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N. 33 - Settembre 2010 (LXIV)

PROTESTE CONTRO I "VU’ CUMPRà"
Quali le cause del fenomeno?

di Giovanna D’Arbitrio

 

Jesolo, 6 giugno 2010: una turista straniera di 65 anni, Ursula Corel, acquista un borsellino, un falso Louis Vuitton, ed è costretta a pagare una multa di 1.000 Euro.

 

Da Nord a Sud intanto vengono qua e là presi provvedimenti severi contro i venditori ambulanti che quest’anno hanno invaso le spiagge in numero crescente, suscitando le proteste di bagnanti, bagnini e commercianti.

 

Ad Alassio, Forte dei Marmi, Ostia, Ischia, Procida, e su tante altre spiagge, molti bagnanti si sono ribellati per la massiccia presenza dei cosiddetti "vu’ cumprà", che con insistenza cercano di vendere le loro merci, mentre i bagnini, costretti ad intervenire, si lamentano per il nuovo carico di lavoro che li distoglie spesso da altri impegnativi doveri (salvataggio persone a mare, ad esempio).

 

 

Anche i commercianti sono sul piede di guerra e pretendono sanzioni per combattere abusivismo e contraffazione di griffe.

 

Come al solito forse manca una visione d’insieme che può scaturire solo da un processo induttivo – deduttivo, cioè analisi accurata del fenomeno e successiva efficace sintesi che “inquadri” i fatti con la necessaria razionalità, non scevra tuttavia di umanità e solidarietà verso il prossimo.

 

I drammi dei paesi poveri sempre più devastati da sfruttamento, guerre, violenze e malattie, come un boomerang colpiscono l’Occidente, in particolare l’Italia, meta di milioni di clandestini per le sue abbordabili coste.

 

Il fenomeno cresce e continuerà a crescere se non si correggono le politiche internazionali, o se almeno tutti i paesi europei non se ne faranno carico.

 

Gli immigrati poi da una parte fanno comodo poiché accettano i lavori più umili e faticosi a basso costo o “a nero”, dall’altro il loro numero crescente genera intolleranza e razzismo, soprattutto negli italiani meno sensibili.

 

Non è assurda la guerra a turisti e vu’ cumprà sulle spiagge per impedire abusivismo e contraffazioni di griffe, mentre permettiamo che la produzione delle costose griffe in oggetto venga dislocata nei paesi del terzo mondo, consentendo lauti guadagni a pochi e sbattendo sul lastrico migliaia di operai italiani, impiegati e anche tanti manager non disposti a trasferirsi altrove?

 

I clandestini, inoltre, sono facilmente ricattabili proprio per la mancanza dei documenti necessari e costretti a subire, per pochi spiccioli, le angherie di un crudele “caporalato”che fa lauti guadagni sulla loro pelle.

 

è ovvio che tra di loro ci siano anche delinquenti, ma non ce ne sono forse in tutti i paesi del mondo?

 

La lotta alla criminalità dunque va affrontata in modo serio e non va confusa con il drammatico fenomeno delle migrazioni, scatenando la caccia indiscriminata a tutti gli extracomunitari.

 

Sempre a Jesolo, dove circa un mese prima Ursula Corel era stata multata, un venditore ambulante proveniente dal Bangladesh, Sardear Jahangir, è morto stroncato da un infarto a 33 anni, stremato dalla fatica e dalle privazioni, spossato dal pesante carico di merci che le sue deboli spalle trasportavano su e giù per le spiagge infuocate dal caldo torrido di questa strana estate.


 

 

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