N. 84 - Dicembre 2014
(CXV)
I Mercati di Traiano e la memoria dei Fori Imperiali
Meraviglie sul pendio del quirinale
di Federica Campanelli
Nel
corso
dei
primi
anni
del
II
secolo,
parallelamente
alla
realizzazione
del
Foro
di
Traiano
(107-113),
sorse
il
complesso
architettonico
in
opus latericium
dei
Mercati traianei.
Costruito
strategicamente
sul
versante
meridionale
del
colle
Quirinale
al
fine
di
contenere
il
fronte
di
scavo
delle
pendici
dello
stesso
Quirinale
e
del
Campidoglio
(sbancamento
necessario
per
la
realizzazione
del
Foro),
il
complesso
monumentale
dei
Mercati
(denominazione
attestata
dagli
anni
‘30)
era
adibito
allo
stoccaggio
di
provviste
alimentari
e a
pratiche
commerciali.
.
Benito
Mussolini
all'inaugurazione
dei
Mercati
di
Traiano
(28
ottobre
1929)
Si
ritiene
che
l’edificazione
dei
Mercati,
così
come
del
Foro
di
Traiano,
sia
stata
affidata
all’architetto
Apollodoro
di
Damasco,
ma
non
si
esclude
una
pregressa
progettazione
sotto
il
governo
di
Domiziano,
il
quale
intraprese
lo
sbancamento
delle
pareti
dei
sopracitati
colli.
Il
complesso
è
articolato
su
sei
livelli
sovrapposti,
ed è
attraversata
dalla
via Biberatica,
antica
strada
basolata
fiancheggiata
da
tabernae
probabilmente
destinate
alla
vendita
di
bevande
e il
cui
nome
si
fa
abitualmente
risalire
a
bibere
(bere).
La
via
segue
l’andamento
curvilineo
Grande
Emiciclo,
l’edificio
che
ricalca
l’esedra
del
Foro
di
Traiano
a
esso
prospiciente.
Il
fabbricato
è
strutturato
su
tre
piani:
all’altezza
del
Foro,
sul
Grande
Emiciclo,
si
aprono
11
tabernae
con
stipiti
e
architravi
costituiti
da
lastre
di
travertino
e
due
Aule
di
Testata
alle
estremità;
al
di
sopra
è
presente
un
corridoio
voltato
a
botte
con
un
ordine
di
finestre
ad
arco
tra
lesene
e
frontoni
in
laterizio;
il
terzo
livello
comprende
l’area
commerciale
della
via Biberatica.
A
destra
del
Grande
Emiciclo,
vi è
un
complesso
di
ambienti
ordinati
anch’essi
su
tre
livelli
definito
Piccolo
Emiciclo.
In
alcuni
ambienti,
caratterizzati
da
copertura
a
botte,
sono
state
rinvenute
piccole
vasche
circolari
poste
al
centro
del
pavimento,
interpretate
come
bacini
di
raccolta
e
deposito
di
olio.
Oltre
l’antica
strada
Biberatica,
seguendo
il
terrazzamento
del
complesso,
si
erge
il
Corpo
Centrale,
edificio
su
tre
livelli
a
cui
si
sovrappone
in
parte
un
rifacimento
quattrocentesco.
Negli
ambienti
del
Corpo
Centrale
aveva
probabilmente
sede
il
procurator
Fori
Divi
Traiani
Horatius
Rogatus,
così
come
suggerisce
un’iscrizione
rinvenuta
su
un
blocco
di
travertino
dagli
scavi
dei
Mercati.
Da
questa
struttura,
un
tempo
raggiungibile
attraverso
un
passaggio
retrostante
la
grande
sala
absidata
del
secondo
piano,
è
possibile
oggi
accedere
alla
Grande
Aula,
l’attuale
ingresso
del
monumento
da
via IV
Novembre.
Trattasi
di
un
ampio
spazio
rettangolare
su
due
piani,
dotato
di
un’eccezionale
copertura
a
sei
crociere.
Su
ognuno
dei
piani
si
aprono
sei
tabernae
che
dal
2007
sono
adibite
a
spazio
espositivo
per
frammenti
scultorei,
decorativi
e
architettonici
provenienti
dai
Fori
di
Cesare,
Augusto,
Nerva,
Traiano
e
dal
Tempio
della
Pace.
Dal
tratto
mediano
della
via
Biberatica,
a
monte
del
Corpo
Centrale,
si
trova
la
cosiddetta
via
della
Torre,
strada basolata
che
deve
il
suo
nome
alla
presenza
della
più
antica
torre
di
Roma,
la
Torre
delle
Milizie
(XIII
secolo),
tra
le
principali
testimonianze
dell’architettura
medievale
romana.
La
Torre,
voluta
dalla
famiglia
baronale
dei
Conti,
passò
successivamente
a
Bonifacio
VIII,
quindi
alla
famiglia
Annibaldi
e ai
Caetani.
Nel
‘500
la
proprietà
passò
nuovamente
ai
Conti
fino
al
1619
quando
venne
inglobata
nel
monastero
(ora
soppresso)
di
Santa
Caterina
da
Siena
a
Magnanapoli.
L’allestimento
permanente
dedicato
ai
Fori
Imperiali,
ha
trovato
dignitosa
sede
nei
Mercati traianei.
Il
museo
–
facente
parte
del
sistema
museale
di
Roma
Capitale
– si
presenta
come
un
importante
strumento
educativo,
utile
a
comprendere
l’architettura
e la
cronologia
costruttiva
dell’intricato
complesso
dei
Fori.
Il
percorso
espositivo,
articolato
in
cinque
sezioni,
comincia
proprio
nella
Grande
Aula
in
cui
è
presente,
al
centro
dell’ambiente,
la
ricostruzione
del
sontuoso
attico
del
porticale
di
Augusto,
quindi
le
sezioni
introduttive
ai
Fori,
mediate
da
pannellistica
e
ricostruzioni
grafiche.
Al
livello
superiore
vi
sono
gli
ambienti
dedicati
al
Foro
di
Cesare
e al
tempio
di Marte
Ultore
che
si
ergeva
nel
Foro
di
Augusto.
Interamente
dedicati
ad
Augusto,
sono
gli
ambienti
del
primo
piano
del
Corpo
Centrale.
Progetti
futuri
di
consolidamento
e
valorizzazione
interesseranno
il
Grande
Emiciclo
e le
due
Aule
di
testata.