N. 81 - Settembre 2014
(CXII)
La storia del Roland Garros
STORIA E curiosità DEL PRESTIGIOSO Open di Francia - parte I
di Francesco Agostini
Tra
i
quattro
tornei
più
importanti
che
si
giocano
nel
circuito
di
tennis
ATP,
quello
parigino
è
l’unico
che
si
disputa
sulla
terra
rossa.
Molto
utilizzata
in
Francia
e in
Italia,
negli
altri
paesi
del
mondo
la
terra
rossa
spesso
cede
il
passo
al
più
rapido
(e
più
economico
in
quanto
a
manutenzione)
cemento;
in
paesi
come
gli
Stati
Uniti
d’America,
tanto
per
fare
un
esempio,
si
gioca
quasi
esclusivamente
su
questa
superficie.
La
terra
ha
la
particolarità
di
rallentare
notevolmente
il
gioco.
La
palla,
impattando
su
di
essa,
è
come
se
venisse
assorbita,
“placata”;
tutto
ciò
permette
ovviamente
riflessi
molto
meno
rapidi
da
parte
del
tennista,
che
ha
tutto
il
tempo
per
preparare
ed
eseguire
il
colpo.
I
migliori
in
quest’ambito
sono
da
sempre
gli
spagnoli,
gente
che
viene
abitualmente
chiamata
in
senso
tennistico
“terraioli”,
ossia
amanti
di
questa
superficie
e
particolarmente
abili
in
essa.
L’Open
di
Francia
è il
secondo
Slam
dell’anno,
dopo
quello
in
Australia,
e si
gioca
a
maggio.
Da
cosa
deriva
il
nome
Roland
Garros?
Ebbene,
esso
deriva
da
un
aviatore
del
primo
novecento,
Roland
Garros
appunto,
famoso
per
aver
combattuto
la
Prima
Guerra
Mondiale
nelle
fila
dei
francesi.
Ottimo
combattente
aereo,
fu
tra
i
primi
che
decise
di
inserire
un
cono
di
metallo
che
proteggesse
l’elica
dai
colpi
dei
nemici,
visto
che
era
un
bersaglio
facile.
Roland
Garros,
inoltre,
fu
anche
eccellente
nell’uso
della
mitragliatrice.
La
sua
avventura
terminò
purtroppo
il
cinque
ottobre
del
1918
a
guerra
oramai
quasi
conclusa,
perché
fu
abbattuto
da
un
colpo
dell’esercito
tedesco.
Esso
fu
ricordato
come
un
vero
e
proprio
asso
nel
suo
settore,
tanto
da
meritare
di
veder
chiamato
il
torneo
tennistico
più
importante
di
Francia
col
suo
nome.
Il
Roland
Garros
può
vantare
numerosi
campi
ma i
più
importanti
di
tutti
sono
il
Centrale
(quello
dove
si
gioca
la
finale,
ovviamente)
chiamato
Philippe
Chatrier,
e il
“Suzanne
Lenglen”,
battezzato
così
in
nome
della
famosa
tennista.
Il
centrale
in
particolar
modo
può
vantare
un
colpo
d’occhio
ragguardevole
per
la
bellezza
della
struttura
e
l’armonia
delle
forme;
esso
inoltre
è
molto
capiente
dato
che
arriva
a
ospitare
ben
16.000
posti.
Ogni
coppa
nell’Open
di
Francia
ha
un
nome
ben
specifico:
le
più
importanti,
che
sono
il
singolare
maschile
e
quello
femminile,
sono
chiamate
rispettivamente
“Coppa
dei
Moschettieri”
e
“Coppa
Suzanne
Lenglen”.
Le
altre
sono
il
doppio
maschile,
dedicata
a
Jacques
Brugnon,
il
doppio
femminile,
a
Simonne
Mathieu,
e il
doppio
misto,
a
Marcel
Bernard.
Per
quanto
riguarda
le
sfide,
l’Open
di
Francia
è
stato
teatro
di
scontri
durissimi
e
avvincenti,
sicuramente
agevolati
dalla
terra
rossa.
Grazie
a
essa,
infatti,
alcune
partite
già
di
per
sé
lunghe
e
combattute,
sono
diventate
estenuanti
a
causa
di
ripetuti
scambi
da
fondo.
Il
maggiore
vincitore
di
sempre
del
Roland
Garros
e
vero
e
proprio
idolo
dei
tifosi
di
casa
è
Rafael
Nadal,
che
è
stato
capace
di
vincere
il
trofeo
addirittura
per
nove
volte.
La
prima
di
esse
è
arrivata
a
soli
diciannove
anni,
nel
2005.
Lo
spagnolo
con
il
suo
gioco
aggressivo
da
fondocampo
ha
trovato
nella
terra
parigina
il
suo
habitat
naturale
e in
pochi
anni
il
Roland
Garros
è
diventato
praticamente
casa
sua;
a
ogni
partita
Nadal
è
sonoramente
incitato
dal
tifo
locale,
che
non
ha
alcun
riguardo
per
l’avversario
di
turno.
Il
risultato
è
che
la
stragrande
maggioranza
delle
volte
lo
spagnolo
ha
avuto
una
marcia
in
più
ed è
riuscito
a
vincere
degli
incontri
proprio
grazie
al
fattore
campo.
L’unico
tennista
che
lo
segue
abbastanza
da
vicino
(ma
non
troppo)
nel
conteggio
dei
Roland
Garros
vinti
è lo
svedese
Björn
Borg,
fermo
a
quota
sei.
La
prima
vittoria
è
datata
addirittura
1974
e da
allora
sappiamo
quanto
il
tennis
sia
cambiato,
sia
per
quanto
riguarda
l’aspetto
tecnico
che
quello
atletico.
Staccato
a
quota
quattro
c’è
Henri
Cochet,
un
giocatore
degli
anni
venti;
seguono
a
quota
tre
René
Lacoste,
Mats
Wilander,
Ivan
Lendl
e
Gustavo
Kuerten.
In
campo
femminile
la
regina
assoluta
è
Chris
Evert,
detentrice
di
ben
sette
titoli;
facilitata
anche
da
un
gioco
di
ragionamento
e
d’attesa,
la
tennista
è a
tutt’oggi
una
delle
più
amate
in
terra
d’oltralpe.
A
solo
un
titolo
di
differenza
segue
la
tedesca
Steffi
Graf,
incalzata
dalla
Smith
a
cinque
vittore.
Segue
ancora
a
quattro
la
Moody
e,
per
tornare
ai
giorni
nostri,
la
belga
Justine
Henin.