N. 82 - Ottobre 2014
(CXIII)
Gladiatores e Agone Sportivo.
Armi e Armature dell'Impero Romano
Storia gladiatoria allo stadio di domiziano
di Federica Campanelli
Dal
settembre
2014,
l’area
archeologica
dello
Stadio
di
Domiziano
in
Roma
ha
integrato
nel
proprio
spazio
espositivo
l’interessante
collezione
dell’Associazione
Archeos,
inaugurando
così
l’esposizione
permanente
“Gladiatores
e
Agone
Sportivo.
Armi
e
Armature
dell’Impero
Romano”.
L’exhibit,
organizzata
in
sei
diverse
sezioni
(Origini;
Repubblica;
Impero;
Domiziano;
Parata;
Agonismo),
ripercorre
quattro
secoli
di
gladiatura,
dal
III
a.C.
al
II
d.C.,
attraverso
una
collezione
di
oltre
300
esemplari
propri
dei
munera
gladiatoria.
Il
percorso
espositivo
permette
di
seguire
l’evoluzione
storica
e
stilistica
della
figura
del
gladiatore
e
del
suo
armamentario,
dalla
genesi
del
combattimento
concepito
come
mera
lotta
di
sangue
tra
schiavi
all’estrema
esaltazione
del
fenomeno
in
età
imperiale,
attuata
anche
con
la
costruzione
dei
grandi
anfiteatri.
Con
l’ausilio
di
accurate
ricostruzioni
compiute
a
partire
da
cronache
di
guerra,
narrazioni
figurate
su
manufatti
fittili
e
bassorilievi,
l’Archeos
mette
in
mostra
le
qualità
e
gli
attributi
delle
principali
familiae
gladiatorie,
chiarendo
come
fosse
organizzata
la
competizione
tra
i
vari
rappresentanti
delle
stesse.
Di
grande
interesse
è
ancora
osservare
come
la
figura
del
lottatore
più
celebre
dell’antichità,
muti
parallelamente
alle
trasformazioni
sociali
e
politiche
della
civiltà
romana.
Se
per
esempio
le
più
antiche
classi
di
gladiatori
erano
Sanniti
o
Galli
(il
loro
armamento
ricalcava
quello
in
uso
in
campo
bellico
presso
le
omonime
popolazioni
soggiogate
al
potere
dell’Urbe)
di
loro
si
perderà
memoria
già
in
età
augustea
allorché,
in
segno
di
rispetto
per
quei
popoli
oramai
pienamente
integrati
nel
mondo
romano,
cadde
l’accezione
prettamente
negativa
dell’epiteto
“Sannita”
o
“Gallo”.
Tra
le
principali
categorie
gladiatorie
descritte
nell’ambito
dell’esposizione
troviamo
inoltre:
Provocator,
la
cui
tattica
di
combattimento
si
avvicinava
molto
a
quella
propria
dell’esercito
romano
tanto
da
imitarne
lo
stile
dell’armamentario,
come
dimostrato
dalle
fedeli
ricostruzioni
di
elmi
di
tipo
gallico
imperiale
provenienti
dalla
Caserma
dei
Gladiatori
a
Pompei.
I
Provocatores
erano
sempre
destinati
a
scontri
tra
pari
(Provocator
vs
Provocator).
Murmillo,
tra
le
figure
più
amate
delle
arene,
è
considerato
l’evoluzione
del
gladiatore
Gallo;
poteva
fronteggiare
sia
il
Thraex
sia
l’Hoplomachus,
tuttavia
sono
attestati
scontri
anche
con
il
tipo
Retiarius
durante
il
primo
periodo
repubblicano.
.
Murmillo
VS
Hoplomachus;
disegno
di
Silvano
Mattesini
(Archeos)
Secutor,
gladiatore
pesantemente
armato,
è
conosciuto
anche
con
l’appellativo
di
Contraretiarius
per
evidenti
ragioni
di
antagonismo
programmato
con
il
Retiarius;
rappresenta
con
ogni
probabilità
l’evoluzione
del
gladiatore
Sannita
di
cui
eredita
l’ampio
scudo.
.
Retiarius
VS
Secutor;
disegno
di
Silvano
Mattesini
(Archeos)
Retiarius,
era
tra
le
figure
gladiatorie
più
suggestive
per
il
singolare
armamento
che
lo
contraddistingueva:
tridente,
rete
da
pescatore
(come
suggerisce
lo
stesso
nome),
il
tipico
galerus
(una
rigida
protezione
per
la
spalla
sinistra)
e
l’assenza
di
elmo.
Le
lotte
tra
Retiarii
e
Secutores
erano
forse
le
più
celebri
e
acclamate
nelle
arene
gladiatorie.
Hoplomachus,
ispirato
alla
figura
dell’hoplita,
soldato
della
fanteria
pesante
greca,
l’Hoplomachus
era
caratterizzato
dalla
presenza
dell’hoplon
(scudo
bronzeo
di
forma
circolare),
il
gladio
o la
machaera,
il
giavellotto
e
alti
schinieri.
Suoi
tipici
antagonisti
erano
gladiatori
del
tipo
Thraex,
Murmillo
o un
altro
Hoplomachus.
Thraex,
tra
i
più
antichi
combattenti
a
fare
la
loro
comparse
nelle
arene,
prendono
il
nome
dai
guerrieri
traci
alleati
di
Mitridate
IV,
fatti
prigionieri
da
Silla
nell’ambito
delle
guerre
mitridatiche.
Elemento
inconfondibile
del
suo
armamentario
era
la
sica,
una
spada
dalla
lama
ricurva,
pensata
per
facilitare
l’azione
di
offesa.
Suoi
rivali
erano
il
Murmillo
e l’Hoplpmachus.
.
Trace
VS
Hoplomachus;
disegno
di
Silvano
Mattesini
(Archeos)
Scissor,
riconoscibile
per
la
totale
assenza
di
scudo,
lo
Scissor
era
un
tipo
gladiatorio
poco
diffuso
nelle
arene.
Si
presenta
con
la
lorica
squamata,
la
daga
o il
gladio
branditi
dalla
mano
destra
e
maglio
a
falce
(un
dispositivo
metallico
dotato
di
lama
semicircolare)
impugnato
con
la
sinistra.
Forse
rappresentava
una
variante
del
Secutor,
per
tanto
lo
si
poteva
vedere
contro
il
Retiarius
in
scontri
sanguinosi
e
presumibilmente
impari.
.
Scissor
VS
Retiarius;
disegno
di
Silvano
Mattesini
(Archeos)