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N° 202 / OTTOBRE 2024 (CCXXXIII)
antica
SUl Paleolitico Cinese Le prime culture preistoriche in Cina
di Domenico Samela
Il paleolitico è un periodo fondamentale per poter comprendere a pieno le origini e l’evoluzione delle prime comunità cinesi. Tale periodo è stato caratterizzato da importanti innovazioni tecnologiche che hanno plasmato la cultura e la società cinese. Durante il paleolitico cinese l’homo erectus e l’homo sapiens hanno convissuto per un tempo relativamente breve.
L'Homo erectus, una specie di ominide che visse circa fra 1,8 milioni di anni e 100.000 anni fa, è stato un precursore chiave nell'evoluzione umana. In Cina, i fossili di Homo erectus offrono importanti indizi sullo sviluppo dell'umanità in Asia Orientale. I siti di Yuanmou (元谋), Lantian (蓝田), Zhoukoudian (周口店), Maba (马坝) e Lingjing (灵井) sono i più importanti del periodo.
I resti di Homo erectus risalenti circa a 1.700.000 anni fa e rinvenuti a Yuanmou, nella provincia dello Yunnan, rappresentano uno dei primi esempi di questa specie in Cina. I reperti includono strumenti rudimentali in pietra che confermano la capacità dell’Homo erectus di Yuanmou di lavorare la pietra e di sfruttare le risorse naturali. Sono state inoltre rinvenute polveri da combustione e ossa bruciate, resti che suggeriscono che l’Homo erectus era in grado di utilizzare il fuoco.
I ritrovamenti risalenti circa a 1.600.000 anni fa e rinvenuti a Lantian, nella provincia dello Shaanxi, includono crani di Homo erectus e strumenti di pietra. Questi fossili mostrano caratteristiche simili a quelle degli Homo erectus di altre regioni, ma sono particolarmente significativi per la posizione geografica. Lantian si trova infatti sull’altopiano del Loess e nel bacino idrografico del Fiume Giallo, area geografica da cui è fiorita la civiltà cinese.
Scoperti nel 1921 a Zhoukoudian, vicino a Pechino, i fossili di Homo erectus Pekinensis, risalenti circa a 750.000 anni fa, sono tra i più famosi e studiati. Questi resti includono strumenti di pietra, ossa animali e ossa umane. Queste ultime, in particolare i crani, sono state ampiamente studiate e hanno fornito importanti informazioni sull'evoluzione fisica e culturale dell'Homo erectus. Le scoperte di Zhoukoudian mostrano la capacità dell’Homo erectus di realizzare un’ampia varietà di strumenti in pietra, di controllare il fuoco e di vivere in gruppi organizzati.
I resti del sito di Maba, situato nella provincia del Guangdong, risalgono a circa 125.000 anni fa e offrono uno spaccato importante della vita preistorica nella Cina meridionale. I reperti rinvenuti comprendono ossa e strumenti di pietra. Il sito è particolarmente noto per le ossa animali, appartenenti a iene, panda, mammut, tapiri e altri animali. I ritrovamenti di Maba forniscono quindi preziose informazioni sulle capacità adattive dell’Homo erectus, sottolineando il modo in cui quest’ultimo interagiva con l’ambiente.
Lingjing, località situata nella provincia dello Henan, ospita un importante sito archeologico risalente a circa 100.000 anni fa. Qui sono stati scoperti resti di Homo erectus, chiamato poi Homo erectus di Xuchang. I reperti includono frammenti di cranio, numerosi fossili di animali e strumenti in pietra. Gli studi sulle ossa hanno dimostrato che l’homo erectus di Xuchang presentava, rispetto ad altri Homo erectus, caratteristiche morfologiche leggermente diverse, in particolare la sua forma nucale.
L'Homo erectus in Cina si estinse circa 100.000 anni fa, a causa di cambiamenti climatici e probabilmente anche a causa della competizione con altre specie umane. Tuttavia, il suo lascito rimane significativo per la comprensione dell'evoluzione umana in Cina, poiché rappresenta un importante passo nell'adattamento all’ambiente circostante e nell'uso degli strumenti. Questa estinzione segnò l'ascesa dell’Homo sapiens.
Quasi contemporaneamente all'estinzione dell'Homo erectus, giunsero in Cina gli Homo sapiens, che avevano già iniziato a migrare e ad adattarsi ai diversi ecosistemi del mondo. L'arrivo dell’Homo sapiens in Cina intorno all'80.000 a.C. portò con sé tecnologie più sofisticate e comportamenti culturali complessi. Gli Homo sapiens erano in grado di creare arte, sviluppare strumenti avanzati e costruire insediamenti. Durante questo periodo, le popolazioni erano prevalentemente nomadi, seguivano i cicli stagionali e le migrazioni delle prede. La vita nomadica era caratterizzata da spostamenti frequenti e da una dipendenza dalle risorse naturali disponibili. I siti di Tianyuan (田园), Zhoukoudian (周口店) e Xianren (仙人) sono i più importanti del periodo.
La Caverna di Tianyuan, situata nella provincia dello Hebei, è un sito archeologico cruciale per la comprensione dell’Homo sapiens in Cina. Con i suoi resti risalenti a circa 40.000 anni fa, rappresenta uno dei più antichi ritrovamenti di esseri umani moderni in Asia orientale. Gli scavi hanno rivelato ossa e denti appartenenti all’Homo sapiens, insieme a strumenti di pietra che testimoniano una cultura avanzata e ben sviluppata. Le analisi suggeriscono che gli abitanti della caverna avevano una dieta diversificata e praticavano tecniche di caccia e raccolta sofisticate. Questo sito offre preziose informazioni sull'adattamento delle prime popolazioni moderne e contribuisce significativamente alla comprensione della preistoria in Cina.
Sempre a Zhoukoudian, gli archeologi hanno rinvenuto fossili risalenti a circa 30.000 anni fa e una varietà di attrezzi in pietra più sofisticati. Gli strumenti ritrovati indicano un avanzamento nella tecnologia e nella cultura degli esseri umani dell'epoca, rivelando una sofisticata lavorazione della pietra e una maggiore complessità nelle loro attività quotidiane e nella vita sociale. Dal punto di vista artistico, gli strumenti e gli oggetti decorati rinvenuti a Zhoukoudian suggeriscono un’attenzione per l’estetica. La presenza di artefatti ornati indica un interesse crescente per l’arte già in questa fase della preistoria.
La cultura di Xianren, situata nella provincia dello Jiangxi, è nota per le sue abitazioni nelle caverne e le pitture rupestri. Fiorita tra circa il 18.000 a.C. il 7.000 a.C., questa cultura è caratterizzata dalla presenza di artefatti e da tracce di vita quotidiana all'interno delle caverne, le quali servivano da rifugi e spazi abitativi. Le pitture rupestri e le ceramiche trovate nelle caverne offrono una visione delle pratiche culturali e spirituali degli abitanti, indicando una società con strutture sociali e con rituali ben sviluppati. La ceramica ha rivoluzionato la preparazione e la conservazione del cibo. Grazie alla ceramica, le comunità preistoriche poterono conservare il cibo in contenitori più duraturi. Questo sviluppo non solo migliorò la qualità della vita quotidiana, ma contribuì anche a una maggiore stabilità alimentare, facilitando la gestione delle risorse e il supporto delle comunità in crescita. I ritrovamenti nello Jiangxi evidenziano l'organizzazione e la complessità della vita nella Cina preistorica.
La Rivoluzione Neolitica, iniziata intorno all'8500 a.C., segnò una delle più importanti transizioni nella storia umana, passando da uno stile di vita nomadico a uno sedentario. Questo periodo vide l'emergere dell'agricoltura come base della sussistenza, con la coltivazione di cereali e la domesticazione di animali. La costruzione di villaggi permanenti e lo sviluppo di tecniche agricole avanzate, come l'irrigazione e la selezione delle piante, furono fondamentali per il progresso delle prime civiltà cinesi. La Rivoluzione Neolitica pose le basi per la formazione di società complesse e l'espansione delle culture agricole, influenzando profondamente la struttura sociale ed economica in Cina.
Riferimenti bibliografici:
Gideon Shelach-Lavi, The Archaeology of Early China: From Prehistory to the Han Dynasty, Cambridge University Press, Cambridge (Mass.), 2015. Lionello Lanciotti e Maurizio Scarpari, Cina: nascita di un impero, Skira, Milano, 2006. Maurizio Scarpari, La Cina, Einaudi, Torino, 2011. Roberts J.A.G., Storia della Cina: la politica, la realtà sociale, la cultura, l’economia dall’antichità ai giorni nostri, Newton Compton editori, Roma, 2006. Vogelsang Kai, Cina. Una storia millenaria, Einaudi, Torino, 2014.
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[ iscrizione originaria (aggiornata 2007) al tribunale di Roma (editore eOs): n° 215/2005 del 31 maggio ]