_

.

> Home                                                      > Chi siamo                                                      > Contattaci

 

Percorsi

.

.

Cultura politica società

.

Diritti umani e civili

.

Filosofia e religione

.

Storia e ambiente

.

.

.

 

Periodi della storia

.

.

Storia Contemporanea

.

Storia Moderna

.

Storia Medievale

.

Storia Antica

.

.

.

 

Rubriche

.

.

Falsi storici

.

Storia dello Sport

.

Turismo storico

.

Stampa estera

.

.

.

 

Numeri arretrati

 

 

.

> Cultura politica società

.

N. 26 - Luglio 2007

L'ESTATE CALDA DI FIUGGI

La protesta dei lavoratori delle Terme per i loro diritti

di Daniel Arbib Tiberi

 

In questi giorni molto si è sentito parlare della vertenza per il rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici. I mezzi di informazione, come è giusto che sia, se ne sono occupati con numerosi servizi e diverse interviste. Le problematiche del mondo del lavoro però, purtroppo, non si esauriscono nei centouno euro di aumento di coloro che, fortunatamente, hanno almeno (quasi tutti ) un posto di lavoro sicuro.

 

Mi sono recato proprio pochi giorni fa alla assemblea cittadina dei lavoratori delle terme di Fiuggi che, in sciopero dalla sera di venerdì otto giugno, si stanno battendo per capire che cosa sarà del loro impiego.

 

La vertenza è facile da riassumere: tre anni or sono, da un accordo tra istituzioni e sindacati, nasceva Fiuggi Terme s.r.l società del Gruppo Gaia. Il patto siglato prevedeva un accordo programma che, nel tempo e grazie a nuovi investimenti, avrebbe dovuto ricreare le opportunità per il rilancio dell’azienda stessa. A tre anni di distanza i soldi preventivati per il rilancio finanziario sono stati investiti in male e il gruppo Gaia s.r.l ha deciso di mettere in liquidazione la società. In questa difficile situazione è coinvolto direttamente anche il Comune di Fiuggi, non solo perché prima istituzione cittadina, ma anche perché partner del gruppo Gaia nella Fiuggi Terme s.r.l.

 

Ovviamente a rimetterci per le gestioni errate sono, neanche a farlo apposta, i lavoratori. Sono circa duecento le persone (con rispettive famiglie a carico) che vivono oramai da otto mesi senza percepire stipendio (se non piccoli compensi parziali). Nonostante questa grave mancanza dell’azienda, per tutte queste settimane, questi lavoratori si sono recati diligentemente a compiere le loro mansioni sperando in una soluzione positiva della crisi. Quando è arrivata l’improvvisa notizia della messa in liquidazione della società ovviamente non hanno potuto rimanere in silenzio e dopo vari tentativi falliti di trovare un accordo da venerdì otto giugno, come estrema soluzione, hanno iniziato uno sciopero generale.

 

L’assemblea cittadina, svoltasi al Teatro Comunale di Fiuggi il quattordici giugno, mirava proprio a riaprire un dibattito tra sindacati e istituzioni per ricercare a livello collettivo una soluzione soddisfacente. A parlare per i lavoratori in sciopero è stato Benedetto Truppa della CGIL. Truppa ha sottolineato come il gruppo Gaia abbia deciso improvvisamente di mettere in liquidazione la Fiuggi Terme s.r.l e che gli uomini e le donne in sciopero hanno dimostrato fin troppo senso di responsabilità.

 

Non è più accettabile, ha sottolineato il rappresentante sindacale, che i lavoratori delle terme siano considerati come una zavorra. La questione di Fiuggi -ha detto Truppa- è una questione dell’intero territorio. La stagione termale sarà garantita solo successivamente al pagamento delle retribuzioni arretrate. Per il mondo sindacale erano presenti inoltre la UIL, la CISL e l’UGL.

 

All’assemblea sono poi intervenute anche le autorità presenti. Ha preso la parola il sindaco di Fiuggi Virginio Bonanni (lista “Salviamo Fiuggi”) che, subissato da una marea di fischi, ha dichiarato ingiustificato lo sciopero perché la liquidazione prevista della Fiuggi Terme s.r.l porterebbe ad una successiva ricapitolarizzazione della stessa. Rimarcando poi come l’estate venga una volta sola l’anno e come Fiuggi sia una città che “vive (economicamente, NdA) l’estate”, Bonanni ha chiesto ai lavoratori di ritornare a far funzionare le Terme (non precisando però quale tipo di garanzie avrebbero avuto per le loro contribuzioni arretrate).

 

La parola poi è passata all’assessore della Regione Lazio Alessandra Tibaldi. L’Assessore ha espresso solidarietà ai lavoratori in sciopero e ha chiarito come la questione della liquidazione e quella degli stipendi arretrati vadano necessariamente tenute insieme e non distinte. La liquidazione poi, se dovesse avvenire, dovrebbe basarsi sulla legge Marzano (e non la Prodi bis) che prevederebbe una amministrazione straordinaria in stile Parmalat.

 

L’Assessore infine ha chiarito come nessuno si  possa sottrarre alle sue responsabilità e che la questione va affrontata non solo tra azienda, Comune e Regione ma il tavolo va allargato anche alla Provincia. L’accordo di programma -ha detto l’assessore Tibaldi- rappresenta la salvaguardia dell’azienda e di tutto il territorio. Le problematiche dei lavoratori sono quelle più importanti. Infine, proprio per la Provincia, ha preso la parola  Carlo Garofani. Garofani ha dato notizia dell’approvazione di un ordine del giorno che dà pieno sostegno ai lavoratori. La richiesta di un nuovo impegno ai lavoratori -ha osservato Garofani- va fatta solamente dinnanzi ad un progetto, altrimenti rappresenta una beffa.

 

Non è dato sapere per ora quando e se lo sciopero continuerà e come avrà termine la vertenza tra sindacato e azienda. Quello che ci sembra innocuo sperare è che  alle famiglie prive di un sostegno monetario da diversi mesi possano essere corrisposte le giuste spettanze, minimo simbolo di dignità che ogni lavoratore dovrebbe avere come diritto inalienabile.

 

eOs dl

 

 

Consulenze storiche

.

.

Enti pubblici & privati

.

Università & studenti

.

.

.

 

Collabora con noi

.

.

Scrivi per InStoria

..

.

.

 

Editoria

.

.

Eos dl edita e pubblica:

.

- Manoscritti

.

- Tesi di laurea

.

Catalogo opere Eos

.

.

.

 

Links

 

Banners

 

 

InStoria.it

 


by FreeFind

 

 

 

 

 

 

[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA  N° 215/2005 DEL 31 MAGGIO]

.

.