N. 141 - Settembre 2019
(CLXXII)
lavorare oggi
in
attesa
di
un
(vero)
impiego
di
Daria
Addabbo
Oggi
in
Italia
migliaia
di
giovani
cercano
lavoro.
Vogliono
la
loro
indipendenza,
vogliono
guardare
al
futuro.
Cosa
offre
il
mercato
a
chi
ha
deciso
di
non
portare
all’estero
il
proprio
cervello?
Non
una
professione,
non
un
mestiere,
ma
un’occasione
di
lavoro,
per
lo
più
temporaneo.
I
giovani
–
nel
tentativo
di
diventare
adulti
–
non
possono
far
altro
che
passare
all’azione,
dimostrandosi
abili
nel
muoversi,
capaci
di
vestire
abiti
sempre
nuovi
e di
giocare
gli
unici
ruoli
a
disposizione.
Adattandosi
alle
esigenze
del
mercato,
accettando
così
un
equilibrio
precario
tra
realtà
e
realizzazione,
tra
necessità
e
aspirazioni,
danno
forma
al
loro
tempo
e
alla
loro
economia
in
modi
assai
informali,
nella
ricerca
costante
di
un
posto
nella
società,
pur
restando
spesso
fuori
dalle
sue
tutele.
Attraverso
la
macchina
fotografica
abbiamo
raccontato
le
storie
di
chi,
in
attesa
di
un
impiego
futuro,
sperimenta
con
elasticità
e
coraggio
professioni
casuali,
spesso
distanti
dalla
propria
formazione:
commesso,
babysitter,
agente
immobiliare,
stagista,
venditore
porta
a
porta,
“bella
presenza”
per
casting,
istruttore
di
fitness,
meccanico,
programmatore
informatico,
addetto
consegne,
hostess
per
fiere
ed
eventi,
massaggiatrice,
cameriere,
animatore,
operatore
sociale.