segreti e itinerari attraverso i numerosi e vivaci quartieri che campeggiano sulla copertina “pop” della loro ultima pubblicazione: Roma fuori centro. Il volume propone numerose passeggiate in zone esterne al centro storico, luoghi che hanno visto l’incontro di personaggi celebri, tra scenari architettonici e set cinematografici, suscitando una varietà di emozioni nelle aree circostanti al cuore della città. È proprio qui che si celano curiose e storiche peculiarità, accompagnate da aneddoti sempre attuali. La ricchezza di dettagli, intrecciati con percorsi ben delineati, permette al lettore di scegliere se sfogliare il libro nei momenti di pausa o portarlo con sé come un vero esploratore urbano, desideroso di vivere appieno il piacere del viaggio attraverso i luoghi e i locali descritti, comprese le forme d’arte a cielo aperto che hanno reso Roma la capitale europea della Street Art.

 


Roma fuori centro è un vero e proprio viaggio attraverso 23 quartieri e 3 rioni, un percorso denso di curiose peculiarità e aneddoti, anche su personaggi celebri che hanno reso questi luoghi ancora più ricchi di storia. Questo libro non è una semplice guida di percorsi e aneddoti, ma una finestra su una città che vive, si reinventa e sorprende, lontana dai riflettori del centro storico. È un invito a scoprire la Roma al di fuori delle mura del centro, una Roma bellissima che per troppo tempo è rimasta esclusa dalle guide di settore.

Questa lacuna letteraria viene finalmente colmata da un libro che ha il pregio di essere scorrevole come un romanzo, ma al tempo stesso esauriente come un saggio, e può rappresentare un regalo perfetto e apprezzato dai romani in ogni occasione. Del resto, i cittadini romani hanno sempre mostrato ad Alessandro e Marina – durante le ricerche, i sopralluoghi e le interviste – un forte senso di appartenenza al proprio territorio, persino da parte degli abitanti di zone un tempo paludose. Già Gogol aveva intuito che di Roma ci si innamora lentamente, ma per tutta la vita, mentre Stendhal, nelle sue passeggiate letterarie, si vantava di essere stato a Roma sei volte, anziché le quattro reali visite. Fino a Thorvaldsen, che cambiò il giorno del suo compleanno con quello del suo arrivo a Roma, passando per Goethe, che espresse il suo amore per la città eterna affermando di essere rinato e di aver finalmente compreso cosa significasse essere uomo, definendo poi gli acquedotti come archi di trionfo. Un percorso che si proietta fino alla Roma odierna, magari attraverso il circuito del tram 19, che per i romani rappresenta un simbolo, data la moltitudine di quartieri che attraversa.

Lo stesso Gandhi, durante la sua breve visita romana, pur alloggiando con la sua capra alla Balduina, chiese e ottenne di visitare gli alberghi suburbani della Garbatella, apprezzando anche le numerose specie botaniche presenti nei suoi lotti. Piante da fiore e da frutto che ritroviamo nell’altra città giardino, seppur racchiuse nei villini di Montesacro, dove si possono rintracciare curiose peculiarità. A proposito di monti romani, di Monte Mario hanno scritto e sono passati i più grandi, da Dante a Leonardo da Vinci, proprio dove gli autori propongono un percorso che può raggiungere i 5 km sulla ciclopedonale che termina a Monte Ciocci, sopra la valle dell’Inferno e il borghetto dei fornaciari, con vista sul secondo parco regionale urbano. E ancora, a Monteverde, il balcone di Roma, scopriamo due delle donne che hanno fatto la storia, così come altre due le troviamo nel capitolo dedicato al vero cuore di Roma.

Scopriamo inoltre che il quartiere dei premi Nobel e delle ambasciate confina sia con i quartieri ex monarchici e irredenti, sia con le zone degli studenti e dei ferrovieri, così come il quartiere soprannominato degli aperitivi è più vicino di quanto si possa pensare alle avventure urbane nella “piccola Londra”. Non mancano i percorsi di tipo cinematografico, specialmente tra pigne, pignatte e neorealismo, fino ad arrivare alla zona più periferica, ma allo stesso tempo ricca di primati e aneddoti. Indovinate dove Wright dimostrò agli italiani che un oggetto più pesante dell’aria potesse volare?

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[ iscrizione originaria (aggiornata 2007) al tribunale di Roma (editore eOs): n° 215/2005 del 31 maggio ]