N. 96 - Dicembre 2015
(CXXVII)
IL MARTELLO DELLE STREGHE
BREVE STORIA DEL FENOMENO DELLA CACCIA ALLE STREGHE
di Cristian Usai
Perché nacque la caccia alle streghe? Secondo B. M. Bruti «La paura delle streghe nacque tra il 1200 e il 1300 a seguito della violenta eresia dei càtari.
I
càtari,
a
dispetto
della
dottrina
cattolica,
erano
dualisti,
affermavano
cioè
che
il
diavolo
era
in
qualche
modo
uguale
a
Dio.
Nelle
loro
predicazioni
al
popolo
essi
diffondevano
l’ossessione
ed
il
terrore
per
il
potere
del
diavolo:
per
loro
tutto
il
mondo
materiale
era
opera
del
diavolo
il
quale
creava
tutte
le
realtà
corporee
e ne
determinava
il
funzionamento.
Le
gravi
crisi
religiose,
come
l’eresia
càtara,
generarono
quel
tipo
di
ansia
sociale
che
portò
alla
caccia
alle
streghe.
Il
terrore
per
le
streghe
determinò
spropositati
fenomeni
di
violenza.
I
sospettati
di
stregoneria
correvano
il
pericolo
di
essere
linciati:
le
popolazioni
li
prendevano
a
sassate,
ricorrevano
alle
più
violente
forme
di
tortura
per
farli
confessare
e
davano
alle
fiamme
le
loro
case.
I
governi
avevano
definito
la
stregoneria
un
crimine
secolare
che
si
traduceva
in
danni
materiali
e
che
veniva
usato
anche
per
scopi
politici. Dice
lo
studioso
Brian
Levack
che
la
forza
giudiziaria
dominante
nella
caccia
alle
streghe
fu
quella
secolare
e
non
quelle
ecclesiastica.
Senza
il
potere
secolare
la
caccia
alle
streghe
sarebbe
stata
solo
l’ombra
di
se
stessa.
Il Malleus
maleficarum (primo
Trattato
proto-sistematico
sulla
stregoneria)
di
Heinrich
Kramer
e
Jacob
Sprenger,
viene
pubblicato
solo
nel
1486
quando
si è
già
formata
in
modo
saldo
la
credenza
nella
stregoneria.
Esso
raccoglie
le
“favole”
raccontate
dagli
imputati
affetti
da
turbe
psichiche
(che
ripetevano
i
miti
e le
leggende
popolari
già
consolidate
da
secoli
del
resto)
e le
personali
opinioni
teologiche
dei
due
frati
tedeschi.
La
caccia
alle
streghe
è un
fenomeno
moderno
che
esplode
nel
1500
sino
al
1700
e
verrà
alimentata
soprattutto
da
tre
avvenimenti
culturali:
la
mania
dei
filosofi
-
scienziati
rinascimentali
per
l’occultismo,
l’ossessione
per
il
demonio
dei
riformatori
protestanti
e la
credenza
calvinista
nella
predestinazione».
Gerald
Brosseau
Gardner
(1884-1964)
è
riconosciuto
da
molti
come
il
fondatore
della
Wicca.
Nato
nel
Lancashire
inglese,
il
13
giugno
1884
da
una
famiglia
benestante,
ha
vissuto
e
lavorato
per
molti
anni
in
Malesia.
Nel
1936
si è
ritirato
nella
zona
della
New
Forest,
nell’Inghilterra
del
sud.
Già
in
Oriente
si
era
accostato
alle
tradizioni
magiche
locali
aderendo
poi
alla Società
Tesofica.
Successivamente
Gardner
asserì
di
aver
ricevuto
da
Dorothy
Clutterbuck
Fordham
(1880-1951)
“vecchia
Dorothy”
- la
trasmissione
di
una
stregoneria
proseguita
in
quel
territorio
per
secoli
in
seno
ad
alcune
famiglie,
probabilmente
con
lo
scopo
di
distogliere
l’attenzione
dalle
reali
origini
del
suo
rituale.
Il
gruppo
nel
quale
Gerald
Gardner
sarebbe
stato
iniziato
alla
Wicca
si
trovava
nel
sud
dell’Inghilterra e
viene
oggi
definito
come
New
Forest
Covent.
La
religione
da
lui
resa
pubblica
risalirebbe
alle
religioni
matriarcali
pagane
e,
andando
ancor
più
a
ritroso
nel
tempo,
al
culto
della
Dea
Madre
diffuso
nell’Europa
preistorica,
in
realtà
i
rituali
di
Gardner
non
furono
altro
che
una
elaborazione
sincretistica
di
altre
esperienze
cultuali,
un
sistema
che
alla
fine
risultò
molto
pragmatico,
in
particolare
dopo
gli
aggiustamenti
di
Doreen
Valiente
e
Roger
Dearnaley,
in
An
Annotated
Chronology
and
Bibliography
of
the
Early
Gardnerian
Craft,
che
descrive
la
ritualistica
wiccan
come
un
patchwork.
Taluni
asserirono
che
sia
stato
il
controverso
Aleister
Crowley
il
vero
“iniziatore”
di
Gardner
e
accusarono
lo
stesso
Crowley
di
avere
scritto
a
pagamento,
per
Gardner,
i
primi
rituali
della
Wicca.
Tuttavia,
è da
ritenersi
inverosimile
questa
tesi,
giacché
Gardner
e
Crowley
pare,
si
videro
solo
tre
volte
nel
1947
e il
vecchio
“mago”
era
assai
debilitato
in
quel
periodo,
per
essere
in
grado
di
creare
un
rituale.
Ciò
non
toglie
che
aiutò
comunque
Gardner
indicandogli
alcuni
libri
di
difficile
reperibilità
(il
Crowley
se
cadde
per
l’adesione
a
teorie
oggi
in
franchezza
ridicole
fu
comunque
personalità
di
discreta
cultura
ed
erudizione).
Oltre
a
ciò,
l’influenza
di
Crowley
nella
ritualistica
di
Gardner
non
rappresentava
certo
un’innovazione,
in
quanto
già
pubblicata
da
Crowley
stesso
sulla
rivista Blue
Equinox. Gardner
confermò
alla
“sacerdotessa”
wicca
Doreen
Valiente,
che
i
rituali
appresi
dalla
Vecchia
Dorothy
erano
incompleti,
di
conseguenza
necessitarono
poi
di
alcuni
aggiustamenti.
Verosimili
risultano,
infine,
influssi
nei
rituali
di
Gardner
del
Rosacrocianesimo,
dalla
dottrina
dell’Ordine
Ermetico
dell’Alba
Dorata
e
altre
religioni
e/o
confessioni
esoteriche
del
Novecento.
Riferimenti
bibliografici:
Con
adattamenti
a
cura
di
M.
Derudas,
fonte
in
Kattoliko.it
(Internet):
Bruti
B.
M.,
Nota
storica:
la
stregomania
e la
caccia
alle
streghe
(consultato
il
20
agosto
2014).
Disponibile
all’indirizzo
http://www.kattoliko.it/
Cesnur.it
(Internet).
Torino:
La
Wicca;
(consultato
20
agosto
2014).
Dis-ponibile
all’indirizzo
http://www.cesnur.it.
Hutton,
R., The
Pagan
Religions
of
the
Ancient
British
Isles:
Their
Nature
and
Legacy,
s.n.,1993.
Cfr.
Heselton
P., Gerald
Gardner
and
the
Cauldron
of
Inspiration:
An
Investigation
into
the
Sources
of
Gardnerian
Witchcraft,
Capall
Bann,
2003.