N. 84 - Dicembre 2014
(CXV)
IL ROCKER DI CORREGGIO
PARTE IV - UN SUCCESSO IN MONDOVISIONE
di
Andrea
Bajocco
Il grande successo di Campovolo resta impresso negli occhi
e
nella
mente
di
tutti
i
presenti
per
due
anni.
Sulla
cresta
dell’onda
del
superconcerto
emiliano
è
stato
pubblicato,
a
settembre
2005
il
nuovo
album,
Nome
e
Cognome.
L’album si presenta con sonorità rock, nonostante qualche
pezzo
un
po’
leggero
(chiaro
simbolo
della
strada
introspettiva
percorsa
la
cantante
di
Correggio)
e
qualche
hit
commerciale.
Le canzoni più amate (e più proposte nei tour successivi)
sono
senz’altro
Cosa
Vuoi
che
Sia,
Happy
Hour,
Il
Giorno
dei
Giorni
e
L’Amore
Conta.
Struggente
invece
è
Lettera
a G.
nella
quale
Liga
saluta
suo
cugino
Gianni
che
se
ne è
andato
via
troppo
presto
a
causa
di
un
male
incurabile,
chiamato
dal
Liga
“la
brutta
compagnia”.
Il seguente tour tocca club (accompagnato dai Clan Destino),
palazzetti
(coadiuvato
dalla
Banda)
e
gli
stadi
(insieme
sia
alla
Banda
sia
ai
Clan
Destino)
di
tutta
Italia.
Nel 2007 invece vengono annunciate 14 date equamente suddivise
tra
Milano
e
Roma.
Questa sorta di tour autunnale è chiamato Elle Sette, e il
logo
sono
proprio
una
L e
un 7
che
si
unicscono
in
una
forma
dall’aspetto
quasi
tribale.
In contemporanea esce il primo Greatet Hits del rocker,
intitolato
Primo
Tempo.
Si
tratta
di
una
corposa
raccolta
di
brani,
restaurati
e
rimasterizzati
che
comprende
oltre
a
tutti
i
singoli
pubblicati
nell’arco
di
tempo
che
va
dal
1990
(Ligabue)
al
1995
(Buon
compleanno
Elvis),
anche
due
inediti:
Niente
Paura
e
Buonanotte
all’Italia.
L’album così concepito, non tarda a riscuotere il successo
che
ci
si
aspettava:
alla
fine
dello
stesso
anno
arriva
di
prepotenza
al
primo
posto
della
classifica
italiana
degli
album
più
venduti,
posizione
che
conserverà
per
ben
sei
settimane
consecutive.
L’anno seguente, a completamento di questa antologia, vede
la
luce
la
seconda
parte
della
raccolta
di
successi,
intitolata
Secondo
Tempo,
contenente
tutti
i
singoli
pubblicati
fino
al
2005.
Dopo una pausa con qualche concerto estemporaneo, nel 2010
Luciano
decide
di
pubblicare
Arrivederci
Mostro!:
il
primo
album
di
inediti
pubblicato
a
distanza
di
cinque
anni
da
Nome
e
Cognome.
Il disco debutta direttamente alla prima posizione della
classifica
ufficiale
dei
dischi
più
venduti
in
Italia
e
ottiene
in
brevissimo
tempo
i
due
principali
riconoscimenti
discografici:
viene
nominato
disco
di
platino
prima
e
disco
di
diamante
poi.
Le peculiarità di questo lavoro sono costituite dall’aver
affidato,
per
la
prima
volta
nella
sua
carriera,
a
Corrado
Rustici
la
produzione
artistica
dell’album
(Rustici
ha
collaborato
con
artisti
internazionali
del
calibro
di
Aretha
Franklin,
Withney
Houston,
George
Michael
e
con
artisti
nostrani
come
Zucchero,
Loredana
Bertè
e
Renato
Zero,
solo
per
citarne
alcuni),
e la
presenza
del
figlio
(all’epoca
undicenne)
come
batterista
della
traccia
Taca
Banda.
I singoli estratti da questo album sono, nell’ordine: Un
Colpo
all'Anima,
Quando
Canterai
la
tua
Canzone,
La
Linea
Sottile,
Ci
Sei
Sempre
Stata,
la
rock–commerciale
Il
Meglio
Deve
Ancora
Venire
e la
melodiosa
Il
peso
della
valigia.
Tre anni dopo il rock italiano sta per subire un nuovo e
quantomai
gradito
scossone:
il
Rocker
di
Correggio
presenta
il
suo
nuovo
album
Mondovisione
e,
notizia
ancor
più
interessante,
si
parte
con
un
nuovo
tour.
Primo singolo estratto dall’album è Il Sale della Terra,
seguita
da
Tu
sei
Lei.
L’anno seguente escono: Per Sempre, Il Muro del
Suono,
Siamo
chi
Siamo
e
infine
Sono
Sempre
i
Sogni
a
Dare
Forma
al
Mondo.
Nel 2014 viene annunciato il seguente tour, diviso in quattro
fasi:
la
prima
avrà
come
location
le
piccole
città;
la
seconda
avrà
luogo
negli
stadi
di
Italia;
la
terza,
in
giro
per
il
mondo
in
città
come
Toronto,
New
York,
San
Paolo
(solo
per
citarne
alcune)
e la
quarta
e
ultima
nei
palazzetti
delle
città
italiane.
È questo il tour che consacrerà Ligabue ancora una volta al
di
fuori
dei
confini
italiani,
dove
ha
nuovamente
riscosso
il
successo
che
si
merita
un
artista
del
suo
calibro,
vanto
indiscusso
del
rock
nostrano.