N. 126 - Giugno 2018
(CLVII)
L’IMPRESA DEI MAC ALPIN
SULLA COSTRUZIONE DELLA SCOZIA - PARTE IV
di Roberto Conte
Quello che i cronisti
irlandesi
riferiscono
per
il
977
pone
un
ulteriore
enigma
nella
già
nebulosa
storia
della
Scozia
altomedievale:
entrambe
le
fonti
summenzionate
affermano:
“Amlaib
figlio
di
Illulb,
re
di
Scozia
(ri
Alban),
fu
ucciso
da
Cinaed
figlio
di
Mael
Coluim”.
Questa notizia può essere
interpretata
in
due
modi:
o il
regno
di
Alba
era
stato
diviso
tra
i
due
rami
dei
Mac
Alpin
dopo
la
morte
di
Cuilen,
o
Amlaib
era
riuscito,
in
un
periodo
tra
il
973
e il
977,
a
scalzare
il
lontano
parente
dal
trono.
La prima ipotesi lascerebbe
intendere
che
Cinaed
avesse
la
propria
base
di
potere
nelle
regioni
meridionali
dello
stato,
proprio
lì
dove
compì
le
sue
imprese
militari
ricordate
nella
Cronaca
dei
Re
di
Alba,
mentre
il
suo
rivale
potrebbe
aver
avuto
la
sua
roccaforte
più
a
nord,
forse
proprio
nei
mormaerdom
di
Moray
e
Mearns,
che,
come
si è
già
notato
in
precedenza,
nutrivano
una
particolare
ostilità
verso
il
clann
Custantin
meic
Cinaeda.
Anche il nome del figlio
di
Illulb
sembra
indicare
una
sua
correlazione
con
i
vicini
nordici
del
regno:
Amlaib
è la
traslazione
dello
scandinavo
Olaf,
e
molti
hanno
pensato
che
sua
madre
fosse
un
membro
della
famiglia
degli
Ui
Imair,
forse
una
discendente
di
Olaf
Sihtricsson
o di
Olaf
Guthfrithsson.
D’altra parte, una conquista
del
trono
momentanea,
in
un
periodo
tra
il
973
e il
977,
presto
seguita
dalla
riaffermazione
di
Cinaed,
potrebbe
spiegare
perché
il
nome
di
Amlaib
non
appaia
in
nessun’altra
fonte
oltre
ai
due
annali
irlandesi,
ma
ciò
potrebbe
essere
spiegato
anche
con
una
damnatio
memoriae
praticata
ai
suoi
danni
dopo
l’affermazione
definitiva
di
Cinaed.
In tutti i casi, la tanistry
mostrava
ormai
in
tutta
evidenza
i
propri
limiti
come
sistema
di
successione,
e
Cinaed
si
adoperò
con
tutte
le
sue
forze
per
superarla
e
allinearsi
agli
usi
in
vigore
negli
altri
stati
europei,
dove
di
regola
il
trono
passava
dal
sovrano
defunto
al
suo
parente
più
prossimo,
quasi
sempre
il
suo
primogenito.
Nella Profezia di
Berchan
egli
è
indicato
con
il
soprannome
di
Fingalach,
uccisore
di
parenti,
e
probabilmente
per
raggiungere
il
suo
obiettivo
non
si
peritò
di
usare
la
massima
spietatezza
per
eliminare
qualsiasi
ostacolo
ai
suoi
intendimenti,
cosa
che
naturalmente
gli
procurò
non
poche
profonde
inimicizie.
In
particolare,
esistevano
due
possibili
candidati
alla
successione
che
in
caso
di
successo
dell’iniziativa
di
Cinaed
si
sarebbero
visti
esautorare
delle
proprie
legittime
aspirazioni:
Causantin,
figlio
di
Cuilen,
e un
altro
Cinaed,
figlio
di
Dub.
Secondo la cronaca di
John
di
Fordun,
scrittore
trecentesco
che
a
questo
punto
è la
principale
fonte
per
gli
eventi
dell’epoca,
costoro,
per
quanto
a
loro
volta
rivali
al
trono,
strinsero
una
momentanea
alleanza
e
cospirarono
per
uccidere
il
re.
Essi
ottennero
l’appoggio
di
Finella,
figlia
del
mormaer
di
Angus
Cuncar,
cui
Cinaed
II
aveva
ucciso
il
figlio.
Anche in questo caso è
possibile
vedere
in
questo
episodio
un
ulteriore
indizio
della
resistenza
della
popolazione
più
genuinamente
pitta
del
regno
al
clann
Aeda
meic
Cinaeda:
infatti
Cuncar
è
chiamato
da
John
di
Fordun
Cruchne,
parola
con
cui
i
Pitti
designavano
se
stessi,
e il
mormaer
in
questione
vantava
origini
dalla
dinastia
reale
pitta.
Nel 995 Finella fece in
modo
di
incontrare
il
sovrano
mentre
costui
era
impegnato
in
una
battuta
di
caccia
presso
Fettercairn,
nei
Mearns,
e lo
indusse
a
seguirla
in
un
cottage
di
sua
proprietà
con
la
scusa
di
avere
delle
rivelazioni
su
un
complotto
ai
suoi
danni;
all’interno
della
costruzione
c’era
una
statua
e,
quando
Cinaed
la
toccò
su
invito
della
donna,
mise
in
azione
diversi
archi
collegati
alla
stessa,
venendo
trafitto
a
morte
da
parecchie
frecce.
I suoi compagni diedero
poi
fuoco
a
Fettercairn,
ma
Finella
riuscì
a
fuggire
e a
raggiungere
Causantin
e
Cinaed
mac
Dubh.
Secondo
altre
versioni,
invece,
fu
circondata
dagli
uomini
del
re e
per
non
farsi
catturare
si
gettò
in
mare
da
una
rupe.
Molti storici moderni
hanno
messo
in
dubbio
tutta
questa
storia:
gli
Annali
dell’Ulster
ricordano
solo
che
il
re
fu
ucciso
a
tradimento,
senza
fornire
altri
particolari,
mentre
le
Cronache
dei
Pitti
e
degli
Scoti,
pur
indicando
Finella
come
l’autrice
del
regicidio,
non
affermano
che
ella
fosse
complice
dei
due
pretendenti
al
trono.
La
stessa
figura
di
questa
donna
è
considerata
da
molti
semi-mitica,
collegabile
a
una
dea
delle
acque.
Dopo
la
morte
di
Cinaed
II
per
la
Scozia
ci
fu
un
altro
periodo
particolarmente
oscuro,
un
decennio
caotico
e
povero
di
elementi
certi.
La
mancanza
dei
dati
forniti
dalla
Cronaca
dei
Re
di
Alba
fa
sentire
il
suo
peso,
e le
fonti
più
tarde
sono
contraddittorie
e
dalla
dubbia
verosimiglianza;
l’asciuttezza
degli
annali
irlandesi,
infine,
non
permette
di
ricavarne
troppe
notizie.
Di
certo
il
trono
fu
occupato
da
Causantin
(III)
mac
Cuilein,
ma
da
subito
egli
dovette
affrontare
la
decisa
opposizione
del
figlio
del
sovrano
precedente,
Mael
Coluim,
e di
un
misterioso
Cinaed,
detto
figlio
di
Mael
Coluim
I e
fratellastro
dell’omonimo
re
assassinato.
Tuttavia
sono
stati
avanzati
molti
dubbi
su
questo
personaggio
e
sull’intera
ricostruzione
degli
eventi
fornita
da
John
di
Fordun.
Come
già
detto,
costui
riteneva
che
lo
Strathclyde
fosse
diventato
un
appannaggio
dell’erede
al
trono
di
Alba,
e
infatti
è
proprio
nel
regno
britanno
che
egli
colloca
la
base
di
operazioni
di
Mael
Coluim
mac
Cinaeda;
invece
ora
è
noto
che
esso
mantenne
una
propria
autonomia
almeno
sino
agli
inizi
dell’XI
secolo.
Quanto
a
Cinaed
mac
Mail
Coluim,
sembra
davvero
singolare
che
entrambi
i
fratellastri
portassero
l’identico
nome:
alcuni
hanno
voluto
vedere
in
questo
altro
oppositore
di
Causantin
III
il
suo
precedente
complice,
il
figlio
di
Dub
(anche
se
John
di
Fordun
afferma
che
egli
continuò
a
restare
al
suo
fianco),
altri
lo
stesso
Mael
Coluim
mac
Cinaeda,
confuso
a
causa
di
una
inversione
dei
nomi,
altri
ancora
un
altro
personaggio
esterno
alla
cerchia
dei
Mac
Alpin.
Quel
che
è
sicuro
è
che
Causantin
III
incontrò
il
suo
fato
nel
corso
di
una
battaglia
combattuta
nel
997
sul
fiume
Almond,
a
quanto
pare
in
un
luogo
chiamato
Rathinveralmond,
la
cui
esatta
ubicazione
è
materia
di
ulteriori
controversie.
John
di
Fordun
dichiara
che
in
essa
morirono
tanto
il
re
quanto
il
capo
dell’esercito
avversario,
che
secondo
lui
sarebbe
stato
il
misterioso
e
omonimo
fratellastro
di
Cinaed
II:
allora
gli
uomini
di
Custantin
III
avrebbero
giurato
fedeltà
a
Cinaed
mac
Dubh
(che
in
verità
il
cronista
chiama
Gryme).
Per
altri
sarebbe
stato
quest’ultimo
a
sconfiggere
e
uccidere
l’ex
complice;
in
ogni
caso,
fu
costui
a
salire
al
trono
come
Cinaed
III.
Con
la
morte
di
Causantin,
che
non
lasciò
eredi
diretti,
si
estinse
il
clann
Aeda
meic
Cinaeda
e
ebbe
termine
la
faida
più
che
trentennale
che
aveva
contrapposto
questo
ramo
dei
Mac
Alpin
a
quello
originato
da
Custantin
I.
Ciò
non
significa
tuttavia
che
ebbe
inizio
un
periodo
di
tranquillità,
poiché
Mael
Coluim
mac
Cinaeda
continuò
a
avanzare
pretese
sul
trono,
in
conformità
al
nuovo
sistema
di
successione
introdotto
dal
padre.
In
questa
lotta
tra
i
due
pretendenti
si
venne
a
inserire
nel
1000
l’invasione
della
Cumbria
da
parte
del
re
d’Inghilterra
Aethelred,
ma i
suoi
avversari
sono
difficili
da
identificare:
potrebbe
essersi
trattato
dei
pirati
scandinavi
che
avevano
numerose
basi
sulla
costa,
o
del
re
di
Strathclyde,
o
anche
di
Mael
Coluim,
che,
come
abbiamo
visto,
avrebbe
avuto
il
proprio
caposaldo
proprio
nella
Cumbria.
L’invasione
sassone
fu
però
solo
una
parentesi
nell’ambito
della
lunga
e
sanguinosa
faida
tra
i
due
Mac
Alpin,
che
giunse
a
una
conclusione
solo
nel
1005,
quando
i
rivali
si
scontrarono
nella
battaglia
di
Monzievaird,
nello
Strathearn.
Cinaed
III
rimase
sul
campo,
e
Mael
Coluim
(II)
potè
finalmente
accedere
al
trono
di
Scozia.
Iniziò
così
il
governo
di
un
altro
uomo
fondamentale
per
la
costituzione
della
nazione
scozzese,
anzi
proprio
di
colui
che
a
quanto
pare
portò
a
termine
l’unificazione
del
paese,
su
confini
rimasti
più
o
meno
immutati
sino
a
oggi.
A
parte
una
sua
vittoria
su
un
gruppo
di
invasori
norvegesi,
riportata
solo
da
John
di
Fordun
e
dalla
credibilità
piuttosto
dubbia,
la
sua
prima
azione
chiaramente
documentata
fu
l’invasione
del
Lothian,
che
a
quanto
pare
non
era
ancora
completamente
sotto
il
controllo
di
Alba,
nel
1006:
potrebbe
essersi
trattato
della
cosiddetta
crech
rig
(preda
reale),
un’azione
bellica
condotta
da
un
sovrano
appena
asceso
al
trono
per
dimostrare
il
proprio
valore,
ma
questa
volta
essa
ebbe
un
ben
misero
successo.
Gli
Scozzesi
posero
l’assedio
a
Durham,
ma
lì
subirono
una
terribile
disfatta
per
mano
dei
Northumbri
di
Uhtred
di
Bamburgh
e
dovettero
battere
in
ritirata.
Per
più
di
un
decennio
Mael
Coluim
II
lasciò
perdere
ulteriori
tentativi
di
espandersi
verso
sud,
e
sembra
essersi
applicato
particolarmente
a
rendere
pienamente
efficace
il
sistema
di
successione
già
propugnato
da
suo
padre.
In
quest’ottica
vanno
considerati
i
matrimoni
da
lui
combinati
per
le
tre
figlie
(a
quanto
pare,
egli
non
ebbe
figli
maschi).
La
maggiore,
Bethoc,
andò
in
moglie
a
Crinan,
thane
delle
Isole,
nonché
abate
secolare
di
Dunkeld
e
capo
della
casa
di
Atholl;
la
secondogenita,
Donada,
sposò
il
mormaer
di
Moray
Findlaech,
che
era
anche
thane
di
Ross
e
Cromarty;
infine
l’ultima,
Olith,
fu
maritata
al
potente
jarl
norvegese
delle
Orcadi,
Sigurd.
Con
queste
unioni
il
re
legò
alla
sua
famiglia
i
signori
più
potenti
della
Scozia
e,
nel
caso
di
Sigurd,
anche
un
vicino
potenzialmente
pericoloso:
quando
poi
lo
jarl
morì
nel
corso
della
battaglia
di
Clontarf,
il
23
aprile
1014,
Mael
Coluim
prese
sotto
la
sua
protezione
il
nipote
Thorfinn,
rendendolo
un
proprio
cliente
e
assicurandosi
così
il
controllo
anche
dell’estremo
nord,
sino
a
allora
al
di
fuori
dell’orbita
di
Alba.
Allontanato
in
questa
maniera
il
rischio
di
disordini
interni,
Mael
Coluim
potè
tornare
a
volgere
la
sua
attenzione
sul
Lothian,
approfittando
anche
del
momento
critico
vissuto
dall’Inghilterra
a
causa
della
sua
conquista
da
parte
del
re
di
Danimarca
Knut.
Nel
1018,
con
l’appoggio
del
re
di
Strathclyde
Owain
Foel,
tornò
a
invadere
il
territorio
inglese,
giungendo
sino
al
fiume
Tweed:
lì,
presso
la
località
di
Carham,
affrontò
e
sconfisse
le
truppe
northumbre.
Almeno
per
il
momento
Knut
non
intervenne
nel
conflitto,
e il
Lothian
entrò
a
far
parte
definitivamente
del
regno
di
Alba.
Secondo
una
diffusa
tradizione,
Owain
Foel
trovò
la
morte
sul
campo
di
battaglia,
e
Mael
Coluim
II
potè
annettere
definitivamente
lo
Strathclyde,
ma
come
sempre
accade
nel
caso
dei
rapporti
di
questo
regno
con
quello
dei
Mac
Alpin,
non
c’è
nulla
di
documentato
o di
certo
in
questa
affermazione.
Effettivamente,
dalle
fonti
dell’epoca
da
questo
momento
scompare
qualsiasi
riferimento
allo
Strathclyde,
ma
non
si
sa
con
quali
modalità
esso
venne
inglobato
nell’Alba.
Di
sicuro
era
in
mano
scozzese
nel
1054,
quando
il
conte
di
Northumbria
Siward
sconfisse
Macbeth
a
Dunsinane
per
ridarlo
a
Mael
Coluim,
che
John
di
Worchester
indica
come
regis
Cumbrorum
filium.
Se
questo
personaggio,
come
tradizione,
deve
essere
identificato
con
Malcolm
III
Canmore,
nipote
di
Mael
Coluim
II e
futuro
re
di
Scozia,
allora
dopo
la
morte
di
Owain
lo
Strathclyde
potrebbe
essere
stato
attribuito
a
Donnchad,
figlio
di
Crinan
e
Bethoc
e
erede
al
trono
di
Alba.
D’altra
parte,
negli
ultimi
tempi
diversi
storici
hanno
messo
in
discussione
questa
identificazione,
preferendo
vedere
nel
protetto
di
Siward
piuttosto
un
erede
di
Owain
Foel,
in
precedenza
spodestato
dagli
Scozzesi.
Comunque
siano
andate
le
cose,
Mael
Coluim
II
riuscì
a
unire
definitivamente
le
Lowlands
al
suo
regno,
anche
se
nel
1031,
o
più
probabilmente
nel
1027,
dovette
affrontare
l’invasione
di
Knut,
che
reclamava
il
suo
omaggio
per
il
possesso
del
Lothian.
Alla
fine
Mael
Coluim
si
sottomise
al
re
danese,
ma
in
realtà
quest’ultimo
non
ottenne
che
vuote
promesse,
anche
perché
di
lì a
poco
dovette
occuparsi
della
rivolta
dei
Norvegesi.
In
questa
occasione
il
cronista
borgognone
Rodolfo
il
Glabro
menziona
un
figlio
del
re
di
Alba,
che
avrebbe
avuto
come
padrino
di
battesimo
Knut,
ma
questo
è
l’unico
riferimento
a un
figlio
maschio
del
sovrano,
che,
come
detto
sopra,
si
suppone
abbia
avuto
solo
tre
femmine.
Forse
ebbe
un
bambino
in
età
già
piuttosto
avanzata,
ma
poi
costui
morì
prematuramente.
In
ogni
caso,
la
preparazione
alla
sua
successione
fu
il
successivo,
impegnativo
compito
che
Mael
Coluim
II
si
ripropose.
Il
figlio
della
sua
primogenita
Bethoc,
Donnchad,
era
il
candidato
principale
al
trono,
anche
perché
un
mezzo
vichingo
come
Thorfinn
sarebbe
stato
difficilmente
accettato
dai
suoi
sudditi,
mentre
nell’ambito
della
casata
dei
mormaer
di
Moray
sembra
essere
scoppiata
una
sanguinosissima
faida.
Findlaech,
genero
del
re,
fu
ucciso
nel
1020,
pare
da
suo
nipote
Mael
Coluim
mac
Mail
Brigti,
che
gli
successe.
Non
pare
tuttavia
che
il
re
lo
riconoscesse
come
legittimo
detentore
del
titolo,
poiché
nel
suo
incontro
del
1027
con
Knut
era
accompagnato
da
Mac
Bethad
(Macbeth),
figlio
di
Findlaech
e
quindi
suo
nipote,
con
il
titolo
di
mormaer.
L’usurpatore
morì
nel
1029,
e a
lui
successe
il
fratello
Gille
Coemgain,
che
però
nel
1032
fu
arso
vivo
insieme
a 50
dei
suoi
uomini.
Gli
Annali
dell’Ulster,
che
riportano
la
notizia,
non
indicano
gli
autori
di
questo
eccidio:
potrebbe
essersi
trattato
di
Mac
Bethad,
che
riprese
così
il
titolo
dovutogli,
o
dello
stesso
Mael
Coluim
II,
che
riacquistò
il
controllo
del
Moray
tramite
il
nipote.
Probabilmente
il
sovrano
fu
impegnato
a
eliminare
altri
possibili
rivali
al
trono
di
Donnchad:
sempre
gli
Annali
dell’Ulster
ricordano
per
il
1033
l’uccisione
da
parte
sua
di
un
nipote
di
Boete
mac
Cinaeda,
forse
un
discendente
di
Cinaed
III
con
ambizioni
alla
corona
di
Alba.
Secondo
Mariano
Scoto,
Mael
Coluim
II
morì
il
25
novembre
1034;
tradizionalmente
il
castello
di
Glamis
è
indicato
come
il
luogo
del
suo
decesso.
Per
la
Profezia
di
Berchan
cadde
combattendo
i
“parricidi”,
con
il
quale
termine
vuole
forse
indicare
i
figli
di
Gille
Coemgain,
ma
nessuna
altra
delle
fonti
più
antiche
riferisce
di
una
sua
morte
violenta.
Questo
re,
che
fu
l’ultimo
dei
Mac
Alpin,
lasciò
a
suo
nipote
Donnchad
un
regno
ormai
ben
consolidato
e
definito.
È
vero
che
Thorfinn,
che
evidentemente
considerava
il
vincolo
di
vassallaggio
stabilito
con
il
nonno
Mael
Coluim
di
natura
strettamente
personale,
non
tardò
a
sciogliere
le
Orcadi
da
ogni
sudditanza
nei
confronti
della
Scozia,
e
che
i
bellicosi
signori
norreno-gaelici
delle
isole
occidentali,
dell’Argyll
e
del
Galloway
si
mostrarono
sempre
riottosi
a
accettare
l’egemonia
dei
re
di
Scone,
ma,
escludendo
queste
zone
periferiche,
il
resto
del
paese
appariva
ormai
del
tutto
omologato,
gaelico
per
lingua
e
per
cultura.
La
successiva
dinastia
regnante,
quella
della
casa
di
Crinan,
dovette
affrontare
il
compito
altrettanto
arduo
dell’anglicizzazione,
e in
senso
lato
si
potrebbe
dire
dell’europeizzazione,
della
Scozia,
un
compito
che
non
poté
dirsi
del
tutto
completato
sino
alla
sanguinosa
giornata
di
Culloden
Moor,
il
16
aprile
1746.