.

home

 

progetto

 

redazione

 

contatti

 

quaderni

 

gbeditoria


.

[ISSN 1974-028X]


RUBRICHE


attualità

.

ambiente

.

arte

.

filosofia & religione

.

storia & sport

.

turismo storico



 

PERIODI


contemporanea

.

moderna

.

medievale

.

antica



 

EXTEMPORANEA


cinema

.

documenti

.

multimedia



 

ARCHIVIO


.

storia & sport


N. 90 - Giugno 2015 (CXXI)

A PROPOSITO DI MOU
PARTE IV - ritorno a londra via madrid

di Andrea Bajocco

 

L’avventura Madrilena di Jose Mourinho sarà quasi una sfida contro i mulini a vento. Il Real si trova a competere su tutti i fronti con il Barcellona forse più forte di tutti i tempi.

 

I blaugrana, guidati da Guardiola, possono vantare in rosa campioni di prim’ordine: da Pique a Dani Alves, da Xavi a Iniesta, fino a Messi, punta di diamante di una squadra che affonda nel tiki-taka (manovra avvolgente fatta di innumerevoli passaggi, in molti casi di prima, che punta a mettere il proprio giocatore a tu per tu con il portiere ricorrendo raramente a conclusioni forzate da fuori area) il proprio stile di gioco.

 

Oltre alla rivalità storica tra le due compagini, ci saranno quindi anche quella tra Mourinho e Guardiola e quella tra Messi e Cristiano Ronaldo, asso di un Real tornato galactico.

 

La prima stagione madrilena (e madridista) di José Mourinho vede il Real Madrid piazzarsi a fine campionato secondo in classifica, nonostante i 92 punti conquistati, simbolo di un Barcellona quasi inarrivabile. Saranno i catalani a eliminare (in semifinale) i Blancos anche dalla corsa alla Decima, obiettivo ultimo per cui il presidente Florentino Perez ha chiamato Mourinho come coach.

 

Nonostante una stagione difficile, tuttavia il tecnico lusitano riesce a togliersi due “piccole” soddisfazioni, una a livello personale e una a livello di squadra. A livello personale gli viene riconosciuto il Pallone d’Oro come miglior allenatore del mondo; con il Real, invece trionfa – nei tempi supplementari, grazie a CR7 – sempre contro il Barça, in Coppa del Re, nella finale disputata al Mestalla di Valencia.

 

La stagione finisce con il licenziamento di Jorge Valdano dal presidente, che affida pieni poteri a Mourinho. Tuttavia la stagione calcistica 2012-2013 inizia con la sconfitta in Supercoppa di Spagna. Chi sarà mai a trionfare? Il solito Barcellona, che ancora una volta è il favorito numero uno per la vittoria finale della Liga.

 

Invece, con 100 punti, 15 vittorie consecutive e 121 reti segnate, sarà invece il Real Madrid, caparbiamente guidato dallo Special One, a imporsi e a finire il campionato in testa alla classifica a tre anni dall’ultima volta. Il 32esimo trionfo della storia madridista coincide con il settimo di Mourinho, un vincente a tutti gli effetti.

 

Tuttavia a Madrid c’è voglia di alzare al cielo la Coppa dalle grandi orecchie, ma neanche quest’anno, complice l’eliminazione da parte del Bayern Monaco in semifinale, l’obiettivo sarà centrato...

 

L’ultimo anno alla guida del Real Madrid (nonostante il prolungamento del contratto) inizia con la vittoria in supercoppa contro il Barcellona. Rimarrà l’ultimo trofeo iberico vinto da José Mourinho.

 

Le merengues arriveranno infatti secondi in campionato, usciranno dalla Champions in semifinale contro il Borussia Dortmund (fallendo definitivamente l’obiettivo della decima) e perderanno la finale di Coppa del Re contro i cugini dell’Atletico Madrid, in grande ascesa negli ultimi anni sotto la guida del Cholo Diego Pablo Simeone.

 

L’era di Mourinho al Real Madrid non poteva finire in modo peggiore...

 

Il bisogno di una nuova sfida combacia con la voglia di tornare dove è considerato quasi un dio. Sono tre le piazze papabili in tal senso: Milano sponda Inter, Oporto alla guida dei Dragoni del Porto e Londra, dove i blues del Chelsea lo aspettano a braccia aperte. E dove lui deciderà di andare, provando a far ripartire un ciclo vincente.

 

I numeri del suo ritorno sono da capogiro. Sono passati 6 anni dall’addio e gli è stato offerto un contratto per le successive 4 stagioni a 12 milioni di euro annui...

 

Neanche il tempo di sedersi in panchina e c’è una finale da vincere: la supercoppa europea contro il Bayern Monaco di Guardiola. Corsi e ricorsi storici mettono nuovamente uno di fronte all’altro i due allenatori che avevano infuocato i clasicos spagnoli degli ultimi anni. Sarà ancora una volta lo spagnolo a trionfare, ma questa volta Mou esce a testa alta, perdendo soltanto ai rigori contro una squadra nettamente più forte.

 

Non alzerà trofei nel “secondo” primo anno al Chelsea, raggiungendo comunque, ancora una volta la semifinale di Champions (persa contro l’Atletico Madrid).

 

Il 19 aprile 2014, dopo 77 gare casalinghe senza una sconfitta, perde contro il Sunderland ponendo fine a un record clamoroso...

 

La stagione 2014-2015 ricomincia a fare ciò che meglio gli riesce: vincere. Il Chelsea trionfa infatti in coppa di lega contro il Tottenham (2-0), ma viene eliminato agli ottavi dalla Champions League contro il PSG in una rivincita dell’anno precedente. Comunque, non pago della coppa di lega, Mourinho trionferà per l’ottava volta in campionato, il 3 maggio dopo la vittoria in casa contro il Crystal Palace (1-0).

 

Il leone è tornato a ruggire e il nuovo (ma in fondo negli ultimi anni è sempre stato lo stesso) obiettivo è già in calendario: “[...] Voglio essere l’unico a vincere la ‘Champions’ con tre squadre diverse”. I tifosi del Chelsea non possono far altro che affidarsi alle sue solide mani e sostenerlo... fino alla vittoria.



 

 

COLLABORA


scrivi per InStoria



 

EDITORIA


GBe edita e pubblica:

.

- Archeologia e Storia

.

- Architettura

.

- Edizioni d’Arte

.

- Libri fotografici

.

- Poesia

.

- Ristampe Anastatiche

.

- Saggi inediti

.

catalogo

.

pubblica con noi



 

links


 

pubblicità


 

InStoria.it

 


by FreeFind

 

 


[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N° 577/2007 DEL 21 DICEMBRE]


 

.