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> Storia Antica

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N. 22 - Marzo 2007

ITALIA ANTIQUA

XVII, Basilicata

di Antonio Montesanti

 

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Già il fatto che la regione abbia comunemente due nomi o che comunque a quello ufficiale, probabilmente meno antico, si utilizzi parallelamente ancora l’unico col quale la regione era conosciuta fin nell’Alto Medioevo, per indicarne ufficialmente l’area all’interno dei confini regionali italiani, lascia presupporre il quantitativo notevole di potenzialità storiche che può offrire.

 

Questa terra prese comunque il nome sempre dalle popolazioni che l’abitarono e dalle epoche in qui queste vi si stanziarono e spesso ha condiviso le sue sorti con quelle dell’attuale Calabria, benché geograficamente distinta da essa.

 

Le prime attestazioni dell’età della pietra risalgono al Paleolitico nei bacini di Venosa e della Valle del Bradano che nel Neolitico vedono un ampliamento verso quelli del Materano e del Melfese.

 

Ma è con i grandi commerci legati inevitabilmente all’età dei Metalli, tra l’Eneolitico e il Primo Bronzo che ai centri di collegamento tra Jonio e Tirreno, iniziano ad appoggiarsi i primi nuclei agricoli: a fianco delle grandi linee d’attraversamento che per tutta l’antichità saranno rappresentate di bacini idrici paralleli, si pone uno sfruttamento del suolo delle stesse piane fluviali.

 

Abitata all’Epoca del Ferro, in epoca precedente all’arrivo dei Greci sulle sue coste, dagli Enotri o dai Choni, popolazioni che occupavano anche l’estrema prospicienza meridionale della penisola italica, la regione ebbe, in epoca storica sempre confini estremamente definiti che anticamente comprendevano oltre all’attuale Basilicata anche la provincia di Salerno, tanto che gli storici greci la definivano delimitata dalle regioni confinanti da tre fiumi il Sele, dalla Campania, il Bradano dall’Apulia e il Crati e il Lao dal Bruzio.

 

Secondo alcuni già dall’VIII sec. a.C. si sarebbe diffuso il nome di Lucania ricollegabile alla stirpe illirica, o secondo altri anatolica, dei Lyki. Lungo le fertilissime piane costiere si collocano due tra gl’insediamenti greci più fiorenti e che, come Taranto faranno parte della Magna Grecia: Metaponto e Siris.

 

Storicamente sappiamo che con l’indebolimento dei grandi centri magnogreci, le tribù osco-sabelliche facenti capo al ceppo sabino-sannita iniziano tra loro un processo di frammentazione e di diversificazione culturale. I Lucani, che non sono altro che un ceppo dei Sanniti, acquistano delle connotanze differenti dai Sanniti e nel VI sec. a.C. s’insediano nelle zone più interne. Non bisognerà attendere poi molto che queste stesse tribù, seguendo un iter praticamente identico tra loro (campani, sanniti, bretti) nel V e IV secolo a.C. inizieranno un’incessante attacco alle colonie italiote fino a farle cadere o nel migliore dei casi fino a minacciarle pesantemente, soprattutto dopo la sconfitta di Thurii, città capo della Lega Italiota, nel 390/389 a.C.

 

Quest’atteggiametno sarà la chiave per Roma per aprirsi la porta verso l’Italia Meridionale, quando la città laziale accetterà di buon grado il loro protettorato contro le popolazioni italiche, le città greche tra il IV e III secolo a.C. chiedono l’aiuto dei romani. I lucani in un primo momento si alleeranno con i capitolini e contro il proprio ceppo madre, i sanniti, quindi si rivolteranno ai primi per accorarsi con i Sanniti e con Taranto.

 

Nel 291 a.C. Venusia è già la prima colonia romana in terra lucana poiché sapevano che su questo territorio si sarebbero svolte le battaglie peggiori contro Pirro  venuto in soccorso delle colonie greche: tra  Metaponto ed Heraclea si svolgerà quella famosa battaglia che darà il detto ad ogni vittoria pagata a caro prezzo.

 

Dieci anni dopo, terminate le guerre contro il sovrano epirota, Roma fonda Grumentum e costruisce la via Herculia che congiungerà questo centro a Venusia.

 

L’occupazione della Lucania termina l’esistenza di questo popolo fierissimo che tenterà un’ultima ribellione dopo essere stato punito per ave tradito la fiducia di Roma per Annibale, con la Guerra Sociale, dopo esser usciti da un periodo di malattie virali che decimarono la popolazione nel periodo sillano; con Augusto la regine, pur mantenendo i propri confini, verrà accorpata al Bruttium, formando con esso la Regio III.

 

Nome romano

Nome Preromano

 

Popolazione

Regio Romana

Nome Moderno

Prov.

Acheruntia

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

Acerenza

PZ

Acidios

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

Croccai Cognato (Accettura)

MT

Ad flumen

Bradanum

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

Monte Torretta (Pietragalla)

PZ

Ad Pisandes

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

Castel Lagopesole

PZ

Alci

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

Lauria

PZ

Anxia

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

Anzi

PZ

Bantinus

Bantia

Lucani

II Apulia et Calabria

Montelupino (Banzi)

PZ

Bollita

Siris

Lucani

III Lucania et Bruttium

Nova Siris

PZ

Caesariana

Caesernia

Lucani

III Lucania et Bruttium

Serra Città (Rivello)

PZ

Campi Veteres (Titi Saempronii Gracchi)

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

Tito o Vietri di Potenza

PZ

Celianum

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

Cirigliano

MT

Festula

-

Lucani

II Apulia et Calabria

C/o Gensano

PZ

Forentum

Ferentum

Peucetii

II Apulia et Calabria

Lavello

MT

Grumentum

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

San Marco

(Grumento Nova)

PZ

Heraclea Lucana

Herakleia

Lucani

III Lucania et Bruttium

Policoro

MT

Hostilianum

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

Stigliano

MT

Irsus Vertina

Jrsi

Lucani

III Lucania et Bruttium

Irsina

MT

Metapontum

Metapontion

Lucani

III Lucania et Bruttium

Metaponto (Bernalda)

MT

Nerulum

 

-

Lucani

 

III Lucania et Bruttium

Rotonda

PZ

 

Numistrum

 

-

Lucani

 

III Lucania et Bruttium

Raia San Basile (Muro Lucano)

PZ

 

Opinum

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

Oppido Lucano

PZ

 

Pandosia

-

Lucani

 

III Lucania et Bruttium

Anglona (Tursi)

MT

Pesticium

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

Pisticci

PZ

Potentia

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

Potenza

PZ

Semuncla

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

Colle dei Greci (Latronico)

PZ

Severiana

-

Lucani

II Apulia et Calabria

Montescaglioso

MT

Venusia

-

Peucetii

II Apulia et Calabria

Venosa

PZ

Vertinae

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

Marsico Vetere

PZ

Vicus Mendicoleius

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

Lagonegro

PZ

Calasarna

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

-

-

Ad Lucos

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

-

-

Tergila

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

-

-

Turiostum

-

Lucani

III Lucania et Bruttium

-

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