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N. 24 - Maggio 2007

L'Italia COME IL  Titanic?

Un paese che non riesce più a risalire la china

di Sergio Sagnotti

 

L'Italia è un paese che, come il transatlantico affondato nei primi anni del '900, si avvia verso un completo disastro?

Al di là delle previsioni e dello stile politico nostrano, impegnato in uno scarica barile reciproco delle responsabilità, ci limiteremo, nel seguente articolo, ad analizzare i numeri in maniera cruda e assolutamente inesorabile.

 

Notoriamente, le cifre non possono sbagliare o essere argomento di dibattito poichè quelle sono e quelle rimangono, a dispetto dell'ultima campagna elettorale in cui si elencavano numeri contrastati da una parte e dall'altra...

La necessità di confrontarsi con gli altri paesi europei che corrono e anche molto sotto il profilo dello sviluppo sociale, economico, politico ma soprattutto tecnologico è naturale.

 

La capitale d' Italia, Roma, risulta imparagonabile come bellezza storica ed estetica alle altre capitali europee ma è di gran lunga la più tecnologicamente arretrata rispetto alle sue colleghe del vecchio continente; il problema del traffico non sembra interessare più di tanto il sindaco Veltroni, occupato nell' organizzazione di concerti e mercatini lungo le sponde del fiume sacro.

 

Madrid, Parigi e Londra sono delle realtà troppo lontane da imitare; è sufficiente notare che per risolvere il problema traffico queste 3 città hanno aumentato a ritmo serrato i servizi pubblici e la capitale transalpina, allo stato attuale delle cose, conta circa 13 linee della metropolitana, quella spagnola 12 e Roma, che ne avrebbe assai bisogno per metabolizzare gli ingorghi, solamente 2...inutile aggiungere che Milano, per dimensioni ed abitanti circa un quarto della città eterna, ne ha di più...

 

Notando che il confronto con le "grandi" d' Europa è improponibile guardiamo altrove e cioè all' est e più precisamente a Budapest; la capitale magiara ha ben 3 linee della metropolitana e, tenendo in considerazione che ha dovuto correre assai per mettersi all'avanguardia, essendo stata per lunghi anni una "colonia" del regime comunista sovietico, la cosa è ancora più imbarazzante.

 

La risposta sulla vicenda è assai curiosa e tende soprattutto al grottesco, si afferma infatti che a Roma è difficile fare dei lavori sotterranei per la realizzazione di nuove linee metro in quanto, la città, risulta essere "piena zeppa" di reperti archeologici e quindi lo scavare in quella direzione risulta inibito.

 

Risposta assai curiosa, soprattutto in virtù dei dati secondo i quali risulta esserci stato un massiccio trasferimento di romani dal centro storico alle periferie (i cosiddetti "pendolari" che popolano l'interland della capitale) che quindi necessiterebbero di rinforzi che colleghino meglio le periferie (per intenderci terreni dove imbattersi durante gli scavi in un lingotto d'oro sarebbe più facile che trovare un reperto archeologico...);

Da notare inoltre che il problema del "non si può costruire per gli scavi archeologici" non lo hanno avuto i greci ad Atene; la capitale ellenica, anch'essa operante sotto il fardello dei reperti storici, vanta 3 linee metro a differenza di quella italiana!

 

Veniamo all'attualità e affrontiamo la cocente disfatta del calcio nostrano in terreno europeo con l'assegnazione della manifestazione calcistica continentale al duo Polonia-Ucraina, le quali, hanno sonoramente battuto l'Italia nelle preferenze (sembra per 8-4).

Tutti hanno puntato il dito contro il malessere che attraversa il campionato italiano, imputando questo come unico responsabile dell'inaccettabile sconfitta, si è tralasciato, però, che anche le altre due pretendenti all'europeo avevano avuto gli stessi problemi, soprattutto in Polonia, dove sono stati retrocessi, per uno scandalo simile alla calciopoli italiana, due club della massima divisione ossia l'Arka Gydnia e il Gornik Leczna.

 

Altri ancora hanno preferito scegliere la strada del provincialismo e del complottismo addossando la colpa a Platini, presidente dell' Uefa, non accorgendosi nemmeno che egli stesso si è astenuto dalle votazioni; ma si sà in Italia è sempre colpa degli altri e ce l'hanno tutti con noi...

 

I motivi della sconfitta vanno ricercati forse nell'assenza di voglia del nostro sport di cambiare pagina, di fare piazza pulita del passato e ricominciare da zero e, a testiomonianza di tutto questo, c'è ancora "l'orbitare" di persone che sono da decenni negli ambienti calcistici, Matarrese e Abete docet (quest ultimo neo-eletto)...

 

A fare il resto è stata l'inadempienza e l'arretratezza dei nostri impianti sportivi e forse la nostra presunzione di campioni del mondo a cui tutto è dovuto.

 

Il calcio è uno spaccato della società e la rappresenta in tutti i suoi difetti e i suoi pregi, evidentemente la nostra società allo stato attuale delle cose offre questo.

Dal calcio all'economia e anche qui c'è poco da sorridere; L'Italia è lo stato europeo meno competitivo e che ha più aziende in mano straniere, il livello di povertà del nostro paese è aumentato fino al 12% nel 2005, circa il 20% delle famiglie italiane più ricche possiede oltre la metà del reddito del paese!

 

In Italia, inoltre, non si investe nella ricerca con la conseguente involuzione tecnologica, la dipendenza da altre potenze e la cosiddetta "fuga di cervelli"; la permanenza di questo stato di cose non rende possibile un futuro.

 

Non è un mistero che l'ultima finanziaria attuata, abbia introdotto nuovi e dolorosissimi tagli alla ricerca e alle università, con la conseguente e giustificata protesta dei presidi universitari che, in tale maniera, non si trovano nelle condizioni di progredire ed assumere nuovi docenti, supplenti e ricercatori.

 

Da notare che l'Italia è il paese che ha il maggiore gettito fiscale in Europa ma uno tra i minori che impiega tali risorse in servizi pubblici è, praticamente, una nazione in cui i cittadini pagano più tasse per avere indietro meno servizi in ambiti come scuola, sanità e trasporti...

In compenso è la terra in cui i propri dipendenti, ossia i parlamentari, percepiscono il salario più alto oltre alle esenzioni dal pagare servizi quali spese affitto casa, cinema, aerei etc. alla faccia dei tagli, delle spese e dei sacrifici richiesti.

 

La stessa EURISPES, nella persona di Gian Maria Fara, fà un quadro della situazione: "...un Paese che non riesce a trasformare la propria potenza in energia. Un Paese dalle grandi risorse e dalle grandi potenzialità che non riesce ad esprimere e ad affermare un progetto di crescita e di sviluppo. Che non riesce ad individuare un percorso originale al quale affidare il proprio futuro, afflitto dalla difficoltà di attuare un’aristotelica trasformazione della potenza in atto".

 

Anche la risorsa economica più importante del nostro paese, il turismo, risulta in flessione; per il WTO, nel 2005 l’Italia è stato l’unico paese, tra i primi 10 al mondo per movimento viaggiatori, che ha visto una diminuzione degli arrivi (-1,5%) e delle entrate valutarie (-0,7%)...sicuramente l'immagine girata per le televisioni di tutto il mondo del turista americano derubato a Napoli e picchiato dai cittadini locali perchè tentava di riprendersi quanto a lui preso non è stata una bella pubblicità.

 

Molte aziende si rifiutano di investire nel sud italiano per le presenze mafiose e camorrestiche dei luoghi in questione.

 

La Spagna, tanto per fare un esempio, fa della produzione di agrumi il suo punto di forza ed è sconcertante che l'Italia vada addirittura ad acquistare arance iberiche piuttosto che incrementare il prodotto della regione delle arance per eccellenza, la Sicilia.

 

Ancora più sconcertante la mossa del governo precedente di valorizzare una tecnologia come il digitale terrestre, obsoleta e in disuso in quasi tutti i pianeti del mondo, a discapito delle nuove innovazioni come internet, tanto per citarne una.

In Italia non c'è una legge in grado di vietare ad una persona di essere membro di un consiglio di amministrazione in più di una società, rendendo così possibile l'incappare nella paradossale situazione in cui un soggetto può trovarsi a fare gli interessi della società che compra e di quella che vende!

 

Dall'economia alla politica e quì il quadro è ancora più cupo; Il quotidiano spagnolo ABC dice di noi: "...la macchina amministrativa è assolutamente inefficace e molte zone del paese sono in uno stato necrotico. Grandi aree della Campania, Calabria e Sicilia vivono una post democrazia, una situazione di post stato di diritto, a metà tra la giungla dominata dal più forte e la pura anarchia (...). Però il problema più drammatico è il numero dei parlamentari italiani: 952, una folla in grado di bloccare qualsiasi processo legislativo..."

 

La nostra è l'unica nazione in cui negli ultimi anni si sono alternati solamente due personaggi al potere, Berlusconi, Prodi, Berlusconi Bis, Prodi Bis e credo che ciò non sia mai nemmeno avvenuto in tutta la storia contemporanea mondiale; la cosa assai più interessante è che in un paese moderno come la Francia, il Cavaliere di Arcore non avrebbe mai potuto governare a causa  di una giusta e sana legge anti-trust che la sinistra ora al potere delle stivale si rifiuta stranamente di fare...

 

Curioso è anche sapere che, nel nostro parlamento, siedono persone condannate dalla magistratura in via definitiva per reati anche molto gravi quali reati di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, truffe e frodi in pubbliche forniture oppure tentate estorsioni o abusi edilizi di vario genere tanto per dirne qualcuno (sarebbe come se a capo di greenpeace ci fosse un cacciatore bracconiere...)

 

Il quotidiano "La Repubblica" ci rende partecipi delle spese dei contribuenti, togliendoci in tal modo l'incombenza di andarlo a scoprire da soli; è infatti risaputo che, sul suolo italiano, stazionano circa 113 basi militari USA, con armi nucleari, delle quali gli stessi americani non sono nemmeno tenuti a comunicare la precisa collocazione; tutto ciò, in aperta violazione degli articoli 80 e 87 della nostra Costituzione e della legge numero 185 del 9 luglio 1990 (contro la presenza, la fabbricazione e la vendita di armi nucleari sul suolo nazionale poi successivamente incalzata da un interrogazione parlamentare del 2005).

 

Tali basi non vengono spesate totalmente dal governo USA e dai contribuenti autoctoni ma bensì vengono mantenute anche dai portafogli made in Italy; siamo infatti noi cittadini italiani, tramite i nostri contributi, a partecipare al 41% alle spese di stazionamento di suddette basi, con un importo pari a circa 366 milioni di dollari all'anno!

 

Anomala è anche la situazione delle legge elettorale che dovrebbe essere sostituita e discussa direttamente con i cittadini italiani tramite referendum o la scarcerazione, causa indulto, di pregiudicati assai discutibili oppure la presenza nelle aule di governo di personaggi orgogliosi di cantare frasi e inni come "bruciare il tricolore" in nome di una patria e di un entità linguistica, geografica e culturale che non è mai esistita...

 

Parlare inoltre del tasso di natalità e di matrimoni in calo è pleonastico in quanto, arrivare a 30/35 anni con un contratto di lavoro di 6 mesi, rende difficile programmare un futuro e una famiglia.

 

Altrettanto superfluo aggiungere che il nostro, credo, sia l'unico paese al mondo in cui i politici, i quali rappresentano lo Stato e quindi la massima autorità, provano gusto a farsi prendere a torte in faccia pur di apparire in televisione e farsi pubblicità.

 

Si potrebbe andare avanti ancora per molto tempo su ciò che va e ciò che non va nella nostra patria ma certo è che se Beppe Grillo, professione comico, deve andare in Telecom a difendere i piccoli azionisti mal tutelati qualcosa che non va ci deve pur essere...

 

Per l'Italia lo spettro Titanic è molto più che un miraggio, lo dimostra la presenza dei suonatori di violini, al secolo i politici, che come a bordo del transatlantico, suonano buona musica per distrarre i passeggeri dal disastro che si consuma...

 

 

Riferimenti bibliografici:

 

www.disinformazione.it/italia_colonia.htm

www.repubblica.it/

www.lagazzettadelmezzogiorno.it

www.luino-online.it/Notizie/stipendi.html

www.beppegrillo.it

www.corriere.it

www.alternativamente.info

www.viaggioinspagna.it

sport.tiscali.it

wikipedia

www.ilcannocchiale.it

www.ilgiornale.it

 

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