N. 59 - Novembre 2012
(XC)
Racconti dell’ombra
Recensione
di Alba Giordano
Il
sogno
e il
desiderio
ci
proiettano
in
mondi
lontani,
dotati
di
bellezza
straordinaria,
luoghi
in
cui
la
magia
e
l’immaginazione
si
intrecciano
per
narrarci
storie
fantastiche...
La
Casa
editrice
Scrittura
&
Scritture
propone
una
raccolta
di
racconti
inediti,
ognuno
vincitore
di
premi
letterari
o
insignito
di
menzioni
speciali:
si
tratta
dei
Racconti
dell’Ombra
di
Adriana
Assini,
celebre
scrittrice
nonché
acquerellista
di
fama
che,
con
la
sua
“arte”,
ci
proietta
nel
passato,
verso
luoghi
incantati
e
misteriosi,
permettendo
a
noi
lettori
di
sognare,
dipingendoci
storie
dai
contorni
magici.
Questa
singolare
raccolta,
edita,
appunto,
da
Scrittura
&
Scritture
(finita
di
stampare
nel
novembre
2012
- €
8,00)
e
facente
parte
della
collana
i
minuti
(narrativa
breve
tascabile),
è
composta
da
sei
racconti.
Nel
primo
racconto,
L’eterno
abbraccio
del
biancospino,
l’autrice
evidenzia
con
maestria
la
mitologica
figura
della
strega
Medea
la
quale,
innamoratasi
di
un
orologiaio
al
quale
ha
donato
l’eterna
giovinezza,
si
trova,
suo
malgrado,
a
dover
combattere
con
il
fantasma
del
tempo
che
scorre
inesorabile
e
che
le
toglierà
ogni
bellezza.
Per
fermare
il
suo
amato
Werner
che
vuole
riprendere
in
mano
“la
sua
vita”,
farà
un
potente
incantesimo
ai
piedi
di
un
biancospino...
Il
secondo
racconto,
Il
lago
di
Snagov,
fa
da
sfondo
a
una
triste
vicenda:
il
suicidio
della
moglie
del
principe
di
Valacchia.
Siamo
nei
Carpazi
meridionali,
Vlad
Dracul,
meglio
conosciuto
come
l’impalatore,
uomo
sanguinario,
spietato,
dedito
alle
guerre,
non
sembra
per
nulla
toccato
dalla
triste
vicenda,
ma
questo
solo
apparentemente…
Il
suo
tormento
interiore
è
reale
e
troverà
conforto
grazie
alle
parole
di
un
misterioso
frate
che
sembra
conoscerlo
molto
bene.
Una
voce,
un’ombra,
è
tutto
ciò
che
rimane
del
grande
re
Alarico,
un
tempo
sovrano
del
paese
dove
volavano
le
aquile…
è
questo
il
terzo
racconto
di
Adriana
Assini,
L’Ombra,
in
cui
si
narra
la
triste
storia
di
questo
grande
sovrano.
Egli
è
tornato
per
sapere
ciò
che
è
successo
quel
“fatidico”
giorno,
quando
ha
incontrato
la
morte
in
una
strana
battaglia
sul
Piano
degli
Spini.
E
chi
meglio
di
Manfredi,
suo
fido
scudiero
nonché
mentore,
può
fugare
questi
suoi
dubbi?
Purtroppo
però,
amare
verità
attenderanno
Alarico
e la
sua
vendetta
non
conoscerà
pietà.
Si
può
pretendere
di
fermare
il
tempo
e
con
esso
stravolgere
l’ordine
naturale
delle
cose?
È
quello
che
vive
l’artigiano
Lukas
Huber
nel
racconto
l’Orologiaio
di
Norimberga;
un
giorno
l’uomo
viene
convocato
dal
conte
Bencz
per
consegnare
presso
la
sua
dimora
una
ricca
commessa
da
lui
ordinata.
Ma,
giunto
al
castello,
una
bellissima
dama
non
più
giovane,
Margaretha
Wogel,
lo
tratterrà
per
giorni
con
inganni
e
sotterfugi,
fino
a
quando
non
lo
renderà
partecipe
dei
suoi
folli
propositi.
Quale
sarà
la
sorte
del
povero
orologiaio?
Un
forte
desiderio,
un
sogno
che
sta
per
avverarsi…
Può
tutto
ciò
suscitare
tanta
paura?
Forse
si,
se
si
tratta
di
qualcosa
di
davvero
ambizioso
come
conoscere
la
ricetta
per
ottenere
un
rosso
lucente,
il
famoso
rouge
clair
di
Lorena.
È la
storia
di
Vanni,
mastro
vetraio
di
Gambassi,
in
Toscana,
uno
dei
personaggi
di
Un
rosso
da
re
che
incaricherà
il
figlio
Duccio
di
scoprire
la
formula
segreta
per
ottenere
questa
particolare
tonalità
di
rosso.
I
pericoli
e
gli
ostacoli,
anche
di
natura
morale,
che
il
giovane
dovrà
superare
saranno
tanti.
Riuscirà
Duccio
a
fare
la
cosa
“giusta”
realizzando
così
l’ambizioso
desiderio
del
padre,
ormai
divenuto
anche
il
suo?
Nell’ultimo
magico
racconto
dal
titolo
Belle,
l’autrice
narra,
infine,
la
vicenda
di
una
fanciulla
di
mirabile
bellezza
di
nome,
appunto,
Belle,
vissuta
più
di
cento
anni
prima
a
Bruges
e
che
ogni
notte
solcava
con
la
sua
barca
le
acque
del
fiume
zwin.
Fino
a
quando,
in
una
gelida
notte
d’inverno,
un
fortissimo
temporale
ne
fa
perdere
ogni
traccia
gettando
nello
sconforto
quasi
tutti
gli
uomini
del
posto
segretamente
innamorati
di
lei.
È
verità
o
leggenda?
Ma,
a
rendere
tutto
più
strano
e
suggestivo
è
che
la
storia
viene
narrata
da
Bertrand,
un
personaggio
bizzarro
e
misterioso,
il
quale
sostiene
di
aver
conosciuto
la
ragazza
più
di
cento
anni
prima…
Lo
stile
fluido,
la
magia
che
trapela
da
ogni
pagina,
il
linguaggio
forbito
dell’autrice
nonché
i
suoi
memorabili
acquerelli,
invitano
a
una
lettura
tutta
d’un
fiato.
Davvero
da
non
perdere!