N. 89 - Maggio 2015
(CXX)
La Marina Militare si fa racconto
Uomini della Marina. Dizionario biografico (1861-1946)
di Vincenzo Grienti
C’è
uno
stretto
legame
tra
cultura
e
storia
non
sempre
facile
da
raggiungere
per
il
libro.
Nella
dinamica
della
storia
l’uomo
genera
cultura
e la
cultura
influisce
sull’uomo
a
tal
punto
da
contribuire
alla
costruzione
della
memoria.
Quando
un
libro
non
solo
genera
cultura,
ma
attraverso
la
narrazione
porta
a
pensare,
riflettere
e a
tramandare
un
racconto,
esso
svolge
una
funzione
sociale.
Ecco
perché
le
biografie
di
ciascun
ufficiale,
sottufficiale
e
marinaio
contenute
in
“Uomini
della
Marina.
Dizionario
biografico
(1861-1946)
confermano
l’indiscussa
e
profonda
tradizione
della
Marina
Militare
oltre
che
il
contributo
che
la
Forza
Navale
e in
essa
gli
uomini
di
Marina
hanno
dato
all’Italia.
Il
fascino
che
esercita
questo
volume
è
quello
proprio
di
un
compendio
e
non
di
un
“Dizionario
enciclopedico”.
Si
tratta
infatti
di
un
“Dizionario
biografico”,
a
carattere
nominativo,
dove
l’esame
della
vita
e
dell’attività
professionale
di
tutti
gli
uomini
di
ogni
grado,
corpo
e
categoria
e
dei
civili
vicini
alla
vita
della
Marina,
si
sono
particolarmente
distinti
per
azioni,
pensiero,
opere
e
carriera.
“Uomini
della
Marina.
Dizionario
biografico
(1861-1946)”
è la
dimostrazione
che
nella
Storia
si
possono
riscoprire
esempi
virtuosi
a
cui
ispirarsi
anche
oggi.
Ogni
singola
biografia
contenuta
nel
volume
induce
a
riflettere
in
quali
condizioni
storico-sociali,
culturali
e
operative,
si
trovarono
questi
testimoni.
Ed è
scorrendo
le
biografie
di
questi
“marinai
d’Italia”
che
il
lettore
transita
dal
territorio
delle
storie
al
racconto
di
vita.
Tutto
si
svolge
in
un
luogo
che
non
si
ferma
alla
memoria
individuale
ma
si
allarga
alla
memoria
di
tutti:
il
luogo
in
cui
la
memoria
di
tutti
accoglie
le
storie,
accomuna
i
racconti,
che
divengono
le
storie
dell’Alter,
della
comunità
a
cui
oggi
appartengono
le
donne
e
gli
uomini
della
Marina,
ma
anche
della
comunità
italiana
che
percepisce
l’Arma
Navale
come
forza
di
difesa.
Il
proposito
che
ha
guidato
gli
ammiragli
Paolo
Alberini
e
Franco
Prosperini
alla
compilazione
di
quest’opera,
nella
forma
di
dizionario
biografico
(non
ancora
presente
nella
pur
vasta
editoria
dell’Ufficio
Storico
della
Marina
Militare
e
delle
altre
Forze
Armate),
nasce
dall’esigenza
degli
studiosi
di
storia
navale
di
poter
disporre
di
una
pubblicazione
che
tratti
della
vita
e
dell’attività
degli
uomini
che
per
attività,
in
pace
e in
guerra,
per
carriera
e
per
formazione
professionale,
hanno
fatto
la
storia
della
Marina.
Il
titolo
illustra
ampiamente
il
concetto
informatore
dell’opera:
non
dizionario
enciclopedico,
ma
biografico,
a
carattere
nominativo,
dove
l’esame
della
vita,
delle
opere
e
dell’attività
professionale
assume
la
forma
di
un
compendio
completo
di
informazioni,
di
contenuto
conciso,
ma
esauriente
e di
facile
e
snella
consultazione.
Azioni,
pensiero,
opere
e
carriera
costituiscono
i
filtri
che
più
concordemente
concorrono
al
concetto
di
“uomo
della
Marina”
cercando
di
conseguire
piena
e
razionale
rispondenza
a
criteri
di
obiettività
e
imparzialità
nella
scelta
della
persona
da
includere
in
un
“chi
è di
Forza
Armata”.
Il
volume
annovera
quei
personaggi
che,
soprattutto
nel
periodo
successivo
alla
nascita
e
alla
formazione
della
Nazione,
hanno
trasceso
il
semplice
campo
professionale
per
affermarsi
come
politici,
diplomatici,
studiosi,
esploratori,
sportivi,
artisti,
rientrando
di
diritto
nella
più
vasta
e
generica
accezione
di
“italiani
illustri”.
Il
taglio
temporale,
nell’intento
di
garantire
imparzialità
di
giudizi
e di
scelta,
abbraccia
un
periodo
limitato
ma
significativo,
dal
1861
al
1946,
che
prende
avvio
dall’unità
nazionale
fino
alla
proclamazione
della
repubblica,
lungo
un
arco
di
tempo
-
ottantacinque
anni
-
molto
travagliato
e
rilevante
di
storia
patria
(guerre,
di
cui
due
di
indipendenza,
tre
coloniali,
due
mondiali,
una
crisi
economica
e
sociale
che
ha
interessato
continenti
e
l’avvento
di
un
regime
dittatoriale).
L’opera
che
si è
avvalsa
della
vasta
mole
documentale
e
iconografica
dell’Ufficio
Storico
della
Marina
Militare,
oltre
a
recepire
le
aspettative
della
Forza
Armata,
sia
in
termini
divulgativi,
sia
di
approfondimento
storico,
“tende
anche
ad
avvicinare
un
vasto
pubblico
per
il
quale
la
conoscenza
degli
uomini
che
hanno
dato
lustro
alla
Marina
o
che
sono
stati
protagonisti
di
particolari
eventi,
riveste
interesse
e
attesa
– ha
detto
il
capitano
di
vascello
Giosué
Allegrini,
Capo
ufficio
storico
della
Marina
Militare”.
Un’opinione
più
che
condivisibile
se
si
pensa
che
il
lavoro
degli
autori
si
richiama
ai
valori
di
“Patria
e
Onore”
che
sono
tradizionale
appannaggio
di
chi
tuttora
indossa,
o ha
indossato
nel
corso
della
propria
esistenza,
l’uniforme
blu
mare.