N. 88 - Aprile 2015
(CXIX)
LATIN LOVER
Un omaggio alle donne e al grande cinema
di Giovanna D’Arbitrio
Cristina
Comencini,
la
brava
regista
italiana
autrice
di
opere
di
successo
come
Va
dove
ti
porta
il
Cuore,
Il
più
bel
giorno
della
mia
vita,
La
bestia
nel
cuore,
Bianco
e
nero,
Quando
la
notte,
ama
descrivere
affetti
e
sentimenti
frugando
nelle
anime
dei
suoi
personaggi.
Nel
suo
ultimo
film,
“Latin
Lover”,
che
narra
la
storia
di
Saverio
Crispo,
attore
simbolo
del
grande
cinema
italiano
degli
anni
‘60
e
‘70,
punta
i
riflettori
su
un
mondo
“tutto
al
femminile”
svelandone
condizionamenti
e
fragilità,
ma
anche
imprevedibile
forza
e
capacità
d’amare.
Il
racconto
comincia
in
un
paesino
pugliese
dove
viene
commemorato
Saverio
dopo
dieci
anni
dalla
sua
morte:
per
l’occasione
viene
riaperta
la
vecchia
casa
di
famiglia
dove
si
riuniscono
due
ex
mogli,
quella
italiana
e la
spagnola,
le
sue
cinque
figlie,
avute
da
donne
di
nazionalità
diverse,
tre
nipoti,
uno
stuntman,
un
genero
e un
fidanzato.
Tra
gelosie
e
rivalità,
segreti
e
inaspettate
rivelazioni,
ancora
affascinate
dalla
personalità
del
grande
latin
lover,
mogli
e
figlie
si
affrontano
e si
scontrano
in
situazioni
tragicomiche
che
alla
fine
portano
alla
caduta
delle
maschere
e
alla
scoperta
della
verità:
nel
ritrovare
finalmente
se
stesse,
cominciano
a
conoscersi
davvero
e a
capirsi
al
di
là
dell’amore
verso
il
grande
divo.
Scoprendone
inoltre
le
debolezze
umane,
che
comunque
imparano
ad
accettare,
non
ne
infangano
la
memoria
e
non
gli
tolgono
l’affetto
che
gli
avevano
donato
in
vita.
Eccellente
il
cast
femminile:
l’indimenticabile
Virna
Lisi
nella
sua
ultima
interpretazione,
Anna
Finocchiaro,
Valeria
Bruni
Tedeschi,
Candela
Pena,
Marisa
Paredes,
Pihla
Viitala,
Nadeah
Miranda.
Bravi
anche
gli
attori,
Francesco
Scianna
(il
latin
lover
chiamato
a
ricordare
grandi
mattatori
del
passato,
come
Gassman,
Mastroianni
e
Volonté),
Neri
Marcoré,
Claudio
Gioé,
Toni
Bertorelli,
Jordi
Mollà
e
Lluis
Homar:
un
film
in
cui
ogni
personaggio
è
così
ben
delineato
da
sembrare
in
qualche
modo
protagonista,
grazie
alla
sceneggiatura
nata
dalla
collaborazione
della
regista
con
sua
figlia,
Giulia
Calenda.
Latin
Lover
è un
omaggio
non
solo
al
grande
cinema
italiano,
ma
anche
a
quello
europeo
di
Almodovar,
Bergman
e
tanti
altri
autori
degli
anni
‘60
e
‘70.
In
un’intervista
Cristina
Comencini
(degna
figlia
del
famoso
Luigi
Comencini)
ha
esaltato
la
capacità
di
quei
grandi
registi
nell’
esprimere
le
loro
idee
con
molta
libertà,
anche
se
il
cinema
del
passato
ignorava
molti
“retroscena”
che
forse
ora
si
cerca
di
raccontare.