N. 66 - Giugno 2013
(XCVII)
Luther Loide Blissett
Il calciatore diventato uno "pseudonimo collettivo"
di Francesco Agostini
Luther
Loid
Blissett,
salì
alla
ribalta
delle
cronache
italiane
all’inizio
degli
anni
’80
e
precisamente
nell’annata
1983/1984,
quando
venne
ingaggiato
dal
Milan.
Dopo
una
carriera
interamente
trascorsa
nel
modesto
Watford
(squadra
inglese
di
First
Division,
ossia
la
Serie
B
italiana),
venne
notato
dai
dirigenti
del
Milan
grazie
alle
valanghe
di
reti
segnati
in
terra
natia,
che
gli
valsero
anche
la
convocazione
in
nazionale.
Arrivato
quindi
con
tutti
gli
onori
della
cronaca,
Luther
Blissett
si
rivelò
essere
una
tremenda
delusione
per
dirigenti
e
tifosi,
a
causa
del
suo
pessimo
rendimento
in
campionato.
Alla
fine
della
stagione,
nonostante
il
numero
elevato
di
presenze
in
campo
(ben
30)
il
centravanti
inglese
segnò
solamente
5
reti,
raccogliendo
epiteti
scherzosi
dai
propri
tifosi
e
anche
da
quelli
avversari.
A
causa
dei
numerosi
goals
falliti
alcuni
lo
soprannominarono
“Missitt”,
dal
gioco
di
parole
inglese
miss
it,
ossia
sbaglialo.
Dopo
l’annata
incolore
vissuta
in
rossonero
i
dirigenti
milanisti
decisero
di
rispedirlo
immediatamente
al
mittente,
ossia
nel
Watford,
dove
giocò
per
parecchi
anni,
alternando
la
sua
presenza
con
altre
squadre
di
rango
minore.
Finita
l’attività
di
calciatore,
divenne
allenatore
per
qualche
anno
(sempre
nel
Watford)
per
poi
cambiare
completamente
indirizzo
e
gettarsi
sull’automobilismo,
sua
vecchia
passione.
La
sua
fama,
però,
non
è
dovuta
alla
carriera
da
calciatore,
ma
bensì
alla
scelta
di
alcuni
artisti,
scrittori
e
operatori
del
virtuale
di
prendere
a
prestito
il
suo
nome
per
creare
uno
pseudonimo
collettivo,
un
nome
multiplo,
finalizzato
principalmente
alla
denuncia
del
sistema
dei
mass
media,
accusato
di
corruzione
e di
sabotaggio
delle
informazioni.
Allo
scopo
di
rendere
ancora
più
credibile
questa
entità
multipla,
vennero
diffuse
delle
foto
per
dare
un
volto
al
finto
Luther
Blissett:
in
particolare,
veniva
rappresentato
da
un
uomo
in
giacca
e
cravatta
davanti
allo
sfondo
di
un
cielo
azzurro
con
qualche
nuvola.
In
Italia
il
progetto
prese
particolarmente
piede
con
l’istituzione
del
Luther
Blissett
Project,
famoso
per
aver
realizzato
scherzi
e
tiri
mancini
a
più
di
una
trasmissione
televisiva
italiana.
Uno
dei
più
celebri
fu
sicuramente
quello
giocato
alla
popolare
trasmissione
“Chi
l’ha
visto?”
quando
diffusero
la
notizia
falsa
che
il
famoso
artista
Harry
Kipper
era
disperso
nelle
campagne
friulane
mentre
era
impegnato
in
un
“turismo
psicogeografico”.
Ovviamente,
Harry
Kipper
non
era
mai
esistito,
così
come
il
suo
fantomatico
“turismo
psicogeografico”.
Progetto
trasversale
in
tutte
le
arti,
sotto
lo
pseudonimo
collettivo
Luther
Blissett
sono
stati
pubblicati
libri,
articoli
su
riviste
e cd
musicali,
a
sottolineare
il
fatto
che
questo
progetto,
o
vero
e
proprio
fenomeno
culturale,
si
era
espanso
in
tutti
i
settori
artistici.
Il
fatto
che
dal
nome
di
un
calciatore
sia
nato
tutto
questo
ci
fa
comprendere
quanto
il
calcio
riesca
a
penetrare
profondamente
nella
società
odierna,
modificandone
usi
e
costumi,
a
suo
piacimento.
E
chissà
che
un
domani,
da
un
altro
calciatore,
non
possa
nascere
un
altro
Luther
Blissett
Project.