N. 85 - Gennaio 2015
(CXVI)
IL ROCKER DI CORREGGIO
PARTE V - Le altre facce del Liga
di Andrea Bajocco
Tra una canzone e un’altra, a cavallo di album che hanno fatto ballare gli stadi, i palazzetti e i teatri di tutta Italia, Ligabue si è approcciato, in alcuni casi con ottimi risultati, anche a esperienze che poco e nulla hanno a che fare con il pentagramma, pur rimanendo sempre molto attivo dal punto di vista culturale. In più occasioni infatti, il Liga ha vestito gli abiti di regista e di scrittore.
Nel
1997,
una
serie
di
43
racconti
a
sua
firma
è
stata
pubblicata
con
il
titolo
Fuori
e
dentro
il
borgo.
Il
borgo
è
Correggio
che
funge
da
cornice
per
le
avventure
di
bizzarri
personaggi
che
si
alternano
in
racconti
simpatici
(al
limite
della
comicità),
introspettivi,
autobiografici,
tristi...
un
po’
come
i
testi
delle
canzoni
del
rocker.
Il
successo
è
rappresentato,
oltre
che
dalle
vendite,
anche
dei
premi
che
Fuori
e
dentro
il
borgo
si è
guadagnato.
Il
libro
ha
infatti
vinto
sia
il
premio
“Elsa
Morante”
sia
il
premio
“Città
di
Fiesole”
e,
non
bastasse,
è
stato
così
apprezzato
da
critica
e
pubblico
che
alcuni
racconti
sono
stati
scelti
da
Ligabue
e
sempre
da
lui
adattati
al
grande
schermo.
Appassionato
di
cinema,
nel
1998,
dirige
questo
suo
primo
lungometraggio,
Radiofreccia.
Il
successo
è
clamoroso,
quasi
inaspettato.
Vince
premi
su
premi
(tre
David
di
Donatello,
due
Nastri
d'argento
e
quattro
Ciak
d'Oro)
e
anni
dopo,
nel
2006,
avrà
l’onore
di
essere
proiettato
nientemeno
che
al
MoMa
di
New
York
Il film è quasi interamente un flashback che dal
1993
ci
porta
indietro
di
18
anni
quando,
tra
le
molteplici
radio
libere,
nasceva
Radio
Raptus.
Con
il
passare
degli
anni,
la
“libertà”
della
radio
inizierà
a
lasciare
spazio
al
commerciale
e,
tornando
al
presente,
il
DJ
decide
di
chiudere
la
radio.
Prima
dei
saluti
però
vuole
ricordare
e
raccontare
alcuni
eventi
passati
nel
periodo
in
cui
la
radio
è
stata
on
air.
Tra i vari racconti spicca quello di Freccia, ragazzo “normale”
che
suo
malgrado
inizia
a
frequentare
un’eroinomane
fino
a
cadere
nel
maledetto
vortice
della
tossicodipendenza.
L’amore
vince
sempre
e
Freccia
riesce
inizialmente
a
uscirne,
fino
a
quando
proprio
una
delusione
amorosa
gli
riaprirà
le
porte
dell’inferno,
fino
alla
morte,
dopo
la
quale
la
radio
si
chiamerà
in
suo
onore
Radiofreccia.
Le tematiche del film, soprattutto l’amore, la delusione e
la
droga,
sono
sempre
molto
presenti
anche
nei
testi
delle
canzoni
del
Liga.
Anche
per
questo,
probabilmente,
il
film
è
stato
così
ben
accolto
dai
fan
del
Ligabue
cantautore.
Nel 2002, Ligabue si siede ancora una volta alla sedia del
regista
e
dirige
Da
Zero
a
Dieci.
Presentato al Festival di Cannes, anche questo ha
Correggio
come
location
esclusiva.
Il
film
è
ambientato
nel
2000
e
narra
di
quattro
amici
che
decidono
di
passare
un
fine
settimana
a
Rimini
a 20
anni
da
un
weekend
che
saltò
a
causa
della
morte
del
più
giovane
di
loro
a
causa
dell’attentato
alla
stazione
di
Bologna.
Un po’ per ricordare un amico, un po’ per riassaporare stili
di
vita
“all’eccesso”
dopo
20
anni
di
tranquillità
i
quattro
partono
e,
nei
giorni
di
vacanza
si
organizzano
in
modo
da
poter
realizzare
i
sogni
nel
cassetto
di
ognuno
di
loro.
Non manca quindi il ricordo dell’amico scomparso. Una commemorazione
ad
hoc
tuttavia
non
fa
altro
che
alimentare
i
sensi
di
colpa;
le
reciproche
accuse
che
ne
derivano
mettono
gli
amici
l’uno
contro
l’altro.
Il
dolore,
aumentando,
sfocia
nel
desiderio
di
uno
di
loro,
Libero
(costretto
drammaticamente
alla
dialisi),
di
prender
parte
a
una
corsa
clandestina
che
lo
condurrà
alla
morte...
Fantasmi del passato, voglia di vivere, dolore, morte. Altri
temi
cari
a
Ligabue.
Tuttavia
lo
straordinario
successo
di
Radiofreccia
rimarrà
una
chimera
per
il
nuovo
lavoro
del
cantante-
regista.
Appeso il ciak al chiodo, Ligabue ricomincia a scrivere e
pubblica
Lettere
d’Amore
nel
Frigo
(2006)
e
Il
Rumore
dei
Baci
a
Vuoto
(2012).
Il primo è una raccolta di 77 poesie che Ligabue aveva
scritto
3
anni
prima
della
pubblicazione,
nel
2003.
Un
periodo
piuttosto
brutto
per
l’autore
che
veniva
dalla
morte
del
padre
e
dalla
separazione
con
la
moglie.
Il secondo titolo è un’altra raccolta di racconti (13) autobiografici
che
hanno
come
centro
di
gravità
l’amore,
quello
vero,
quello
conosciuto
da
tutti
ma
che
spesso
ancora
appare
ignoto.
E i
baci
a
vuoto
che
cosa
sono?
E,
soprattutto,
che
rumore
fanno?
Ligabue
ha
spiegato
che
sono
i
“baci”
con
cui
si
chiamano
i
gatti
per
attirarli
a
sé...
Dunque, a prescindere dallo straordinario lato musicale,
Ligabue
ci
appare
come
un
personaggio
culturalmente
poliedrico
che
si
nutre
di
spettacolo.
E a
noi
non
rimane
che
nutrirci
delle
straordinarie
fatiche
musicali,
letterarie
e
cinematografiche
di
un
artista
a
360
gradi
che
abbiamo
la
fortuna
di
poter
vivere
in
prima
persona.