N. 54 - Giugno 2012
(LXXXV)
grecia: i bambini hanno fame
rapporto unicef 2012
di Giovanna D'Arbitrio
Secondo
un
recente
rapporto
UNICEF
su
“La
Condizione
dell’Infanzia
in
Grecia”
sono
ormai
439.000
i
bambini
malnutriti
in
famiglie
che
vivono
al
di
sotto
della
soglia
di
povertà
e
100.000
sono
i
minorenni
costretti
a
lavorare
per
contribuire
allo
scarso
bilancio
familiare.
Le
notizie
sono
davvero
drammatiche:
neonati
denutriti
ricoverati
in
ospedali,
bambini
che
a
scuola
svengono
per
inedia,
insegnanti
che
cercano
disperatamente
di
rimediare
cibo
per
i
loro
alunni,
denunce
di
dirigenti
scolastici,
docenti
e
genitori
che
sollecitano
interventi
urgenti
per
la
distribuzione
di
piccoli
pasti
almeno
nei
quartieri
più
disagiati.
Vittorio
Da
Rold
su
Il
Sole
24
Ore
ha
scritto:
"In
Grecia
sta
avvenendo
qualcosa
di
mai
visto
prima
in
un
paese
occidentale
dai
tempi
della II
guerra
mondiale:
il
ritorno
della
malnutrizione".
Secondo
un’indagine
dell’EAPN,
la
società
greca
per
la
lotta
alla
povertà,
col
progressivo
peggiorare
della
crisi
la
situazione
potrebbe
diventare
ancora
più
grave.
Tanto
per
fare
un
esempio,
gli
ospedali
sono
sempre
più
affollati
per
bambini
malati
provenienti
non
solo
da
famiglie
povere,
ma
anche
da
quelle
benestanti
che
nelle
farmacie
non
trovano
più
certe
medicine
per
effetto
della
sospensione
di
forniture
da
parte
di
grandi
case
farmaceutiche.
Quando
un
paese
attraversa
una
grave
crisi
economica
come
quella
greca,
tutto
si
blocca
e
scivola
progressivamente
verso
il
basso
in
una
vorticosa
reazione
a
catena.
La
Grecia
che
affronta
il
5°
anno
di
recessione
con
salari
minimi
e
pensioni
tagliati
al
25%,
disoccupazione
galoppante,
1700
suicidi
in
due
anni,
migliaia
di
bambini
con
la
pancia
vuota,
è
insomma
un
paese
che
si
avvicina
sempre
più
agli
standard
africani.
Altro
che
Europa!
Strano
che
non
si
parli
mai
dei
forti
interessi
internazionali
legati
al
petrolio
nel
Mar
Egeo!
Strano
poi
che
tale
nazione
figuri
tra
le
prime
10
nel
mondo
per
importazione
di
armi!
Che
se
ne
faranno
poi
i
bambini
affamati
di
tante
armi?
E
come
possono
paesi
"civili"
vendere
armi
alla
Grecia
in
questo
momento?
I
bambini
di
tutto
il
mondo
hanno
solo
bisogno
di
pace,
amore
e
rispetto.
Lo
spettro
della
Grecia
spaventa
gli
italiani,
forse
perché
essa
è
così
vicina,
non
un
lontano
paese
del
terzo
mondo.
La
difficile
crisi
che
attanaglia
anche
l’Italia
può
degenerare
facilmente,
se
non
stiamo
attenti.
La
reazione
dei
cittadini
durante
le
ultime
elezioni
greche
è
davvero
preoccupante:
aumenta
l’astensionismo
e si
rafforzano
gli
estremismi
di
destra
e di
sinistra
con
marcate
tendenze
antieuropeiste.
Accadrà
anche
in
Italia?
Speriamo
di
no.
Un
segnale
forte
viene
anche
dalla
Francia
con
la
vittoria
del
socialista
Hollande:
l’Europa
ha
bisogno
di
una
svolta.
Se i
bambini
continueranno
a
morire
di
fame,
i
più
deboli
saranno
ancora
calpestati,
se
si
continuerà
a
parlare
di
Spread
e
agenzie
di
rating,
di
sprechi,
caste
e
privilegi,
speculazioni
e
quant’altro,
come
potremo
sentirci
orgogliosi
di
chiamarci
“EUROPEI”?
E’
necessario
dare
una
connotazione
diversa
a
questo
termine.
Il
poeta
inglese
Wordsworth
scrisse
"THE CHILD
IS
FATHER
OF
THE
MAN"
(IL
BAMBINO
È
PADRE
DELL’UOMO).
Rispettiamo
dunque
i
bambini,
sono
il
nostro
futuro
sul
pianeta
Terra.