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N. 3 - Marzo 2008 (XXXIV)

MINORI STRANIERI E LAVORO

INTERVISTE

di Mandeep Minhas

 

Ciao… mi chiamo Deep (Mandeep) e vengo dall’ India. Ho 18 anni e sono in Italia da quattro anni. Ho lasciato il mio paese perché volevo fare un esperienza senza la mia famiglia. Inizialmente sono stato ospite da un mio amico a Milano. Poi, grazie al suo aiuto, sono stato in Calabria da alcuni suoi amici per quasi un anno. Successivamente sono venuto a Roma e, dopo un mese di permanenza al CPIM, sono stato per un anno presso la casa famiglia “Sesamo”.

 

A Roma ho preso la terza media e mi sono scritto al corso professionale di “operatore della ristorazione”. Quando ero al CPIM sono stato contattato da “Save the children”: sono andato e ho conosciuto Rita. Laura e Yves, che mi hanno fatto un’intervista. Dopo una settimana mi hanno chiamato e mi hanno detto di venire… Là ho conosciuto altri ragazzi: Aftab, Tatiana, Hicham, Vardan, Loredana, Alexanndro e Nicu. Durante questo incontro abbiamo studiato cos’è una ricerca e come si fa un’intervista.

 

Quando ho fatto la prima intervista per conto di “Save the children” ci sono rimasto male, perché l’intervistato, un ragazzo bengalese di 16 anni che vendeva ombrelloni, inizialmente ha accettato di darmi delle informazioni personali, poi quando gli ho offerto il caffè, e nonostante sapesse che cos’era la mia ricerca, mi ha detto “vaff… che ti frega del mio lavoro”. Allora gli ho detto “va bene, buona giornata, ciao".

 

Poi però è andata meglio...

 

Quelle che seguono sono alcune delle interviste fatte per il progetto di “Save the children” “Ragazzi ricercatori. Una ricerca partecipata sul lavoro dei minori migranti”.

 

Maschio, 17 anni e mezzo, dall'Afghanistan. Stucchi.
Ma che vuol dire stucchi... che è stucchi?

Ho fatto intervista e mi ha detto faccio stucchi, io non ho capito… ma che è...
Ha 17 anni e mezzo, afgano, lavora in un negozio di stucchi.
Che lavoro fai?

Negozio di stucchi, quattro ore al giorno, però tutta la settimana.
Perché lavori?

Per soldi.
Ti piace questo lavoro?

Sì.
Cosa ti piace?

Non risponde...
Hai scelto tu questo lavoro?

Sì... pagano poco, 400...

Come li usi?

Per vestiti, qualcos’altro...

Quando hai cominciato?

Un mese fa, questo è il primo lavoro, non ho mai fatto lavoro in Afganistan, in Italia sto da un anno... non ho fatto altri lavori, vivo solo, sto solo, venuto solo, in casa famiglia.
Come hai trovato il lavoro?

La sua comunità, dice. Questi soldi non li da ai suoi genitori, li tiene per lui.
Vai a scuola?

Sì.

Ti piace la scuola?

Si... è importante... fino alle superiori, dopo fine.
Hai difficoltà?

Sì quando non capisco italiano, parlo poco italiano... ho difficoltà a scuola, non sul lavoro, lavoro bene.
Hai del tempo libero?

No... vado a scuola, poi subito dopo vado al lavoro.., quattro ore scuola la mattina, poi quattro lavoro, lavoro anche la domenica, tutta la settimana.
Pensi di continuare questo lavoro?

Sì.

Pensi di restare in Italia?

Sì.
Che cosa pensi in futuro?

Ancora non ci ho pensato...

Maschio, 17 anni, dall'India. Campagna.
Che lavoro fai?

In campagna. Sei giorni alla settimana, per 12 ore al giorno... comincio alle 7 del mattino fino alle 12, poi comincio alle 12.30 fino alle 7 di sera. Da tre mesi.
Come lo hai trovato?

Con un amico.
Perché lavori?

Perché ho bisogno di soldi.
Ti piace il tuo lavoro?

No.
Cosa non ti piace?

Il padrone.
Come sei trattato nel tuo lavoro?

Male.

Perché?

Il padrone sempre rompi...
Hai difficoltà?

Si.
Hai scelto tu questo lavoro?

Si.

Perché?

Perché non c’é altro lavoro…
Sei pagato per il tuo lavoro?

Si...
Ti pagano poco o tanto?

Pagano poco.

Quanto?

600.
Come usi i soldi che guadagni?

Per affitto e anche per mangiare.
A che età hai cominciato a lavorare?

16 e mezzo.
Hai fatto altri lavori?

No.
Hai lavorato in altri paesi?

No.
Sei in Italia con la famiglia o da solo?

Da solo.
Con chi sei venuto?

Solo.
Dove vivi?

Con amici.
Cosa pensano i tuoi genitori del tuo lavoro?

loro non sanno che io lavoro.
Dai soldi che guadagni alla tua famiglia?

Ancora no.
Vai a scuola?

No, non ho tempo.
E importante per te la scuola?

No.
Hai del tempo libero?

Si, la domenica.
Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Niente, non faccio niente...
Pensi di continuare questo lavoro?

Quando io trovato un bel lavoro, cambio subito.
Cosa vorresti fare in futuro?

Ancora non pensato.
Pensi di stare in Itala o di cambiare paese?

Non pensato…


Maschio, 18 ANNI, dal Bangladesh. Parrucchiere.

Che lavoro fai ?

Parrucchiere. Sette giorni, tutta la settimana, dieci ore… comincio alle 8 fino alle 12, dall’una fino alle otto... anche la domenica.
Perché lavori?

Perché voglio lavorare.
Ti piace questo lavoro?

Sì.
Hai scelto tu questo lavoro?

Sì.

Quanto guadagni?
Soldi poco per me, 900 euro al mese.
Che fai con questi soldi?

Pago affitto, compro vestiti, così per mangiare, luce... tante cose di casa, il resto lo mando a casa, in Bangladesh.
Quanti anni hai cominciato a lavorare?

4 anni fa ho cominciato. In Italia sto da due anni, quando sono arrivato in Italia dopo poco tempo ha cominciato questo lavoro... ho sempre fatto questo lavoro... Anche in Bangladesh ha fatto questo lavoro...
Con chi vivi?
Abito solo, qua senza famiglia, venuto solo...
Dove vivi?

In casa con amici.
Cosa pensano i tuoi genitori?

Bene... pensano bene.
Dai i soldi alla famiglia?

Sì.
Vai a scuola?

No.
Ti piace scuola?

Sì.
Per te è importante?

Sì, però non c’è tempo, non si può fare scuola...
Hai del tempo libero?

No.
Hai difficoltà?

Si...
E il parrucchiere qua guadagna più che in Bangladesh?

Mi racconta che lì 900 non li prende neanche il presidente... però qui è poco, per uno straniero che deve affittare la casa, spese... poi mandare soldi alla famiglia etc...

Pensi di continuare questo lavoro?

Sì... in Italia voglio aprire in futuro un negozio di parrucchiere...

 

Interviste svolte nell'ambito del progetto "Ragazzi ricercatori. Una ricerca partecipata sul lavoro dei minori migranti".

La pubblicazione di "Save The Children" (www.savethechildren.it) è stata presentata nel dicembre 2007.

 

 

 

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