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[ISSN 1974-028X]

[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N° 577/2007 DEL 21 DICEMBRE] *

 

N° 156 / DICEMBRE 2020 (CLXXXVII)


contemporanea

LAWRENCE D’ARABIA

BREVE RITRATTO DI UNA POLIEDRICA LEGGENDA

di Antonino Cambria

 

Il primo problema nella trattazione del personaggio storico di Lawrence d’Arabia è la rappresentazione delle sue origini. Lawrence d’Arabia è una figura associata a quella dell’archeologo, studente, ufficiale dell’esercito britannico Thomas Edward Lawrence. Si potrebbe dire che la storia di Lawrence d’Arabia è l’enigma centrale dello stesso Lawrence.

 

Richard Aldington nella descrizione del personaggio ha evidenziato che il primo e unico testimone dei discorsi e delle azioni di Lawrence è lo stesso Lawrence. Solo poche persone possono essere considerati biografi di Lawrence: alcuni colleghi del Arab Bureau, i fratelli e i destinatari delle sue lettere, come Charlotte Shaw.

 

Lawrence incontrò Charlotte Shaw, moglie del colonnello Shaw, nell’appartamento nella terrazza di Adelphi, a Londra. Iniziarono un frenetico scambio di corrispondenza, poiché Lawrence trovò in lei la figura materna a cui confidare i propri segreti. Altra unica fonte di rilievo è il suo libro I sette pilastri della saggezza.

 

Le origini dell’enfant étrange

 

Thomas Edward Lawrence nacque il 15 agosto del 1888, a Tremadoc, nel Caernavonshire. Fu registrato nella contea del Galles il 16 agosto del 1888 permettendogli, in futuro, di frequentare una scuola religiosa a Oxford. Dopo la sua nascita, Ned, così chiamato in casa, e la sua famiglia si trasferirono in Scozia e per un breve periodo a Dinard.

 

La fortuna di Thomas Edward Lawrence fu di vivere in un periodo fiorente per l’impero inglese tra il 1888 e il 1914. La Gran Bretagna era una grande potenza imperiale e i leader britannici mostrarono il loro senso di responsabilità morale nel fornire ai popoli colonizzati un governo competente ed equo, usando tuttavia la retorica dell’etica cristiana per soddisfare i loro interessi coloniali. Circolava un palese patriottismo britannico che era al suo apice, jingoism, basato sulla superiorità degli inglesi soprattutto nel campo della politica estera e i sovrani coloniali britannici praticavano il “dominio indiretto”. Cercavano di mantenere un controllo attraverso le strutture esistenti, mantenendo lo status di capi locali, al contrario dei sovrani imperiali francesi, che tendevano a sostituire la struttura sociale indigena e la cultura nelle loro colonie con la loro. In quegli anni la rivoluzione industriale aveva lanciato l’avanzamento sempre più rapido della tecnologia.

 

Thomas Edward Lawrence era bravo nei numeri e nelle lingue, aveva un’eccellente memoria. Un giovane forte e attivo. Gli piaceva andare in bicicletta, nuotare, andare in canoa e lottare. Aveva una testa grande, probabilmente più grande del normale; il suo corpo era più piccolo a causa di un incidente in età adolescenziale. Combattendo con un ragazzo si ruppe una gamba e questo shock fisico non permise al corpo di svilupparsi normalmente. Aveva talento e una mente originale, attenta e creativa con una rapida comprensione di domande pratiche. Poteva assorbire grandi quantità di informazioni complesse e trarre conclusioni interessanti. Poteva non impressionare, almeno a prima vista. Era alto soltanto 1 metro e 66 centimetri, ma aveva ereditato da sua madre una forza di volontà di ferro. Aveva i capelli biondi e dei notevoli occhi celesti, penetranti e cristallini, capaci di colpire le persone.

 

Lo stesso Churchill lo definì uno dei migliori uomini del loro tempo. I suoi appunti, diffusi in tutto il mondo, grazie all’industria cinematografica permisero di conoscere Thomas Edward Lawrence come Lawrence D’Arabia. Comunque, per qualcuno non fu una leggenda. Richard Aldington cercò di abbattere la leggenda di Lawrence d’Arabia con l’intento di dimostrare che Lawrence fosse solo un impostore.

 

La sua formazione

 

All’età di 15 anni, acquisì dal padre l’interesse per l’archeologia, in particolare per castelli e fortificazioni medievali. Lawrence scelse come oggetto della Tesi di Laurea “l’influenza delle crociate sull’architettura militare europea medievale”; nel 1909 trascorse l’estate in Siria e Palestina, visitando castelli crociati per la sua Tesi, presentata a Oxford poco dopo il suo ritorno, e che divenne un libro oggi noto come Crusades Castles. Il premio gli permise di ottenere un piccolo budget e di incontrare al Magdalen College il futuro Comandante David George Hogarth che gli diede la possibilità di unirsi successivamente agli scavi inglesi a Jerablus, città fortezza dell’Impero ittita chiamata Carchemish.

 

Lawrence si occupò della parte dei reperti in ceramica e fu addetto alla fotografia, alla conservazione e registrazione degli oggetti ritrovati; durante questo periodo ebbe l’opportunità di rimanere in contatto con gli arabi, di vivere tra loro e impararne la cultura. Il suo successo si basò nella capacità di penetrare la cultura araba e acquisire tanta esperienza e conoscenza dei luoghi che in futuro sarebbero stati scenario di Guerra.

 

Durante la Guerra

 

Lawrence lavorò come Ufficiale nello staff agli ordini di Clayton, nella sezione di Intelligence di Sir Archibald Murray, con l’incarico della distribuzione dell’esercito turco e della preparazione delle mappe. Introdusse l’invenzione del Arab Bulletin, una registrazione settimanale segreta della situazione politica, e non solo, mediorientale.

 

Successivamente iniziò la sua attività sul campo, supportando le rivolte arabe e cercando di posizionare il sovrano Feisal come Re per l’unificazione delle Tribù arabe. Lawrence D’Arabia guidò senza problema le milizie arabe per la lotta contro i turchi e i tedeschi. Durante i quattro anni di guerra furono intraprese varie azioni sovversive, come attacchi a ponti, ferrovie e alle truppe avversarie, culminate nell’attacco e conquista della città di Aqaba. Tutte le sue imprese vengono riportate nel suo capolavoro.

 

Il suo capolavoro: I sette pilastri della saggezza

 

Il libro si apre con la prefazione di Arnold Walter  Lawrence, dove spiega il perché del titolo. I sette pilastri potrebbe essere stato ripreso dalla Bibbia, nel libro dei Proverbi (IX. I). In effetti, i proverbi recitavano che: “La saggezza ha costruito una casa: ha scavato i suoi sette pilastri”. Il fratello minore di Lawrence ritenne anche che il titolo i sette pilastri possa riferirsi alle sette città che visitò e gli appunti di guerra da lui raccolti li utilizzò per scrivere tale opera.

 

Nell’introduzione, Lawrence affermò l’essenza del capolavoro: «In queste pagine la storia non è del movimento arabo, ma di me in esso. È una vita narrativa quotidiana, fatti cattivi, piccole persone […] Qui non ci sono lezioni per il mondo, nessuna divulgazione per scioccare le persone».

The Seven Pillars ebbe un enorme successo, grazie anche al supporto dell’industria cinematografica, trattando la rivoluzione araba per l’indipendenza durante il periodo della prima guerra Mondiale. Un conflitto che ha avuto luogo nella cosiddetta Terra Santa tra la popolazione araba, l’esercito turco supportato da quello tedesco e l’esercito inglese in collaborazione con quello francese.

 

Il 13 maggio 1935 Thomas Edward Lawrence stava tornando a casa in sella alla sua moto, quando ebbe un incidente con due ciclisti, e per evitarli sterzò finendo fuori strada e colpendo con violenza la testa. Il 19 maggio del 1935, dopo sei giorni di coma, morì. Fu sepolto il 21 maggio 1935 a Moreton. Lo scultore Eric Kennington realizzò un busto, che fu posto nei sotterranei sotto la Cattedrale di Saint-Paul. Il suo chalet, sulla collina di Clouds, divenne un museo.

 

Lawrence può essere considerato, un archeologo, una spia, uno studente, un ribelle, un tenente, uno scrittore, un poeta, un re del deserto, ma di sicuro, fu un uomo divenuto leggenda. Va, comunque, considerato un importante scrittore di letteratura inglese per aver reso vivo il deserto con la sua opera portando con sé un pezzo della sua maestà.

 

 

Riferimenti bibliografici:

 

Aldington R., Lawrence of Arabia, Penguin Books, 1971.

Knightley P., Simpson C., and Laffont R., Les Vie Secretes De Lawrence D’Arabia, 1970.

Lawrence T.E., Crusades Castles, preface by Franco Cardini. 1989

Lawrence, T.E., The Seven Pillars of Wisdom, a Triumph, Penguins, 1962.

Stephan R., Thomas E. Lawrence, par Roger Stephan, “La Bibliotheque Ideale”, Gallimard, 1960. 

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[ iscrizione originaria (aggiornata 2007) al tribunale di Roma (editore eOs): n° 215/2005 del 31 maggio ]