contemporanea
SUL GATTO PERSIANO
CARATTERISTICHE E ORIGINI D'UN AMICONE
DAL LUNGO PELO
di
Emanuel De Marchis
Quella del gatto persiano è una delle
razze più pregiate del mondo felino, ma
forse non tutti sanno che tale animale
domestico, connotato da un aspetto
aristocratico, elegante e maestoso, è
notoriamente un gran sornione – abile a
dissimulare idee e intenzioni sotto un
atteggiamento bonario e apparentemente
distratto – e che, se ben coccolato, si
adatta perfettamente alla vita in un
appartamento. Tale stirpe di gatti è
stata infatti selezionata proprio
dall’essere umano a partire dal
cosiddetto gatto d’angora, proveniente
dalla Persia (da qui il nome del piccolo
felino). Questa razza originaria aveva
tuttavia una foggia assai diversa,
rispetto a quella dei persiani come li
conosciamo oggi.
Per la cronaca, fu lo scrittore e
musicista romano Pietro Della Valle, nel
corso del XVII secolo, il primo a
portare in Europa alcuni esemplari di
gatti persiani, presi con sé alcuni
durante un lungo viaggio in Oriente
(compiuto tra il 1614 e il 1626). Questa
“nuova” razza divenne quindi, in epoca
vittoriana, la preferita della regina
Vittoria del Regno Unito (sul trono dal
1837-1901), diffondendosi così in modo
massiccio in terra inglese e poi anche
altrove nel Vecchio Continente.
Caratterizzato da un aspetto “tozzo”,
sintetizzato dal muso tipicamente
schiacciato, il persiano è apprezzato da
molti per il pelo folto e lungo (anche
20 centimetri), mentre per quel che
riguarda la colorazioni del manto, essa
cambia a seconda della varietà (gli
incroci possibili sono centinaia, con le
cromie passano dal nero, al bianco, al
blu). Nello specifico, la federazione
internazionale felina (FIFe) ha distinto
tali animali in tre macro-gruppi,
derivanti proprio dalla tipologia di
colore del loro pelo. Abbiamo così: il
“persiano van”, quasi tutto bianco, ma
con piccole macchie di colore su coda e
testa, il “bicolore”, con solo un terzo
del pelo bianco, e quello “arlecchino”,
con cinque sesti del manto bianco e il
resto colorato.
.
Gatto persiano "van"
Una curiosità: al di fuori delle varietà
classiche, esiste anche un tipo di
persiano a pelo corto, noto come “exotic
shorthair”. Detto del pelo, per quel che
concerne gli occhi dei gatti persiani,
essi variano in genere tra il blu, il
verde, l’arancio o impari, tipo di
colore blu e arancio (alcuni possono
peraltro avere un occhio di un colore
diverso rispetto all’altro). Quanto alle
zampe, sono corte e “rotondette”, mentre
il peso varia sensibilmente tra
esemplari maschi e femmine: queste
ultime non arrivano in genere ai 4 kg, i
primi possoni invece raggiungere anche i
7 kg.
.
Persiano "bicolore"
Docile e affettuoso, il persiano appare
spesso come un gran pigrone, disposto a
muoversi, interrompendo i propri
prolungati sonnellini, solo quando è
strettamente necessario. Se lo si
osserva nel suo quotidiano, sembra quasi
una presenza invisibile, come se
fluttuasse in una specie di altra
dimensione.
.
Persiano "arlecchino"
Tale
felino è peraltro molto affascinato
dalla compagnia umana, ma durante il
giorno sa stare bene anche da solo,
rispettando l’ambiente domestico e non
combina guai di sorta, anche nel caso vi
siano altri animali in casa, con cui non
ha difficoltà ad andare d’accordo. Non
ama invece in modo particolare uscire
all'esterno, né compiere grandi
passeggiate in caso si abbia una casa
molto spaziosa. Proprio per questo, è
bene limitarsi nel dargli da mangiare,
altrimenti potrebbe ingrassare
rapidamente e non riuscire più a
bruciare le calorie in eccesso.
L’alimentazione del persiano è bene che
sia equilibrata e varia, escludendo
totalmente pasta, pane e latte, specie
negli esemplari adulti. È inoltre buona
norma spazzolargli (e lavargli)
periodicamente il lungo pelo, onde
assicurargli un manto sempre lucido e
impedire che possa ingerire i ciuffi in
eccesso (evento che causa fastidiose
occlusioni intestinali), persi in gran
quantità soprattutto durante le mute
stagionali (evento piuttosto frequente
che causa fastidiose occlusioni
intestinali).
Un’ultima, importante annotazione: nel
corso dei decenni, il mercato dei gatti
con pedigree, soprattutto nel caso dei
persiani, si è spesso mostrato poco
rispettoso verso gli animali coinvolti,
selezionati e cresciuti fin da piccoli
nel solo nome del business (gestito in
molti casi senza le opportune
certificazioni). Prima di acquistare un
persiano (o altri gatti pregiati), anche
laddove lo si faccia con piena buona
fede e con l’intenzione di donargli
tutto il nostro amore, è quindi bene
provare ad adottarne uno, scegliendo
possibilmente un trovatello, senza
alimentare il suddetto commercio, che di
certo non giova a questi simpatici
gattoni dal lungo pelo. |