N. 59 - Novembre 2012
(XC)
oTTO FRANK, UN RITRATTO
Breve biografia del papà di Anna – PARTE II
di Emilio Vaccaro
Proseguiamo
la
conoscenza
della
vita
del
padre
di
Anna
Frank,
concentrando
la
nostra
attenzione
al
periodo
relativo
alla
conoscenza
con
Edith
Hollander
e
discutendo
della
sua
vita
come
sopravvissuto
ai
campi
di
sterminio
Sebbene
non
ci
fossero
vittime
tra
i
Frank
durante
la
Prima
Guerra
Mondiale,
il
loro
patrimonio
subì
gravi
perdite.
Alice
Betty
Stern,
la
mamma
di
Otto
mentre
presta
servizio
volontario
con
la
figlia
all’ospedale
militare
della
Croce
Rossa.
La
nonna
di
Anna
Frank
infatti
investe
male
del
capitale
in
prestiti
di
guerra,
che
insieme
con
l’inflazione,
provoca
il
crollo
dell’impresa
bancaria
di
famiglia.
Nemmeno
la
società
formata
dopo
la
guerra
di
Otto,
Herbert
ed
Erich
Elias,
il
marito
di
Leni,
è in
grado
di
salvarla.
C’è
un
solo
modo
per
tentare
di
risanare
l’impresa:
l’espansione
all’estero.
Agendo
a
nome
della
Micheal
Frank
&
Sons,
il
papà
della
futura
scrittrice,
nel
1923
apre
una
filiale
della
banca
ad
Amsterdam,
al
numero
604
della
Keizersgracht.
Due
uomini
entrano
in
società
il
primo
anno:
Jacques
Heuskin,
originario
di
Lussemburgo,
e
Johannes
Kleiman.
Negli
anni
seguenti,
quest’ultimo,
nato
nel
1896
a
Koog
an
de
Zaan,
svolge
un
ruolo
di
fondamentale
nella
vita
di
Otto,
durante
il
periodo
della
clandestinità
nel
tristemente
famoso
“Alloggio
Segreto”.
Miep
Gies,
altra
amica
che
li
aiuta
nel
periodo
più
difficile
della
loro
vita
lo
ricorda
come
un
uomo
dall’aspetto
fragile,
colorito
pallido,
spessi
occhiali
da
miope,
naso
sottile
e
fini
lineamenti,
una
persona
tranquilla
che
ispira
fiducia
e
comunica
gentilezza.
Anche
se
la
loro
amicizia
si
consolida
dieci
anni
dopo
(nel
1933),
Kleiman
e
Otto
vanno
d’accordo
fin
dall’inizio.
Malgrado
gli
sforzi
delle
persone
coinvolte,
nel
1924
la
Michael
Frank
&
Sons
viene
liquidata.
Il
padre
di
Anna
Frank
è
l’ultimo
a
sposarsi
dei
suoi
fratelli.
Leni
è la
prima:
il
16
febbraio
1921
sposa
Erich
Elias
a
Francoforte
sul
Meno.
La
coppia
vive
con
la
madre
nella
casa
di
Jordanstrasse,
insieme
col
figlioletto
Stephen.
Robert
convola
a
nozze
da
luglio
del
1922
con
Charlotte
Witt.
Come
confida
Otto
a un
amico,
il
fatto
che
la
cognata
non
sia
ebrea
non
fa
alcuna
differenza
perché
nessuno
dei
due
è
religioso
e
quando
la
moglie
di
Robert
si
offre
disponibile
a
convertirsi,
il
coniuge
non
lo
ritiene
certo
necessario,
soprattutto
dal
momento
che
non
hanno
prole
da
mantenere.
Herbert
è
appena
uscito
da
una
catastrofica
relazione
di
tre
anni
con
una
statunitense
di
nome
Hortense
Schott.
Otto
ha
probabilmente
avuto
alcune
avventure
e
una
storia
piuttosto
importante
prima
di
incontrare
nel
1924
Edith
Hollander,
la
mamma
di
Anne,
figlia
di
un
uomo
d’affari
di
Aquisgrana.
E’
la
minore
di
quattro
figli.
Il
bisnonno,
Levy
Elkan,
si
sposa
due
volte
e ha
due
figli
da
entrambe
le
mogli.
Il
nonno
Carl
Benjamin
Hollander
(conosciuto
come
Benjamin)
viene
al
mondo
dalle
seconde
nozze
e
grazie
al
commercio
dei
rottami
di
ferro
e ad
un
certo
numero
d’officine
metallurgiche,
risulta
essere
l’artefice
della
fortuna
degli
Hollander.
Il
padre
di
Edith,
Abraham,
nasce
il
27
ottobre
1860
a
Eschweiler,
ai
piedi
del
monte
Eifel.
Non
si
molto
dei
fratelli
e
delle
sorelle
di
Abraham,
la
maggior
parte
dei
quali
emigrarono
in
Olanda,
America,
Russia,
Spagna.
Quelli
a
cui
è
più
legato
è
Karl
di
cinque
anni
più
grande,
ed
Emanuel,
maggiore
di
un
anno.
Tocca
ad
Abraham
occuparsi
degli
affari
di
famiglia,
perché
Emanuel
è un
forte
bevitore,
donnaiolo
e
giocatore
d’azzardo.
Viene
mandato
per
punizione
in
esilio
in
America.
Abraham
manda
avanti
con
successo
gli
affari
e si
occupa
della
sua
famiglia
costituita
da
sua
moglie
Rosa
Stern
e
dei
figli
Julius,
Walter,
Betty
ed
Edith.
La
futura
madre
di
Anna
Frank
incontra
il
marito
tramite
la
banca
e
potrebbe
essere
stato
un
matrimonio
di
interesse
cui
Otto
mira
per
pagare
i
vecchi
debiti.
Ad
ogni
modo
si
sposano
in
sinagoga
il
12
maggio
1925
nella
sinagoga
di
Aquisgrana,
le
nozze
vengono
celebrate
dal
rabino
Davin
Schoenberger.
e
partono
in
viaggio
di
nozze
per
l’Italia.
Non
ripercorreremo
il
periodo
più
o
meno
conosciuto
che
arriva
fino
al 4
agosto
1944
giorno
dell’arresto
dei
Frank
e
degli
amici
ad
Amsterdam
né
la
tragedia
che
vede
perire
le
figlie
di
Otto
e la
prima
moglie
nei
campi
di
concentramento.
Ciò
che
ci
preme
sottolineare
è il
fatto
che
Otto
sia
riuscito
a
ricostruirsi
una
vita
piena
e
felice
con
la
seconda
moglie
Fritzi
e
soprattutto
dedica
tutto
il
resto
della
sua
vita
nel
diffondere
il
messaggio
di
speranza
e
riflessione
sul
nazismo
che
sua
figlia
ci
ha
lasciato.
Dopo
averlo
letto
le
prime
volte
non
riesce
a
trattenere
le
lacrime
anche
a
causa
di
ciò
che
Anna
scrive
su
se
stessa
e
che
lui
come
padre
si
rende
conto
di
non
conoscere
a
fondo.
Poi
si
dedica
con
successo
al
progetto
di
far
conoscere
Anna
Frank
al
mondo.
Vive
in
buona
salute
anche
se
non
riesce
a
sopportare
il
fatto
di
non
aver
scovato
il
colpevole
che
li
ha
fatti
arrestare.
Vive
in
buona
salute,
fino
a
quando
il
19
agosto
1980
muore
di
cancro
nella
sua
casa
di
Basilea
a
novantuno
anni.
Il
corpo
viene
cremato
e le
ceneri
sono
sepolte
in
un
cimitero
non
ebraico
vicino
a
casa
secondo
le
sue
volontà.
Accanto
a
lui
riposa
il
nipote,
Stephen
Elias.