CREATIVITÁ FEMMINILE
SULLA XIII EDIZIONE DEL PREMIO
PAVONCELLA
di Giovanna D'Arbitrio
Mentre leggevo il Comunicato Stampa
sul Premio Pavoncella 2024, come
ogni anno dedicato alla creatività
femminile, in un rapido excursus
mentale ho ricordato il difficile
percorso delle donne sulla Terra:
mai libere di mostrare le loro
capacità nei vari campi dello
scibile umano e in particolare in
quello artistico veniva negato loro
il talento della “creatività”.
Nel libro La donna e la
creatività, Simone de Beauvoir
affrontò i temi e le difficoltà che
le donne hanno sempre incontrano
nella realizzazione artistica. E in
effetti tutti sanno che lo
stratagemma del fingersi uomini
funzionò molto bene in campo
letterario dove scrittrici come le
sorelle Brönte, Charlotte, Emily e
Anne, assunsero rispettivamente gli
pseudonimi di Currer, Ellis e Acton
Bell, oppure di Mary Anne Evans
alias George Eliot, Amantine Aurore
Lucile Dupin, meglio nota come
George Sand e così via.
Senz’altro lodevoli, pertanto, gli
obiettivi del Premio Pavoncella che,
come si legge nel Comunicato Stampa
di Romano Tripodi, si propone sempre
di guardare al futuro “mettendo in
primo piano le donne con le loro
conquiste nell’ambito della Ricerca
Scientifica, della Medicina, del
Sociale, della Moda e Imprenditoria,
della Promozione culturale e
dell’Arte. E come sempre le grandi
protagoniste e interpreti
dell’essenza stessa del Pavoncella,
sono quelle Donne alle quali, dopo
il lavoro di selezione che per mesi
ha impegnato la Giuria tutta, andrà
il meritato riconoscimento per le
affermazioni conseguite nei
rispettivi campi professionali e
impegni agonistici, il tutto
arricchito da quella 'creatività'
che è il valore aggiunto
dell’universo femminile, unitamente
ai sacrifici sociali, umani e
familiari, che tali successi hanno
comportato”.
E anche quest’anno il prestigioso
Pavoncella avrà luogo a Sabaudia il
15 giugno presso la Corte Comunale
di Sabaudia alle ore 18,30, un
Premio ideato dalla fondatrice di
"Arte/Oltre", Francesca d’Oriano,
ormai diventato un evento
internazionale che Il 17 maggio
2024, a Palazzo Mazzoni, è stato
presentato alla Stampa e nel corso
di tale incontro sono stati svelati
i nomi delle vincitrici (evidenziati
nel Comunicato stampa di Romano
Tripodi). Eccoli:
- Donna dell’anno per la Ricerca
Scientifica: la professoressa
Michela Matteoli, Direttrice del
Programma Neuroscienze di Humanitas,
tra le scienziate italiane più
famose nel mondo, membro
dell’Accademia dei Lincei, una vita
trascorsa scandagliando il nostro
organo più misterioso: il Cervello;
- Donna dello Sport: la campionessa
di sci alpino Sofia Goggia. Una vita
agonistica costellata di splendidi
successi, tra i quali l’Oro Olimpico
di Pyeonchang, ma anche di terribili
incidenti in gara e in allenamento
che sin da quando aveva 14 anni, le
hanno procurato traumi e fratture
multiple agli arti che avrebbero
scoraggiato chiunque, ma che è
riuscita a superare con la tenacia,
e il coraggio che costituiscono da
sempre il suo Dna;
- Cultura e Audiovisivo: Silvia
Calandrelli, Responsabile della
Direzione Cultura ed Educational
della Rai, che comprende Rai Scuola,
Rai Storia, Rai 5, le produzioni di
prosa e musica per le reti
generaliste dell’Azienda di Stato;
- Medicina Innovativa: la dottoressa
Maria Silvia Giuliani, Dirigente
Medico I livello del Reparto di
Radiologia Interventistica e
Vascolare dell’Ospedale San Camillo
di Roma. Da otto anni impegnata,
nell’embolizzazione dei tumori al
fegato e dei fibroni uterini.
Particolarmente significativa la
specializzazione conseguita
nell’intervento di Sirt;
- Moda e Sostenibilità: Theodossia
Tziveli, laureata in Economia a
Napoli, ha coniugato armonicamente
creatività e impresa trovando nella
Moda l’ideale connubio. A Empoli ha
dato vita all’omonima azienda il cui
marchio è via via cresciuto nel
tempo, affermandosi sia in Italia
che all’Estero, sinonimo di capi
prestigiosi, in un rigoroso rapporto
qualità-prezzo, che si distinguono
per linearità e portabilità;
- Una Vita Consacrata all’Arte: la
professoressa Maria Teresa
Benedetti, storica e critico d’arte
ha ricoperto la carica di Presidente
della Sezione Italiana dell’A.I.C.A.,
l’Associazione internazionale dei
critici d’arte. Consulente e membro
permanente del Comitato scientifico
per l’attività espositiva del
Vittoriano di Roma, è autrice di
numerosi volumi sull’arte moderna,
ha curato mostre e cataloghi di arte
contemporanea e non solo, per spazi
pubblici e gallerie. Tra le
innumerevoli mostre vogliamo citare
“Novecento Italiano-Una Storia”
allestita al Palazzo Reale di
Palermo in collaborazione a Lea
Mattarella alla quale il Premio
Pavoncella ha sempre dedicato un
pensiero;
- Impegno nel Sociale e nella
Promozione della Cultura: Maria
Laterza, da anni guida della storica
libreria di famiglia, ne ha fatto
una realtà sociale e culturale
proiettata nel futuro di Bari e
dell’intera Puglia, promuovendo
incontri con gli autori, cicli
tematici di storia e filosofia,
approfondimenti sui Classici della
Letteratura, con puntuale attenzione
al mondo della Scuola;
- Per L’impegno in Ambito giuridico
a favore della Dignità Umana: la
professoressa Giovanna Razzano.
Professore Ordinario del
Dipartimento di Economia e Diritto
della “Sapienza” Università di Roma,
ha dato un importante contributo a
progetti di ricerca nazionali e
internazionali, che riguardano il
diritto alla salute e alla
assistenza sanitaria primaria, con
particolare attenzione alla
rivalutazione dei sistemi di welfare
e alla sostenibilità finanziaria,
nella governance dell’emergenza
sanitaria, pandemica e
post-pandemica.
- Per l’Impegno in Difesa delle
Donne Vittime di Violenza: Centro
Donna Lilith A.P.S. L’Associazione
Centro Donna Lilith, nata nell’ormai
lontano 1986 a Latina, e oggi
presieduta da Francesca Innocenti,
si è posta sin da allora un
obiettivo, creare un Polo
anti-violenza per tutte le donne
vittime di abusi e maltrattamenti di
genere. A un primo tassello se ne
sono aggiunti altri ad Aprilia,
Priverno e Sezze, realizzando una
vera e propria Rete protettiva.
Punto cardine del sistema è la “Casa
Rifugio Emily”, struttura
residenziale per le mamme ed i loro
bambini che si trovano in situazioni
di grave rischio fisico e
psicologico.
L’Evento è stato patrocinato, come
tutti gli anni, dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri, nonché dal
Presidente della Regione Lazio,
della Provincia di Latina,
dell’Università di Cassino e del
Lazio Meridionale, della Città di
Sabaudia, della Camera di Commercio
di Frosinone e Latina, e delle
Associazioni culturali no-profit
ArteOltre e Medicina e Frontiere.
Un plauso va anche agli sponsor che
hanno senz’altro contribuito
all’organizzazione del Premio. Un
Evento di prestigio che ha impegnato
con serietà e dedizione tutti i
collaboratori di Francesca d’Oriano
e la Giuria, anche quest’anno.