N. 85 - Gennaio 2015
(CXVI)
Ballon d'or 2015
Il percorso dei tre finalisti
di Andrea Bajocco
And
the
winner
is...
Prima
di
svelare
il
nome
vincitore
dell’agognato
riconoscimento
indetto
dal
periodico
France
Futbol
che
ogni
anno
va a
premiare
il
giocatore
che
nell’anno
precedente
è
stato
il
più
forte,
il
più
vincente
e il
più
determinante
del
mondo,
è
giusto
soffermarsi
sulle
annate
dei
tre
finalisti.
Anche
nel
2014,
il
podio
è
occupato
dai
due
volti
noti
delle
ultime
edizioni
che
si
spartiscono
le
vittorie
delle
ultime
6
edizioni
(2
per
Cristiano
Ronaldo
e
ben
4,
di
fila,
per
Lionel
Messi),
oltre
che
da
una
new
entry
tutt’altro
che
vittima
sacrificale,
Manuel
Neuer.
Quest’ultimo,
portiere-saracinesca
del
Bayern
Monaco
e
della
Nazionale
tedesca,
nasce
calcisticamente
nello
Schalke
04
con
il
quale
tra
il
2005
e il
2011
colleziona
oltre
150
presenze
prima
di
trasferirsi
agli
acerrimi
“nemici”
del
Bayern.
A
Monaco
l’ambiente
è
inizialmente
scettico;
i
tifosi
non
mandano
giù
il
tesseramento
di
un
giocatore
dello
Schalke
e
per
questo
viene
preso
di
mira,
soprattutto
dai
gruppi
organizzati
dell’Allianz
Arena.
Con
il
tempo
Neuer
si
dimostra
all’altezza
e
inizia
a
entrare
nel
cuore
dei
tifosi
grazie
anche
ai
risultati
eccezionali
del
club.
Il
Bayern
è la
squadra
forse
più
completa
di
sempre,
sotto
tutti
i
punti
di
vista.
Tatticamente
molto
preparati,
tecnicamente
sublimi
e
fisicamente
di
un
altro
mondo
rispetto
alle
avversarie
infatti,
la
squadra
bavarese
inanella,
finale
dopo
finale,
una
serie
di
successi
incredibile
che
porterà
Neuer
e
compagni
ad
alzare
al
cielo
tutti
i
trofei
possibili
in
pochissimi
anni.
Neuer,
considerato
dagli
addetti
ai
lavori
il
migliore
del
mondo
nel
suo
ruolo,
dopo
aver
vinto
tutto
quello
che
c’era
da
vincere
con
la
sua
squadra
di
club,
è
riuscito
quest’anno
nell’impresa
di
riportare
in
Germania
la
Coppa
del
Mondo,
vinta
nella
finale
di
Rio
de
Janeiro
contro
l’Argentina.
Questo
successo
gli
è
valso
la
nomination
a
Pallone
d’Oro.
Pericolo
numero
uno
di
Neuer
nella
finale
in
terra
brasiliana
è
stato
un
altro
candidato
alla
vittoria
finale:
Lionel
Messi.
La
Pulce,
tuttavia,
non
è
riuscita
a
pungere
come
suo
solito
e
questo
forse
penalizzerà
alla
fine
il
talento
argentino
che,
come
detto,
ha
all’attivo
già
4
palloni
d’oro
vinti
tra
il
2009
e il
2012.
Nonostante
la
finale
brasiliana
e
numeri
comunque
da
capogiro
nell’annata
calcistica
con
il
Barcellona,
Messi
sembra
aver
accusato
una
sorta
di
“flessione”,
complice
forse
anche
la
non
brillantissima
stagione
dei
“blaugrana”
che,
dopo
anni
di
vittorie
con
Guardiola
allenatore,
hanno
cambiato
metodo
di
gioco
con
l’arrivo
del
compianto
Villanova
prima
e
del
“Tata”
Martino
poi.
Terzo
papabile,
probabilmente
il
candidato
numero
uno
alla
vittoria
finale,
è il
Pallone
d’Oro
in
carica,
quel
Cristiano
Ronaldo
che
anno
dopo
anno
si
conferma
e,
anzi,
prosegue
nel
percorso
di
miglioramento
che
lo
sta
portando
di
diritto
nell’Olimpo
del
calcio.
CR7,
nell’ultima
stagione,
ha
stracciato
ogni
tipo
di
record
sia
a
livello
personale
sia
di
club.
Con
le
sue
17
realizzazioni
nella
scorsa
Champions’
League
ha
condotto
il
Real
Madrid
alla
vittoria
della
“Decima”,
siglando
anche
in
finale
nel
derby
contro
l’Atletico.
Unica
pecca:
un
mondiale
per
nulla
da
protagonista.
Ed è
per
questo
che,
per
quanto
sia
il
favorito
per
l’assegnazione
del
Pallone
d’Oro
2015,
lo
spettro
di
Leo
Messi
e
quello,
soprattutto,
di
Manuel
Neuer
aleggia
alle
spalle
del
campione
lusitano.
Chi
per
un
motivo,
chi
per
un
altro,
tutti
e
tre
meriterebbero
di
essere
premiati,
tuttavia
nel
calcio
vige
la
legge
del
più
forte
e
quindi
soltanto
avrà
l’onore
di
alzare
l’ambito
premio.
And
the
winner
is...
Cristiano
Ronaldo.
Un’altra
volta.
La
terza.
CR7
si è
presentato
quasi
consapevole
che
alla
fine
l’avrebbe
spuntata
sugli
altri
due.
Sapeva
(un
po’
come
gli
addetti
ai
lavori)
che
il
suo
essere
maledettamente
decisivo
per
il
Real
Madrid
avrebbe
svolto
un
ruolo
fondamentale
per
l’assegnazione
del
premio.
Era
emozionato
sì,
ma
niente
in
confronto
alle
lacrime,
trattenute
a
stento,
dell’anno
precedente.
Dopo
il
discorso
di
rito,
infatti,
si è
lasciato
andare
a un
urlo
che,
in
qualche
modo,
è
già
leggenda.
Come
lui
che
non
si
accontenta
e
punta
diretto
a
Messi.
Ora
c’è
“soltanto”
un
Pallone
d’Oro
a
dividere
i
due.
Chi
vincerà
nel
2016?
L'ormai
solito
dualismo
tra
Messi
e
Cristiano
Ronaldo
verrà
spezzato?
Non
ci
resta
che
aspettare
l’anno
prossimo...