N. 2 - Febbraio 2008
(XXXIII)
gaetano arfè
una vita per il socialismo
di Antonio Pisanti
La biografia che Ciro Raia ha scritto del
suo illustre concittadino Gaetano Arfé, dal titolo
“Gaetano Arfé - Un socialista del mio Paese”, storico e
politico nato nel 1925 a Somma Vesuviana e scomparso
nello scorso settembre, si fa leggere con immediato
coinvolgimento, indipendentemente da quelli che possono
essere i livelli di interesse e di partecipazione
emotiva del lettore per le vicende che hanno
caratterizzato la storia del socialismo italiano.
Infatti, attraverso questa storia
traspare la narrazione della più ampia vicenda politica
nazionale e nelle pagine del libro la politica appare
ancora nel suo dover essere pervasa da quella passione
civile e dagli ideali che dovrebbero motivare e
caratterizzare l’operato di chiunque, indipendentemente
dalle convinzioni e posizioni ideologiche, voglia
intraprenderne le difficili battaglie.
La piacevolezza della lettura, inoltre, è
accresciuta dal fatto che la biografia di Arfé è
raccontata con riferimenti “in diretta” alla realtà dei
luoghi e dei personaggi incontrati e intervistati da
Raia nel corso della sua ricerca, personaggi dei quali
egli ha raccolto testimonianze e rievocazioni che
delineano progressivamente le tappe dell’impegno di
studioso e di socialista di Gaetano Arfé.
Il “racconto” si avvale di queste
testimonianze personali, attentamente sollecitate
dall’autore nell’evidenziare avvenimenti ed aspetti nei
quali Arfé esercitò la sua appassionata ed autorevole
azione per l’autonomia del socialismo e per l’unità
delle formazioni politiche che intendevano sostenerne le
posizioni; tema, questo, di particolare attualità in
questi tempi, in cui le varie componenti riformiste e
liberali della diaspora socialista sono impegnate, tra
numerose difficoltà, per la ricostruzione di una casa
comune.
Il lavoro di Raia si arricchisce, tra
l’altro, dell’analisi di documenti, di scritti
dell’epoca e di pagine tratte dalla copiosa produzione
di Arfé, di volta in volta politico, storico,
giornalista, che, tra l’altro, è stato anche direttore
dell’Avanti!.
Nell’ultima parte del libro (248 pagine,
Piero Lacaita Editore), Ciro Raia ha raccolto una lunga
intervista con Arfé, allo scopo di rappresentarne, con
la sua esperienza di vita e di lotta politica, i
preziosi insegnamenti, quanto mai necessari in un’epoca
che, a dire dello stesso Arfé, richiede a ciascuno di
riscoprire idealità, princìpi e valori per calarli nella
realtà del nostro tempo e “resistere all’onda fangosa e
turbinosa che ci minaccia”. |