N. 50 - Febbraio 2012
(LXXXI)
la neve del '40
bianca roma
di Enzo Bentivoglio
Pio
XII
si
avviava
già
verso
la
conclusione
del
primo
anno
del
suo
pontificato
–
iniziato
il 2
marzo
1939
quando,
nell’Udienza
Generale
del
17
gennaio,
rivolgendosi
ai
“novelli
sposi”,
richiamava
-
dalla
II
Lettera
di
san
Pietro,
che
“Vi
furono
nel
popolo
falsi
profeti,
come
tra
voi
vi
saranno
maestri
menzogneri
[...]
Essendo
dunque
prevenuti,
state
in
guardia,
affinché
trasportati
dall’errore
degli
stolti
non
cadiate
dalla
vostra
fermezza”;
quando
Salvo
D’Aquisto
era
divenuto
carabiniere;
quando
il
pittore
Virgilio
Guzzi
-
esponendo
insieme
a
Renato
Guttuso
-
dichiarò
che
“il
nostro
amore
nuovo
della
realtà,
quale
s’è
venuto
formando
in
questi
anni
sulla
traccia
della
evoluzione
più
strettamente
formale
dell’arte,
così
come
nell’ordine
dei
fatti
morali,
[…]
può
dirsi
un
desiderio
di
accostamento
e di
penetrazione
che
intende
a
tutti
i
costi
quella
realtà
rappresentare
in
un
nuovo
equilibrio,
dove
il
sentimento
dello
stile
possa
per
così
dire
profondarsi
nella
oggettiva
esistenza
delle
cose.
Niente
più
realtà
del
sogno,
ma
sogno
della
realtà
[...]
un
nuovo
realismo”;
l’Inghilterra
aveva
reso
impossibile
l’arrivo
del
carbone
tedesco
all’Italia,
intanto
la
mondanità
aristocratica
e di
regime
festeggiava
un
matrimonio
in
casa
Ruspoli
e
intanto
si
maturavano
i
tempi
per
quel
10
giugno
quando
si
vide
ai
piedi
di
un
balcone
una
folla
“inconsapevole”
esultare
alla
dichiarazione
di
guerra.
In
quel
gennaio
1940
Roma
fu
ammantata
da
una
spessa
coltre
di
neve
di
cui
una
particolare
testimonianza
è
offerta
dalla
foto
che
si
“espone”,
ove
adolescenti
festosi
giocano
tra
la
neve
sulla
scalinata
di
San
Pietro
e
là,
sullo
sfondo,
dietro
l’obelisco,
la
più
che
millenaria
“spina
di
Borgo”
non
c’è
più,
annullata,
a
datare
il
1937,
dal
piccone,
strumento
del
programma
di
“modernizzazione”
urbanistica-politica
tra
lo
stato
Città
del
Vaticano
e
Roma,
simbolo
della
conciliazione
con
l’Italia,
espressione
del
“concordato”.
(fotografia
originale
per
il
“Popolo
d’Italia”,
datata
23
gennaio
1940;
oggi
Archivio
GBEditoriA)