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CONTEMPORANEA


N. 8 - Agosto 2008 (XXXIX)

GEORGE ORWELL
La storia di Eric Arthur Blair

di Giovanna D’Arbitrio

Nato a Motihari nel Bengala nel 1903 da una famiglia anglo-indiana e morto a Londra nel 1950, Eric Arthur Blair, vero nome di George Orwell, fu un noto scrittore, giornalista, opinionista politico e culturale negli anni ’40. Molto citato e studiato ancora oggi per l’acuta, satirica distopia (contrario di utopia), di cui si servì per attaccare i regimi totalitari, appare sempre molto "attuale" quando si vogliono evidenziare certi condizionamenti e meccanismi di controllo, riscontrabili anche nelle nostre moderne democrazie.

Comunista deluso dagli orrori dello stalinismo sovietico, pur rimanendo un convinto socialista democratico, condannò le dittature soprattutto in due opere che lo resero famoso:

1) ANIMAL FARM

2) NINETEEN EIGHTY-FOUR

Nel primo romanzo, scritto nel 1945, una favola allegorica, gli animali di una fattoria si ribellano contro un padrone crudele, ma poi cadono sotto il dominio di alcuni loro compagni, corrotti ed avidi, il cui slogan è "tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri". Si tratta chiaramente di una parodia ben riuscita della dittatura sovietica, in particolare, ma di tutti i totalitarismi in generale. Notevole la semplicità dello stile che in modo chiaro ed efficace rende accessibili a tutti anche concetti molto complessi.

Ancora più interessante appare Nineteen Eighty-four, scritto nel 1948, che da molti è considerato come il suo capolavoro. In esso l’autore descrive un paese governato da un misterioso dittatore, Il Grande Fratello, il quale con varie strategie tiene sotto controllo un’umanità robotizzata.

Chi non si attiene alle regole viene incolpato di "psicoreato" e severamente punito.

Il protagonista della vicenda, Winston Smith, lavora al Ministero della Verità, dove ha l’incarico di manipolare la storia del passato e di adeguarla alle esigenze del momento, poiché secondo il partito chi controlla il passato è padrone del presente e quindi anche del futuro. Il Ministero ha anche il compito di creare una "neolingua", scarna ed essenziale, per ridurre la capacità di pensare.

La popolazione è divisa in due classi sociali: i "prolet" che non s’interessano di politica, lavorano soltanto, si divertono con la pornografia ampiamente elargita, si ubriacano e procreano, l’altra classe è quella dei burocrati e dei funzionari, anch’essi controllati dal regime attraverso ricetrasmittenti ed altri complicati strumenti.

I comunicati del partito vengono continuamente ripetuti in modo martellante e grandi poster, raffiguranti il dittatore, sono dovunque e portano la scritta: - Il Grande Fratello ti guarda -.

I tre slogan politici più ricorrenti sono: 1)la pace è guerra; 2) la libertà è schiavitù; 3) l’ignoranza è forza.

La nazione è sempre in guerra, per lo più una guerra lontana, ma ogni tanto cadono razzi che uccidono persone anche nel paese, così la paura e l’odio vengono costantemente alimentati.

Winston Smith, che l’autore definisce "l’ultimo uomo libero in Europa", si ribella e cade nello psicoreato, quindi viene imprigionato, torturato ed "omologato" con la forza.

Prima di cedere, tuttavia, dice al suo aguzzino: Non so come, ma qualcosa vi sconfiggerà, lo so che fallirete. C’è qualcosa nell’universo che voi non riuscirete mai a dominare: lo SPIRITO DELL’UOMO.

Concludiamo con questa significativa frase, augurandoci che i progressi della scienza e della tecnica siano al servizio dell’uomo e non lo rendano mai loro schiavo e che il grande valore della LIBERTA’ sia sempre difeso e preservato.

 

 

 

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