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N. 26 - Febbraio 2010
(LVII)
emigrare a sud
giovanni "il tunisino"
di Daria Addabbo
Abdelhamid Ben Dhafar è nato in Tunisia nel 1957, ma da 30 anni vive in Italia: nel 1979 ha infatti raggiunto il paese siciliano di Portopalo di Capo Passero (Siracusa), dove ha scoperto di essere emigrato non “a nord”, come credeva, ma “più a sud di Tunisi”, sua città natia. Qui a Portopalo (luogo noto per il naufragio del 1996, in cui persero la vita circa 300 migranti, ma anche per l’enorme percentuale di volontari dediti alla prima accoglienza) tutti lo conoscono come “Giovanni il Tunisino”.
Ex “figghiu dei fiori”, è stato prima pescatore e poi agricoltore. Oggi ha serre di sua proprietà in cui coltiva con orgoglio i pomodori “Pachino”. Collabora inoltre con il “Servizio di Contrasto all’immigrazione clandestina” della Procura di Siracusa, e il suo contributo durante gli sbarchi è preziosissimo. Riveste infatti il ruolo di “mediatore”, ed è grazie a lui che si instaura il primo contatto con i migranti che ogni anno sbarcano in questo lembo di terra siciliana.
È lui il primo a informarsi sulle loro condizioni di salute dei nuovi arrivati e sui loro luoghi di provenienza, partecipando inoltre alle procedure di individuazione degli scafisti. Il suo lavoro continua poi nei “Centri di Permanenza Temporanea” (CPT), dove viene decisa l’assegnazione o meno dello status di “rifugiato politico”.
Nonostante sia economicamente indipendente e perfettamente integrato, nonostante risieda da oltre 15 anni nel nostro paese, e nonostante fornisca da quasi dieci anni il suo prezioso contributo alle autorità italiane in tema immigrazione, Giovanni non è ancora un cittadino italiano.
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