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N. 82 - Ottobre 2014 (CXIII)

Roger Federer
L’essenza stessa del tennis

di Francesco Agostini

 

Sarebbe pressoché inutile parlare di Roger Federer come faremmo con qualunque tennista, campione oppure no, perché ogni paragone, anche se fatto assolutamente in buona fede, sarebbe perlopiù avvilente. Per gli altri, s’intende.

 

Federer, nella sua luminosissima carriera vanta addirittura ottanta titoli vinti su tutte le superfici, in tutti e quattro gli Slam. Tanto per citare qualche numero potremmo ricordare le sue quattro vittorie nell’Australian Open, i suoi cinque trionfi nello Us Open e addirittura le sette affermazioni nel prestigiosissimo torneo di Wimbledon. Unico “neo” (se di neo si può parlare) è la singola vittoria nel torneo parigino del Roland Garros, avvenuta per la prima e unica volta nel 2009.

 

Tutto ciò basterebbe per definire questo straordinario atleta come una vera e propria leggenda del tennis. Ma Federer è di più. Molto di più.

 

La prima cosa che possiamo notare è la sua assoluta eleganza e naturalezza nel gestire il gioco e nel colpire la palla, cosa assolutamente fuori dal comune. Vedere Federer può essere davvero illuminante: il suo tocco è leggero ma anche pesante, è capace di colpi geniali, di grandi angoli e soluzioni che nessun altro nemmeno penserebbe mai di provare. Per di più, lo svizzero in campo sembra che cammini: è sempre misurato, controllato, educatissimo (da vero e proprio svizzero) e non perde mai il suo proverbiale aplomb.

 

Rarissimamente lo si è visto discutere con gli arbitri e cosa ancor più rara scaraventare a terra e rompere qualche racchetta per frustrazione. Anche con i colleghi lo svizzero è esemplare: sempre cordiale, gentile e amichevole.

 

Forse mai eccessivamente vicino a nessuno, questo sì. Vicino ma anche distante, cordialmente distaccato ma estremamente amichevole. Insomma, Roger Federer è un vero gentiluomo, l’ultimo esemplare di un tennis tecnico e poco muscolare, elegante e raffinato sia in campo che fuori. Tennis che per forza di cose è destinato a scomparire.

 

Ma veniamo al gioco, sicuramente la cosa più interessante e bella da vedere. Innanzitutto c’è da dire che lo svizzero ha rivitalizzato un colpo ormai morente come il rovescio a una mano. In un’epoca che ha visto solamente rovesci bimani, Roger rappresenta l’eccezione, una vera e propria mosca bianca nel panorama mondiale del tennis. Non è di certo il suo colpo più forte ma è solido, preciso, terrificante e velenoso nella sua versione in back e perfetto come volee.

 

Poi, il suo servizio, potente, granitico ed estremamente variabile. Federer è in grado di essere efficace sia colpendolo piatto che in kick, sia da destra che da sinistra.

 

Per descriverlo al meglio bastano sicuramente le parole di un grande ex tennista inglese, Tim Henman, che ha detto: “C'è chi serve più forte di 10 o 15 miglia orarie rispetto a Federer, come Roddick per esempio, ma Federer offre un servizio a cui è molto più difficile rispondere. Non sto dicendo che chi opta per la velocità non sappia o non possa mai variare, ma che Federer sulla variazione delle direttrici è insuperabile. Non ci sono tendenze o schemi ricorrenti nel servizio di Federer dal punto di vista della direzione, anche perché varia persino nelle modalità di lancio della palla. Per esempio, se il lancio di palla vira leggermente a destra o a sinistra, noi pensiamo sia alto il rischio di fault. Ma Federer riesce a fintare già dal lancio della palla, rendendo ancora più indecifrabile la direzione prescelta".

 

E poi il dritto che è il suo colpo migliore, quasi disumano: sempre precisissimo, forte, profondo, difficile da rispondere sia in top che colpito piatto, tant’è vero che difficilmente gli avversari insistono a giocargli su questo colpo. Tutti, com’è giusto che sia, ripiegano sul rovescio.

 

Infine, la sua immagine. Sposato con Miroslava Vavrinec (detta Mirka) ha quattro figli costituiti da due coppie di gemelli.

 

Insomma, chi è Roger Federer? Probabilmente il più grande tennista di tutti i tempi, amato dai colleghi, idolatrato dai propri tifosi, ricercatissimo da sponsor commerciali di ogni tipo e padre di una (almeno apparente) famiglia perfetta.

 

Cosa chiedere di più alla vita?



 

 

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