N. 76 - Aprile 2014
(CVII)
verso ovest
La tratta delle pellicce nella Nuova Francia del XVII secolo
di Federica Romeo
Nell’immaginario
che
alimenta
il
mito
del
sogno
americano,
“andare
a
ovest”
rappresentava,
nel
XIX
secolo,
il
primo
passo
che
avventurieri
in
cerca
di
fortuna
avrebbero
dovuto
fare
per
realizzare
la
propria
impresa
economica,
attingendo
da
quella
grande
miniera
d’oro
che
erano,
per
l’appunto,
il
Mid
West
americano
e le
valli
del Klondike.
Un
secolo
dopo,
“andare
a
ovest”
sarebbe
diventato
il
motto
di
pionieri
del
cinema
d’avanguardia
e di
aspiranti
attori,
che
vedevano
le
palme
e la
sabbia
della
costa
pacifica
come
lo
scenario
perfetto
per
far
vivere
e
rivivere
storie
di
uomini
incredibili
e
avvicinare,
per
finta,
mondi
lontani
nel
passato
e
intrisi
di
esotismo.
Ma
tra
1600
e
1700,
prima
di
Hollywood
e
prima
ancora
delle
miniere
d’oro,
cosa
aveva
spinto
i
coloni
europei
della
Nuova
Francia
ad
andare
verso
ovest?
Già
dalla
seconda
metà
del
XVI
secolo,
sulle
coste
atlantiche,
si
era
venuta
a
creare
una
redditizia
attività
di
pesca
grazie
alla
quale
gli
stessi
pescatori,
costruendo
veri
e
propri
stabilimenti
per
la
lavorazione
del
pesce,
ebbero
occasione
di
entrare
in
contatto
con
le
popolazioni
indigene,
le
quali
avevano
solo
una
cosa
da
offrire
loro:
le
pelli
e le
pellicce.
Il
carico
di
pesce
accumulato
dai
pescatori,
per
lo
più
inglesi
e
francesi,
fu
così
integrato
con
le
pelli
che
era
loro
consentito
trasportare
legalmente
nella
madrepatria.
Così
comincio
la
tratta
delle
pellicce
(traite
des
peux).
Non
a
caso,
nel
1608
Samuel
de Champlain
(1567-1635)
fondò
Quebec
sulle
rive
del
fiume
San
Lorenzo,
in
una
posizione
strategica
al
fine
di
mantenere
il
commercio
con
i
nativi
americani,
in
vista
di
un’eventuale
espansione
all’interno
del
continente.
La
tratta
delle
pelli
non
solo
era
l’espressione
pratica
di
un
certo
consenso
di
cui
i
francesi
godevano
tra
gli
indigeni,
ma
era
anche
un’attività
economica
vantaggiosa
per
entrambe
le
parti.
Inoltre
per
gli
indiani
appariva
chiaro
come
fosse
conveniente
mantenere
buoni
rapporti
con
i
nuovi
arrivati,
quindi
accettarono
il
compresso
della
presenza
di
missionari
gesuiti
impegnati
nell’opera
di
conversione
al
cristianesimo
pur
di
continuare
a
godere
dei
benefici
della
tratta.
Malgrado
proprio
la
conversione
degli
indigeni
e il
popolamento
della
Nuova
Francia
fossero
tra
i
due
obiettivi
principali
per
la
Corona
francese,
questi
non
furono
raggiunti.
I
gesuiti
erano
riusciti
a
penetrare
presso
gli
Huron
ma
la
loro
missione
venne
ostacolata
da
epidemie
e
dall’assalto
degli
Iroquais
(1650),
che
causarono
così
la
scomparsa
della
gran
parte
degli
Huron.
Questo
episodio
fu
catalizzante
per
quella
che
sarà
l’espansione
verso
ovest
dei
francesi.
I
pochi
Huron
rimasti
migrarono
proprio
verso
ovest,
portando
con
loro
quella
che
era
stata
fino
a
quel
momento
l’attività
economica
principale,
la
tratta
delle
pellicce
per
l’appunto.
Di
conseguenza,
i
francesi
si
addentrarono
fino
nei
territori
dell’entroterra
del
continente
per
proseguire
la
tratta
con
il
consueto
scambio
di
manufatti
e
altri
prodotti
appetibili
per
gli
indigeni.
Si
crearono
dunque
nuove
opportunità
di
lavoro:
i
corrieri
delle
pellicce
aumentavano
sempre
più
e
con
loro
la
richiesta
di
terra
da
coltivare
nei
periodi
in
cui
si
trattenevano
nell’hinterland
per
i
loro
affari.
Parallelamente
l’espansione
verso
ovest
continuava
e il
fiorire
di
un
gran
numero
di
forti
ne
era
una
chiara
testimonianza.
Tuttavia,
l’eccessivo
liberismo
in
cui
imperversava
la
traite
des
peux
portò
i
corrieri
a
iniziare
il
traffico
illegale
delle
pellicce
ed è
in
questo
caos
commerciale
che,
sul
lago
Ontario,
venne
creato
un
avamposto
militare
(che
di
fatto,
nascondeva
una
funzione
commerciale)
che
prese
il
nome
di
Fort
Frontenac.
Pochi
anni
dopo,
l’esploratore
francese
Renè
Robert
Cavelier
Sieur
de
La
Salle
costruì
un
forte,
Fort
Niagara
(1679),
sulla
riva
opposta
a
quella
di
Fort
Frontenac
e,
in
seguito,
altri
forti
proseguendo
verso
il
sud-ovest,
conosciuto
anche
come
Mid
West,
nella
terra
degli
indiani
Illinoi,
per
giungere
infine
alla
creazione
di
una
nuova
colonia
francese
che
fu
chiamata,
dallo
stesso
la
Salle,
Louisiana
e
che
fungesse
da
roccaforte
per
contenere
l’avanzata
inglese
e
proseguire
indisturbati
l’espansione
nei
territori
dell’ovest.