N. 125 - Maggio 2018
(CLVI)
L’IMPRESA DEI MAC ALPIN
SULLA COSTRUZIONE DELLA SCOZIA - PARTE III
di Roberto Conte
Fu
così
che
nel
937
un
formidabile
esercito
di
Vichinghi,
Scozzesi
e
Britanni
si
riversò
nel
nord
dell’Inghilterra,
avanzando
sino
alla
località
di
Brunanburh,
dove
venne
affrontato
dalle
forze
di
Aethelstan:
ne
risultò
una
battaglia
sanguinosissima,
con
migliaia
di
caduti
da
entrambe
le
parti,
ma
alla
fine
i
Sassoni
ottennero
un
pieno
successo.
Lo
stesso
primogenito
di
Causantin,
che
secondo
gli
Annali
di
Clonmacnoise
si
chiamava
Cellach,
restò
sul
campo,
e la
coalizione
nordica
fu
spezzata
per
sempre.
Non
c’è
accordo
sull’individuazione
di
Brunanbuhr,
ma
l’ipotesi
più
suffragata
è
quella
che
la
identifica
con
il
paese
di
Bromborough
sul
Wirral.
Causantin,
la
vera
anima
dell’alleanza
anti-sassone,
aveva
subito
una
completa
disfatta,
ma
questa
non
ebbe
le
conseguenze
decisive
che
ci
si
sarebbe
potuti
attendere,
poiché
il
27
ottobre
939
Aethelstan
venne
a
morte,
lasciando
il
trono
al
fratello
diciottenne
Edmund,
e
l’anno
successivo
Amlaib
mac
Gofraid
riuscì
a
riconquistare
la
Northumbria
e la
Mercia
danese.
Dunque,
anche
se
sconfitto
in
battaglia,
Causantin
riuscì
infine
a
impedire,
almeno
momentaneamente,
la
costituzione
di
uno
stato
anglosassone
forte
e
coeso
ai
confini
meridionali
del
suo
regno.
Ormai
era
un
uomo
anziano,
forse
più
che
settantenne,
e
nel
943
abdicò
per
ritirarsi
in
un
monastero;
al
trono
salì
Mael
Coluim
(I),
figlio
di
Domnall
II,
sempre
secondo
la
regola
della
tanistry.
Il
nuovo
sovrano
aveva
certamente
più
di
quaranta
anni,
e
doveva
aver
atteso
con
impazienza
questo
momento;
a
tal
proposito,
potrebbe
anche
aver
in
qualche
modo
costretto
il
procugino
a
cedergli
lo
scettro,
dato
che
la
Profezia
di
Berchan
lascia
intendere
che
la
sua
abdicazione
non
fu
volontaria.
Sin
dagli
inizi
del
suo
governo,
Mael
Coluim
I
dovette
barcamenarsi
tra
i
continui
capovolgimenti
di
fronte
ai
suoi
confini
meridionali,
dove
Sassoni
e
Vichinghi
continuavano
a
lottare
per
il
possesso
di
York,
e i
disordini
nelle
zone
nord-orientali
del
regno,
particolarmente
nei
mormaerdom
di
Moray
e
dei
Mearns,
che
si
mostravano
refrattari
a
riconoscere
l’autorità
regia:
il
fatto
che
queste
due
regioni
fossero
quelle
che
probabilmente
meno
avevano
subito
l’opera
di
gaelicizzazione
portata
avanti
dai
Mac
Alpin
potrebbe
indurre
a
sospettare
che
dietro
tale
ostilità
ci
fosse
un’estrema
resistenza
dei
Pitti
a
questa
assuefazione
culturale.
A
sud
del
regno
di
Alba,
nel
944
Edmund
riprese
York
a
Amlaib
Cuaran
(Olaf
Sihtricsson)
e
l’anno
successivo
invase
lo
Strathclyde,
il
cui
sovrano,
Dyfnwal
ap
Owain,
aveva
evidentemente
collaborato
con
i
Vichinghi.
In
effetti,
sin
dalla
fine
del
IX
secolo
il
regno
britanno
aveva
subito
forti
influenze
scandinave,
e
sulle
sue
coste
si
erano
costituiti
diversi
insediamenti
di
pirati
vichinghi.
Dopo
aver
devastato
tutto
il
territorio
e
aver
accecato
i
due
figli
di
Dyfnwal,
Edmund
entrò
in
contatto
con
Mael
Coluim,
al
quale
lasciò
il
possesso
dello
Strathclyde,
a
patto
che
“cooperasse
con
lui
per
mare
e
per
terra”.
Le
relazioni
esistenti
tra
Alba
e lo
Strathclyde
in
questo
periodo
sono
ben
lungi
dall’essere
state
chiarite.
Sin
dai
tempi
di
Eochaid
e
Giric
i
due
stati
appaiono
strettamente
connessi,
e
nel
corso
del
lungo
regno
di
Causantin
agiscono
sempre
all’unisono.
Si è
dedotto
che
lo
Strathclyde
costituisse
una
sorta
di
regno
vassallo,
e
addirittura
è
stato
proposto
(da
John
di
Fordun)
che
il
suo
trono
venisse
occupato
dall’erede
designato
del
re
di
Alba
(come
il
principe
di
Galles
per
l’attuale
monarchia
britannica);
tuttavia
nelle
liste
dei
sovrani
britanni
non
compare
alcun
nome
che
possa
essere
ricondotto
a
quelli
di
qualche
successivo
monarca
scozzese.
Se
effettivamente
esisteva
un
vincolo
di
vassallaggio,
Edmund
potrebbe
aver
riconosciuto
l’autorità
suprema
di
Mael
Coluim
sullo
Strathclyde
in
cambio
di
un’alleanza
contro
gli
Ui
Imair,
magari
mantenendo
per
sé i
territori
più
meridionali
del
regno.
Ma i
problemi
del
nuovo
re
riguardavano
soprattutto
il
nord,
e
precisamente
il
mormaerdom
di
Moray,
dove
a
quanto
pare
la
sua
autorità
era
stata
messa
in
discussione,
se
egli
dovette
compiere
lì
una
spedizione,
nel
corso
della
quale
uccise
un
certo
Cellach,
come
viene
detto
nella
Cronaca
dei
Re
di
Alba.
Ancora
una
volta,
non
ci
sono
elementi
per
poter
stabilire
con
qualche
verosimiglianza
chi
fosse
questo
personaggio,
dato
che
il
suo
nome
non
ricorre
nelle
genealogie
sopravvissute
dei
mormaer
di
Moray.
Di
certo
questa
regione
costituì
sempre
una
spina
nel
fianco
per
la
dinastia
Mac
Alpin,
almeno
sino
a
quando
David
I
non
vi
incoraggiò
una
corposa
immigrazione
di
Normanni
e di
Fiamminghi,
che
snaturò
completamente
il
suo
tessuto
etnico
e
culturale.
Sistemata,
almeno
per
il
momento,
la
situazione
nel
nord,
Mael
Coluim
tornò
a
volgere
la
sua
attenzione
verso
sud,
dove,
all’indomani
dell’assassinio
di
Edmund,
nel
946,
i
Vichinghi
erano
tornati
all’offensiva:
York
fu
presa
nel
948
da
Eirik
Bloodaxe,
poi
riconquistata
da
Eadred,
fratello
e
successore
di
Edmund,
e
conquistata
nuovamente
da
Amlaib
Cuaran
l’anno
dopo.
Il
re
di
Alba
parve
approfittare
di
questa
situazione
instabile:
secondo
la
Cronaca
dei
Re
di
Alba,
egli
saccheggiò
la
Northumbria
sino
al
fiume
Tees,
tornando
in
patria
con
un
ricco
bottino
di
prigionieri
e di
bestiame.
Sempre
la
stessa
fonte,
però,
informa
che
alcuni
affermavano
che
in
realtà
quel
raid
fu
opera
di
Causantin,
che
aveva
chiesto
al
procugino
di
concedergli
una
settimana
di
regno
per
poter
effettuare
un’incursione
contro
gli
Angli;
comunque,
il
cronista
termina
asserendo
la
sua
opinione,
secondo
la
quale
l’impresa
fu
opera
di
Mael
Coluim,
ma
dietro
istigazione
del
suo
predecessore.
L’incursione
in
Northumbria
divenne
nota
come
praedam
Albidosorum
o
Nainndisi,
ma
non
è
possibile
stabilire
con
certezza
contro
chi
effettivamente
fosse
stata
condotta.
Potrebbe
essere
che
gli
Scozzesi
stessero
onorando
l’accordo
del
945
e
quindi
stessero
attaccando
il
territorio
in
mano
a
Amlaib,
ma
la
Northumbria
a
nord
del
Tees,
cioè
la
Bernicia,
era
ancora
sotto
il
controllo
del
giudice
di
Bamburgh,
che
era
un
anglo.
Forse
costui
aveva
stretto
alleanza
o si
era
sottomesso
al
re
scandinavo
di
York,
oppure
la
razzia
fu
solo
un
episodio
svincolato
dalla
guerra
in
corso
più
a
sud,
che
aveva
costituito
solo
una
facilitazione
al
suo
svolgimento.
Tuttavia
l’alleanza
con
l’Inghilterra
sembra
essere
rimasta
in
vigore:
nel
952,
secondo
gli
Annali
dell’Ulster,
gli
uomini
di
Alba
furono
al
fianco
degli
Inglesi
e
dei
Britanni
di
Strathclyde
in
una
battaglia
contro
i
Normanni,
che
comunque,
secondo
gli
Annali
dei
Quattro
Maestri,
terminò
con
una
sconfitta.
Tuttavia,
era
sempre
l’opposizione
interna
a
costituire
la
principale
fonte
di
preoccupazione
per
la
corona,
e
infine
si
dimostrò
fatale
per
Mael
Coluim,
che
nel
954
venne
ucciso
per
mano
degli
abitanti
dei
Mearns
a
Fetteresso,
secondo
la
Cronaca
dei
Re
di
Alba,
o da
quelli
del
Moray
a
Dunnottar,
stando
alla
Profezia
di
Berchan.
Il
sovrano
defunto
lasciò
due
figli,
Dub
e
Cinaed,
ma a
succedergli,
secondo
le
consuete
regole
del
regno,
fu
il
lontano
cugino
Illulb,
figlio
di
Causantin
II
(che
da
parte
sua
era
spirato
serenamente
nel
952
nel
monastero
culdeo
di
Saint
Andrews).
Non
ci
sono
notizie
di
ulteriori
disordini
nel
Moray
o
nei
Mearns,
dal
che
si
potrebbe
dedurre
che
i
loro
abitanti
accogliessero
con
favore
l’avvento
dell’altro
ramo
dei
Mac
Alpin
(clann
Aeda
meic
Cinaeda),
e
che
la
loro
insofferenza
fosse
rivolta
esclusivamente
ai
discendenti
di
Domnall
II
(clann
Custantin
meic
Cinaeda),
deduzione
che
sembra
confermata
dagli
ulteriori
sviluppi
della
storia
della
dinastia.
La
Cronaca
dei
Re
di
Alba
ricorda
che
durante
il
regno
di
Illulb
gli
Scozzesi
riuscirono
a
entrare
in
possesso
di
oppidum
Eden,
cioè
di
Edinburgo,
lasciando
intendere
che
fu
in
questa
occasione
che
il
Lothian
passò
sotto
la
corona
di
Alba,
ma
ci
sono
buoni
motivi
per
ritenere
che
ciò
fosse
accaduto
già
da
tempo.
In
ogni
caso,
i
pericoli
maggiori
per
il
nuovo
monarca
giunsero
da
nord,
nuovamente
interessato
dalle
incursioni
dei
pirati
vichinghi.
Sempre
la
Cronaca
dei
Re
di
Alba
sostiene
che
Illulb
sbaragliò
una
flotta
scandinava
al
largo
del
Buchan,
e
non
aggiunge
nulla
su
questo
re.
La
Profezia
di
Berchan
asserisce
che
morì
nello
stesso
luogo
di
suo
padre,
cioè
nel
monastero
di
Saint
Andrews,
ma
le
liste
di
re
più
tarde
dichiarano
che
egli
cadde
combattendo
contro
i
Vichinghi
presso
Invercullen,
nella
battaglia
di
Bauds.
Dal
canto
loro,
il
Chronicon
Scotorum
e
gli
Annali
dell’Ulster
registrano
solo
la
sua
morte
per
l’anno
962.
Forse
ha
ragione
lo
storico
Alex
Woolf,
quando
ipotizza
che
ci
sia
stato
un
errore
di
trascrizione
nella
Cronaca,
dove
in
realtà
si
riferiva
della
morte
di
Illulb
nello
scontro
contro
i
Norvegesi.
La
tanistry
tornò
a
far
valere
le
proprie
regole,
e il
trono
passò
a
Dub,
figlio
di
Mael
Coluim
I,
ma
tutte
le
tensioni
e le
acrimonie
che
questo
tipo
di
successione
alimentava
sotterraneamente
non
tardarono
a
esplodere
in
tutta
la
loro
virulenza.
Se
Illulb
va
identificato
con
il
bambino
di
Causantin
battezzato
da
Aethelstan
nel
927,
i
suoi
figli,
Cuilen,
Eochaid
e
Amlaib,
dovevano
essere
ancora
minorenni
all’epoca
della
sua
morte,
e
non
poterono
contrastare
l’ascesa
al
trono
di
Dub,
ma,
non
appena
ebbe
raggiunto
l’età
adatta,
il
primogenito
Cuilen
scese
in
rivolta,
rivendicando
lo
scettro
paterno.
La
Cronaca
dei
Re
di
Alba
riporta
la
notizia
di
una
feroce
battaglia
tra
i
due
congiunti
sulla
cresta
di
Crup,
in
cui
caddero
l’abate
di
Dunkeld,
Duchiad,
e il
mormaer
di
Atholl,
Dubdon,
e
assegna
la
vittoria
a
Dub;
questo
scontro
avvenne
nel
965,
come
possiamo
dedurre
dagli
Annali
dell’Ulster,
che
registrano
per
questa
data
la
morte
di
Dubdon.
Sembra
che
tuttavia
questo
non
sia
servito
a
garantire
il
trono
al
figlio
di
Mael
Coluim,
poiché
la
Cronaca
riferisce
che
egli
fu
cacciato
dal
regno,
senza
dare
notizie
della
sua
sorte.
Secondo
l’Orygynale
Cronykil
of
Scotland
fu
assassinato
a
Forres,
ancora
una
volta
nella
turbolenta
regione
del
Moray,
e il
suo
corpo
venne
nascosto
sotto
un
ponte
a
Kinloss;
a
ciò
avrebbe
fatto
seguito
una
eclissi
di
sole,
che
sarebbe
terminata
solo
dopo
il
rinvenimento
del
cadavere.
Da
questo
aneddoto
fantasioso
si
potrebbe
far
risalire
la
sua
morte
al
20
luglio
966,
anche
se
gli
Annali
dell’Ulster
la
registrano
per
l’anno
successivo.
Senza
più
rivali,
Cuilen
potè
così
impadronirsi
della
corona,che
mantenne
senza
alcun
notevole
evento
sino
al
971,
quando,
secondo
l’asciutto
resoconto
della
Cronaca
dei
re
di
Alba,
fu
ucciso
con
il
fratello
Eochaid
dai
Britanni;
anche
gli
Annali
dell’Ulster
registrano
la
morte
del
sovrano
in
una
battaglia
contro
i
Britanni,
mentre
fonti
più
tarde
forniscono
maggiori
particolari.
Egli
sarebbe
stato
ucciso
da
un
tale
Rhidderch
ap
Dwynfal,
che
avrebbe
agito
per
vendicare
la
figlia,
stuprata
da
Cuilen,
e i
fatti
sarebbero
accaduti
nella
località
di
Ybandonia.
Sull’identificazione
di
quest’ultima
sono
state
avanzate
varie
ipotesi:
alcuni
hanno
proposto
che
si
trattasse
dell’attuale
Abington,
nel
South
Lanarkshire,
altri,
sulla
base
della
Cronaca
di
Melrose,
che
pone
il
luogo
dello
scontro
a
Loinas,
preferiscono
pensare
al
Lennox
o al
Lothian,
tanto
più
che
in
quest’ultima
regione
l’attuale
località
di
West
Linton
era
un
tempo
nota
come
Lynton
Ruderic,
richiamando
forse
il
nome
dell’uccisore.
Quanto
ai
motivi
esatti
che
portarono
al
regicidio,
potrebbe
essere
che
Cuilen
stesse
tentando
di
affermare
la
sua
posizione
di
signore
supremo
sullo
Strathclyde,
e
che
questo
suscitasse
ovviamente
il
disappunto
degli
indigeni.
In
questo
caso,
lo
stupro
della
figlia
di
Rhidderch
potrebbe
essere
equiparato
all’episodio
della
palermitana
oltraggiata
da
un
soldato
francese
nel
1282,
e
che
fu
il
casus
belli
per
lo
scoppio
della
rivolta
dei
Vespri
siciliani.
Lo
stesso
Rhidderch
potrebbe
esser
stato
il
figlio
del
re
di
Strathclyde,
Dyfnwal
ap
Owain,
e
forse
gli
successe
al
trono
alla
sua
morte,
nel
975.
La
Cronaca
dei
Re
di
Alba
dichiara
che
dopo
la
morte
di
Cuilen
il
trono
passò
a
Cinaed
(II)
mac
Mail
Coluim,
fratello
di
Dub,
e
che
costui
condusse
subito
un
esercito
contro
lo
Strathclyde,
ma
solo
per
riportare
una
rovinosa
disfatta
a
Moin
Vacornar.
È
improbabile
che
il
nuovo
sovrano
compisse
questa
spedizione
punitiva
per
vendicare
il
suo
predecessore,
che
era
stato
un
acerrimo
rivale
del
fratello:
è
più
verosimile
che
in
tal
modo
cercasse
di
ribadire
la
supremazia
di
Alba
sullo
Strathclyde.
Cinaed
sembra
aver
portato
avanti
una
politica
aggressiva
anche
nei
confronti
dell’Inghilterra:
la
Cronaca
dei
Re
di
Alba
afferma
che
gli
Scozzesi
invasero
per
tre
volte
la
Saxonia,
giungendo
sino
a
Stainmore,
all’altrimenti
ignota
Cluiam
e a
stangna
Deranni,
che
potrebbe
indicare
tanto
il
fiume
Dee,
in
Cumbria,
quanto
il
Derwent,
nello
Yorkshire;
in
un’ulteriore
incursione
a
sud
venne
addirittura
catturato
il
figlio
del
re
sassone,
ma
si
trattava
probabilmente
di
quello
del
conte
di
Bambourgh
Eadwulf.
Forse
Cinaed
stava
cercando
di
riaffermare
l’autorità
di
Alba
sui
territori
meridionali
dello
Strathclyde
annessi
da
Edmund
nel
945,
o di
rafforzare
la
sua
presa
sul
Lothian.
In
effetti,
secondo
il
Flores
Historiarum,
cronaca
inglese
del
XIII
secolo,
il
re
d’Inghilterra
Edgar
concesse
a
Cinaed
il
possesso
di
quest’ultima
regione
nel
975,
e il
re
di
Alba
fu
uno
dei
sei
sovrani
della
Britannia
settentrionale
che
nel
973
si
incontrarono
a
Chester
con
lo
stesso
Edgar,
il
quale
voleva
mettere
fine
ai
disordini
in
corso
nella
regione.
La
Cronaca
Anglosassone,
dal
canto
suo,
dà
notizia
per
il
980
della
devastazione
della
contea
di
Chester
da
parte
di
un
non
meglio
identificato
esercito
invasore
proveniente
da
nord,
riferendosi
forse
proprio
a
queste
incursioni;
una
sicura
identificazione
dello
stangna
Deranni
aiuterebbe
senza
dubbio
a
precisare
l’esatta
area
oggetto
dell’invasione
scozzese.
Una
datazione
al
973-975
per
tali
eventi
potrebbe
essere
sostenuta
da
un
dato:
la
Cronaca
dei
Re
di
Alba,
che
ne
parla
diffusamente,
fu
scritta
proprio
durante
il
regno
di
Cinaed,
ed
in
essa
non
c’è
accenno
a un
episodio
importante
accaduto
nel
977,
che
invece
venne
registrato
tanto
dagli
Annali
dell’Ulster
quanto
dagli
Annali
di
Tigernach,
il
che
sembrerebbe
indicare
che
la
sua
stesura
definitiva
fosse
antecedente
a
quella
data.