N. 73 - Gennaio 2014
(CIV)
LA ROMA DELLA RIFORMA
SUGGESTIONi suL LAGO DI GINEVRA
di Christian Vannozzi
Il
modo
più
mistico
e
incantevole
per
raggiungere
la
città
di
Ginevra
è
senza
dubbio
quello
di
passare
per
il
suo
splendido
lago,
come
facevano
nei
secoli
scorsi
i
pellegrini
italiani
che
decidevano
di
affacciarsi
nella
patria
della
Riforma.
Arrivando
dal
lago
è
possibile
valorizzare
al
meglio
la
visione
di
una
incantevole
città
delimitata
a
Sud
dalla
cava
calcarea
del
Mont
Salève
e a
Nord
dagli
abeti
della
catena
montuosa
del
Giura.
Man
mano
che
ci
si
avvicina
e si
iniziano
a
vedere
i
contorni
della
città
spiccano
immediatamente
agli
occhi
del
viaggiatore
i
meravigliosi
contorni
della
cattedrale
di
Saint-Pierre
sulle
facciate
classicheggianti
che
formano
una
specie
di
cornice
alla
baia.
Città
di
origine
celtica
l’antica
Ginevra,
che
sorgeva
proprio
dove
ora
si
erge
la
cattedrale,
fu
edificata
nel
II
a.C.
e
collegava
la
Gallia
all’Elvetia.
Nel
58
a.C.
fu
conquistata
dai
romani
che
la
romanizzarono
completamente
facendole
perdere
tutte
le
usanze
celtiche.
Fece
parte
del
regno
dei
Burgundi
e in
seguito
del
regno
dei
Franchi
fino
a
diventare
nel
1124
un
principato
autonomo
e
nel
1533
la
patria
della
Riforma
Protestante.
La
città
svizzera
servì
come
rifugio
per
innumerevoli
credenti
che
abbracciarono
la
nuova
fede
e
per
questo
furono
fortemente
perseguitati
in
Italia
e in
Francia.
L’Italia
papale
e la
Francia
dei
re
cattolici
perseguitarono
infatti
duramente
i
protestanti,
attaccandoli
come
eretici
e
arrivando
anche
a
emettere
delle
condanne
a
morte
per
coloro
che
non
avessero
rinnegato
la
fede
riformata
da
Calvino.
Durante
l’Impero
Napoleonico
fu
annessa
alla
Francia,
in
virtù
del
suo
passato
franco
e
della
lingua
francese
che
parlavano
gli
abitanti
del
luogo.
Il
sogno
di
Napoleone
era
infatti
quello
di
riunire
tutte
le
genti
di
lingua
francese
in
un
unico
Impero.
Il
progetto
napoleonico
fu
ridotto
a
nulla
dalle
potenze
reazionarie
europee
che
sconfissero
l’Imperatore
dei
Francesi
prima
a
Lipsia
e
poi
a
Waterloo.
Dopo
il
Congresso
Di
Vienna
nel
1814-1815
Ginevra
si
unì
alla
Svizzera
divenendo
una
delle
principali
città
nonché
capitale
del
cantone
che
porta
il
suo
nome.
Oggi
Ginevra
è
sede
di
diverse
istituzioni
internazionali,
come
la
Croce
Rossa
Internazionale,
fondata
da
Herni
Dunant
nel
1863,
delle
Nazioni
Unite
e
del
CERN,
l’istituto
di
ricerca
europeo
per
l’energia
atomica.
Per
questa
ragione
ospita
migliaia
di
lavoratori
e
dirigenti
stranieri,
tanto
che
solo
un
terzo
della
popolazione
della
città
è
ginevrino.
Importantissimo
per
il
capoluogo
Svizzero
è
l’attività
bancaria,
fiorente
fin
dal
XIV
secolo
e
tratto
distintivo
della
città
che
da
mercantile
divenne
finanziaria
soprattutto
grazie
agli
esuli
protestanti
in
fuga
dalle
loro
città
natali
che
si
dimostrarono
abili
commercianti.
Ginevra
è
anche
famosa
per
l’arte
dell’orologeria.
Vi
esistono
infatti
le
produzioni
mondiali
più
antiche
del
mondo
che
hanno
reso
gli
orologi
svizzeri
i
più
ricercati
al
mondo
per
la
loro
precisione
e
per
l’accuratezza
di
ogni
particolare.
La
cattedrale
di
St-Pierre
è
una
basilica
del
XII
secolo
costruita
nel
1160
in
stile
architettonico
gotico.
La
costruzione
è
avvenuto
sul
sito
dove
sorgevano
due
templi
romani
e
una
chiesa
paleocristiana
visitabile
in
un
percorso
archeologico
sotto
la
cattedrale.
Passeggiando
per
le
strade
della
città
antica
si
ha
la
possibilità
di
ammirare
degli
splendidi
esempi
di
architettura
civile
rinascimentale,
barocca
e
neoclassica.
La
maison
Mallet,
costruita
nel
1721,
è un
perfetto
esempio
di
architettura
neoclassica
considerato
uno
dei
migliori
in
Europa.
Nella
rue
du
Puits-St-Pierre
si
ha
invece
la
possibilità
di
ammirare
la
Maison
Tavel,
l’abitazione
più
antica
di
Ginevra,
ricostruita
in
seguito
a un
incendio
del
1334.
La
casa
poggia
su
un
muro
di
cinta
del
IX
secolo,
che
si
presenta
ancora
in
buone
condizioni.
Vicino
la
piazza
dove
sorgeva
la
sede
della
Repubblica
ginevrina,
la
rue
dell’Hotel-de-Ville,
si
può
ammirare
la
maison
Turrettini,
splendido
palazzo
tardo
rinascimentale.
Degna
di
visita
è
anche
l’università
di
Ginevra,
patria
della
riforma
calvinista
che
ebbe
tra
i
suoi
studenti
e
insegnanti
teologi
di
spicco
che
diedero
vita
alle
varie
forme
di
protestantesimo
in
Europa.
Tra
questi
il
teologo
francese
Thèodore
de
Bèze
e il
riformatore
scozzese
John
Knox,
fondatore
del
presbiterianesimo.
I
riformatori
Calvino,
Farel,
Bèze
e
Knox
occupano
un
altorilievo
del
monumento
della
riforma,
presso
la
muraglia
Treille
nella
promenade
des
Bastions,
il
parco
pubblico
sorto
che
sorge
sull’area
ove
un
tempo
c’erano
gli
antichi
bastioni
difensivi
della
città.
Il
centro
simbolico
di
Ginevra
è
rappresentato
dal
Pont
du
Mont-Blanc,
dove
il
ponte
che
attraversa
il
Rodano
si
apre
sul
lago
offrendo
una
vista
splendida
della
vallata
e
della
città
vecchia.