La
IEA è l’Agenzia Internazionale per
l’Energia (International Energy
Agency), organizzazione
intergovernativa fondata nel 1974,
dopo lo shock petrolifero del 1973
su imput dell’OSCE, allo scopo di
facilitare il coordinamento delle
politiche energetiche dei Paesi
membri, per assicurare la stabilità
degli approvvigionamenti energetici
al fine di sostenere la crescita
economica. Prima dell’invasione
dell’Ucraina da parte della Russia,
la IEA ha pubblicato il Gas
Quarterly Report 2022.
Nel 2021 il consumo globale di gas
naturale è cresciuto del 4,6% dopo
il calo dovuto alla pandemia nel
2020. La forte crescita della
domanda nel 2021 è dovuta alla
ripresa economica che ha visto la
ripresa delle attività economiche
dopo il succedersi di catastrofi
naturali e il blocco causato dal
COVID-19.
La spiegazione fornita dalla IEA per
il repentino aumento dei prezzi
anche prima dell’inizio del
conflitto tra Russia e Ucraina è da
attribuirsi in primis a un’offerta
da parte dei fornitori di gas che
non ha saputo tenere il passo
rispetto alla crescente domanda.
Tale fenomeno, aggravato da fattori
esogeni al mercato, ha portato a
mercati ristretti e a un prezzo del
gas lievitato, che ha frenato la
crescita della domanda già nella
seconda metà del 2021.
Il conflitto alle porte dell’Unione
Europea ha aggiunto ulteriore
pressione e incertezza a un mercato
del gas naturale già in crisi. Con
livelli di stoccaggio al di sotto
della media, l'approvvigionamento di
gas naturale in Europa è un
argomento che desta preoccupazione
già dalla seconda metà del 2021.
I prezzi europei hanno raggiunto nel
breve termine i massimi storici
dall'inizio del conflitto, essendo i
Paesi dell’Unione Europea diventati
il mercato premium già dallo scorso
inverno, attirando massicci flussi
di GNL per compensare il forte calo
delle consegne dei gasdotti russi.
Il gas naturale liquefatto (GNL) si
ottiene abbassando la temperatura
fino a un valore pari a -160°C.
Attraverso le forniture di GNL per
il mercato europeo si è riusciti a
bilanciare il consumo invernale di
gas. Il GNL ha un vantaggio rispetto
a GPL, che per una stessa quantità
di gas, il volume occupato dal GNL è
seicento volte inferiori al volume
della stessa quantità in forma
gassosa. Nonostante ciò, la
volatilità dei prezzi ha spinto i
Paesi, soprattutto le economie
emergenti dell’Asia, a forti
riduzioni nel consumo, con un
conseguente rallentamento della
produzione e dell’economia.
Come già spiegato nei precedenti
articoli, la Russia è il più grande
fornitore di gas naturale dei Paesi
europei, con il 33% della domanda
della regione nel 2021. Sul
territorio dell’Ucraina passa il 7%
dei gasdotti che trasportano dalla
Russia verso l'Europa il gas.
Nonostante durante il conflitto
l'Ucraina abbia subito varie
interruzioni di gas da parte della
Russia, le forniture verso l’Europa
sono continuate senza problemi e
senza restrizioni sulle importazioni
imposte dall’Unione Europea. Il
dibattito all’interno dell’UE su
come rendersi indipendente dal gas
russo è ampio e controverso,
numerose sono le iniziative dei
singoli Stati membri per
accaparrarsi forniture da Paesi
terzi, anche passando sopra a
questioni che riguardano la
violazione dei diritti umani, come
nel caso dell’Egitto.
Come stabilito nel piano generale
REPowerEU della Commissione europea
pubblicato l'8 marzo, è prevista un
maggiore utilizzo di GNL fornito
dagli USA per bilanciare le esigenze
di consumo e garantire il
riempimento dei siti di stoccaggio
sotterraneo europei, con un
obiettivo di riempimento minimo
dell'80% entro il 1° novembre (e del
90% dal 2023), come parte di una
proposta legislativa della
Commissione europea pubblicata a
fine marzo.
L'incremento delle importazioni di
GNL in Europa ha rivoluzionato il
mercato globale del gas liquido, in
quanto un’offerta aggiuntiva
indirizzata verso i Paesi europei
appare limitata, non essendo
supportata da progetti concreti a
riguardo ed essendo diversi Paesi
esportatori limitati nelle forniture
a causa delle consistenti
interruzioni del 2021.
La domanda di gas naturale non
subirà soltanto una contrazione nei
Paesi emergenti a causa della
volatilità dei prezzi, ma avrà nel
breve termine più ampie e gravi
ripercussioni sull’economia globale,
a causa del conflitto in corso.
Oltre all'aumento dei prezzi delle
materie prime che grava su famiglie
e imprese, la conseguenza più
preoccupante, dopo un lungo periodo
di recessione è l'inflazione
galoppante, che riduce il potere di
acquisto, mentre diminuiscono gli
investimenti da parte delle imprese,
a causa della maggiore incertezza a
livello finanziario e della
difficoltà di accesso ai
finanziamenti stessi. Il rischio di
stagflazione è quindi alto nelle
economie avanzate.
Ci sono poi effetti collaterali da
non sottovalutare causati dal
conflitto russo-ucraino, secondo la
IEA riguardo agli usi non energetici
del gas naturale, in particolar modo
sulla produzione di fertilizzanti.
Il gas naturale rappresenta il 70%
della produzione globale di
ammoniaca, che è il punto di
partenza per tutti i fertilizzanti
azotati minerali. Il prezzo
dell'urea è più che raddoppiato tra
settembre 2021 e marzo 2022. La Cina
e la Russia, due grandi esportatori
di urea, hanno limitato le
esportazioni alla fine del 2021,
allo scopo di mantenere
l'approvvigionamento e la sicurezza
alimentare dei loro mercati interni,
inoltre le sanzioni alla Russia
hanno messo ulteriore tensione sulla
disponibilità di fertilizzanti e sui
futuri raccolti.
La volatilità del prezzo del gas è
determinata anche dall’andamento del
mercato del petrolio, perché a
seconda della produzione di greggio
si determina la quantità estratta e
quindi il prezzo. Inoltre, la
domanda di gas è influenzata anche
dai fattori climatici e dalla
stagione. il gas è stoccato in
estate, quando la domanda è bassa e
ritirato in inverno, per soddisfare
la domanda di riscaldamento. I mesi
estivi potrebbero rappresentare
quindi un momento in cui i governi
possono mettere a punto programmi
per arginare una crisi economica, ma
se è possibile fare analisi
economiche per varare misure contro
l’inflazione, difficile è prevedere
eventi geopolitici e meteorologici
inaspettati.