N. 36 - Dicembre 2010
(LXVII)
LUPUS ET AGNUS
Le favole insegnano
di Giovanna D’Arbitrio
“Cur
turbulentam
fecisti
mihi
aquam
bibenti?”
(Perché
hai
sporcato
l’acqua
a me
che
sto
bevendo?)
-
dall’alto
di
una
roccia
così
disse
un
lupo,
cercando
un
pretesto
per
divorare
un
agnello
che
più
in
basso
si
dissetava
alle
acque
di
un
ruscello.
Chi
non
conosce
la
famosa
favola
di
Fedro?
Essa
purtroppo
si
conclude
con
il
disprezzo
della
Verità
che
inutilmente
l’innocente
agnello
cerca
di
dimostrare,
con
semplice
e
umile
logica,
prima
di
subire
una
morte
ingiusta.
Fedro
alla
fine
così
afferma
: -
Questa
favola
è
scritta
per
quegli
uomini
che
opprimono
gli
innocenti
con
falsi
pretesti
-.
Una
moderna
versione
ce
l’ha
fornita
il
film
“Leoni
per
Agnelli”
di
R.
Redford.
Si
potrebbe
aggiungere
che
tali
uomini
non
si
accontentano
di
sporcare,
distruggere
e
uccidere,
ma
riescono
perfino
a
fare
apparire
colpevoli
i
poveri
innocenti
da
loro
oppressi,
con
false
informazioni.
“Curnute
e
mazziate”,
insomma,
tanto
per
tornare
anche
al
dialetto
napoletano!
Non
è
certo
uno
sterile
vittimismo
che
ci
induce
a
fare
tali
considerazioni,
ma
una
semplice
costatazione
dei
fatti.
Dopo
che
i
rifiuti
tossici
hanno
appestato
per
anni
la
Campania
(nemmeno
la
Grotta
Azzurra
si è
salvata)
e
pian
piano
stanno
invadendo
tutto
il
Sud,
come
già
da
tempo
avviene
in
tutti
i
paesi
sottosviluppati,
ancora
una
volta
in
Italia
e
all’estero
si
parla
di
criminalità
organizzata
e di
ecomafie
difficili
da
combattere,
nonché
dell’ignoranza
e
dell’inciviltà
dei
campani
“brutti,
sporchi
e
cattivi”,
un
tema
tanto
caro
a
chi
vuol
gettar
sempre
fango
sulla
nostra
regione.
Così
per
una
“minoranza”
corrotta
che
semina
devastazione
e si
avvale
dell’illegalità,
tutta
una
regione
viene
continuamente
offesa.
I
rifiuti
sono
solo
l’effetto
più
evidente
di
tanti
traffici
illegali
(causa
mai
estirpata),
un
altro
tragico
atto
di
una
tragedia
infinita.
La
verità
è
che
il
territorio
campano
scoppia
per
esubero
di
discariche
legali
e
illegali,
stracolme
di
enormi
montagne
di
ecoballe
mai
smaltite,
contenenti
rifiuti
tossici
di
tutti
i
tipi
che
avvelenano
terra,
acqua
e
aria,
causando
malattie
(cancro
in
particolare),
danni
ad
animali
e
piante,
malformazioni
in
feti
umani.
Perché
non
vengono
mai
messe
in
atto
strategie
efficaci,
da
un
lato
focalizzate
sugli
effetti
e
dall’altro
miranti
a
colpire
le
cause?
Da
tempo
immemorabile
istruzione,
occupazione
e
legalità
sono
state
indicate
come
essenziali
mezzi
per
cominciare
a
combattere
seriamente
la
criminalità
in
tutto
il
Sud,
supportate
ovviamente
da
una
giustizia
che
voglia
veramente
stroncare
corruzione
e
illegalità.
Eppure
mai
lo
Stato
è
giunto
a
soluzioni
concrete
ed
efficaci.
Scuole
fatiscenti,
disoccupazione,
crimine
e
tanti
giovani
ammazzati
ogni
giorno:
questo
ci
spetta.
Tutto
ciò
pare
che
ora
riguardi
solo
il
Meridione,
colpevole
di
aver
sprecato
tanti
soldi!
E
chi
dovrebbe
individuare
e
punire
i
colpevoli
passati
e
presenti?
Siamo
proprio
sicuri
che
essi
siano
solo
al
Sud?
Ma
che
importa!
Ognuno
si
risolva
i
propri
problemi
come
può!
Oggi
a
quanto
pare
prevalgono
gli
interessi
egoistici,
mascherati
con
esaltazioni
di
dialetti,
inni,
bandiere
regionali
e
quant’altro.
Tanti
sono
i
dibattiti,
le
tavole
rotone,
i
convegni
e le
conferenze
in
Campania,
in
Italia
e
all’estero,
tutti
parlano
della
spazzatura
campana,
ma
pochi
s’informano
seriamente
leggendo
libri,
guardando
documentari
o
semplicemente
venendo
qui
a
Napoli
a
farsi
un
giro
per
le
numerose
discariche
abusive
piene
di
rifiuti
tossici.
Il
documentario
“Biutiful
Cauntry”,
ancora
in
vendita
nelle
librerie
Feltrinelli,
mostra
tutto
lo
scempio
inferto
a
questa
martoriata
terra,
un
tempo
tanto
fertile
da
essere
definita
“Campania
Felix”.
Anche
i
libri
di
Roberto
Saviano
“Gomorra”
e
“La
Bellezza
e
l’Inferno”
fanno
luce
su
fatti
e
misfatti
di
cui
egli
ha
parlato
con
coraggio
nella
trasmissione
“Vieni
con
me”
in
onda
su
Rai
3.
Malgrado
tutto
ciò
si
continua
a
sbandierare
l’inciviltà
dei
campani
oppure
si
insiste
sulle
responsabilità
di
una
sinistra
legata
a
vecchi
cliché,
sinistra
“comunista
e
assistenzialista”
che
nel
tempo
non
ha
saputo
creare
nei
cittadini
il
senso
di
responsabilità
e
una
coscienza
dei
doveri
accanto
ai
diritti.
Ma
qui
a
Sud
i
cittadini
onesti
sono
stanchi
di
questo
“palleggiamento”
delle
responsabilità
e,
poiché
hanno
provato
sulla
loro
pelle
le
inefficienze
di
partiti
e
schieramenti
di
destra,
sinistra
e
centro,
ormai
sono
convinti
che
il
Meridione
sia
stato
ridotto
solo
un
“serbatoi
di
voti”
costruito
su
un
ampio
sistema
clientelare.
La
spazzatura
campana
non
è
che
la
punta
di
un
grosso
Iceberg,
ma
le
cause
sono
profonde
e
l’informazione
sui
fatti,
spesso
manipolata,
non
aiuta
gli
italiani
a
comprendere
ciò
che
accade.
Molti,
inoltre,
non
sono
capaci
di
arrivare
a
una
visione
d’insieme,
riflettendo
su
grandi
eventi
epocali
che
hanno
condotto
l’Umanità
all’attuale
pericolosa
svolta:
la
Caduta
del
Muro
di
Berlino,
l’attentato
alle
Torri
Gemelle
(
terrorismo)
e
soprattutto
la
globalizzazione.
In
seguito
a
questi
eventi
le
ideologie
sono
crollate:
politici
di
destra
parlano
come
quelli
di
sinistra
e
viceversa,
la
gente
è
confusa,
il
qualunquismo
aumenta,
nessun
paese
può
vantare
la
presenza
di
grandi
personaggi
capaci
di
indicare
vie
all’Umanità,
perfino
gli
entusiasmi
per
Obama
si
stanno
spegnendo
sotto
i
colpi
di
potenti
lobby
che,
speculando
su
crisi
e
malcontento,
con
i
loro
martellanti
mass
media
affossano
la
riforma
sanitaria
e la
lotta
alle
speculazioni
economico-
finanziarie.
Intanto
si
servono
del
Grande
Fratello
e,
con
lo
spauracchio
del
terrorismo,
riempiono
i
nostri
documenti
di
microchip,
impronte
digitali
e
quant’altro.
Un
esercito
di
schiavi,
pronto
a
essere
controllato
e
piegato
ai
loro
voleri
, in
caso
di
bisogno.
G.
Orwell
insegna!
Che
fare?
Sperare
forse
che
dai
giovani,
soprattutto
da
quelli
più
seri
e
consapevoli,
possa
arrivare
la
nuova
svolta
epocale?
Perché
no?
In
fondo
sono
i
giovani
che
storicamente
son
sempre
riusciti
a
imporre,
con
entusiasmo
e
coraggio,
significativi
progressi
su
questo
pianeta.