N. 32 - Agosto 2010 
                          
                          (LXIII)
																						LA FONDAZIONE “EVA PERÓN”
																						Donde existe una necesidad nace un derecho
																						di Danilo Caruso
																			
																			 
																			
																			
																			Nell’Argentina 
																			del 
																			passato 
																			la 
																			carica 
																			di 
																			presidentessa 
																			onoraria 
																			della
																			
																			Sociedad 
																			de 
																			beneficencia 
																			veniva 
																			riservata 
																			alla 
																			moglie 
																			del 
																			presidente 
																			della 
																			repubblica 
																			in 
																			carica.
																			
																			 
																			
																			
																			Quando 
																			Perón 
																			fu 
																			eletto 
																			tuttavia 
																			le 
																			dame 
																			dell’oligarchia 
																			borghese 
																			rifiutarono 
																			di 
																			concedere 
																			questo 
																			ruolo 
																			ad 
																			Evita 
																			con 
																			l’ipocrita 
																			giustificazione 
																			che 
																			fosse 
																			troppo 
																			giovane 
																			ed 
																			inesperta.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Quando 
																			le 
																			rifiutarono 
																			pure 
																			di 
																			nominare 
																			al 
																			suo 
																			posto 
																			la 
																			madre, 
																			poiché 
																			le 
																			motivazioni 
																			reali 
																			di 
																			tutto 
																			ciò 
																			stavano 
																			nel 
																			disprezzo, 
																			la
																			
																			Società 
																			fu 
																			chiusa 
																			con 
																			atto 
																			governativo 
																			il 6 
																			settembre 
																			1946.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Potrebbe 
																			sembrare 
																			che 
																			questa 
																			misura 
																			di 
																			scioglimento 
																			sia 
																			unicamente 
																			un 
																			atto 
																			di 
																			vendetta, 
																			sennonché 
																			la 
																			pessima 
																			gestione 
																			di 
																			questa 
																			organizzazione, 
																			che 
																			controllava 
																			molte 
																			strutture 
																			ospedaliere, 
																			era 
																			già 
																			emersa 
																			nel 
																			1939: 
																			tutti 
																			i 
																			dipendenti 
																			venivano 
																			sfruttati 
																			con 
																			pesanti 
																			turni 
																			lavorativi 
																			e 
																			sottopagati, 
																			nelle 
																			case-scuola 
																			(più 
																			simili 
																			a 
																			delle 
																			prigioni) 
																			anche 
																			i 
																			bambini 
																			erano 
																			costretti 
																			a 
																			lavorare 
																			e 
																			persino 
																			a 
																			mendicare, 
																			solamente 
																			il 
																			5% 
																			dei 
																			fondi 
																			raccolti 
																			andava 
																			a 
																			sostegno 
																			dell’assistenza 
																			(tutto 
																			il 
																			resto 
																			concerneva 
																			spese 
																			di 
																			gestione).
																			
																			
																			 
																			
																			
																			La 
																			sua 
																			opportuna 
																			soppressione 
																			diede 
																			spazio 
																			al 
																			riordino, 
																			non 
																			fu 
																			il 
																			caso 
																			di 
																			Evita 
																			nella 
																			sostanza 
																			a 
																			determinarne 
																			la 
																			fine.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			La
																			
																			Fundación 
																			María 
																			Eva 
																			Duarte 
																			de 
																			Perón 
																			fu 
																			istituita 
																			a 
																			metà 
																			del 
																			1948, 
																			sempre 
																			con 
																			atto 
																			governativo 
																			(a 
																			fine 
																			1950 
																			sarà 
																			ridenominata
																			
																			Fundación 
																			Eva 
																			Perón). 
																			Al 
																			termine 
																			del 
																			1947 
																			operava 
																			però 
																			già 
																			la
																			
																			Cruzada 
																			de 
																			ayuda 
																			social 
																			María 
																			Eva 
																			Duarte 
																			de 
																			Perón 
																			con 
																			azioni 
																			poi 
																			proprie 
																			della
																			
																			Fundación.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			La 
																			precedente
																			
																			Società 
																			di 
																			beneficenza 
																			non 
																			andava 
																			al 
																			di 
																			là 
																			del 
																			finanziamento 
																			di 
																			istituti 
																			preesistenti. 
																			Evita 
																			invece 
																			si 
																			preoccupò 
																			di 
																			intervenire 
																			con 
																			la 
																			creazione 
																			di 
																			opere 
																			anche 
																			in 
																			tutti 
																			quei 
																			campi 
																			che 
																			il 
																			settore 
																			pubblico 
																			non 
																			riusciva 
																			con 
																			facilità 
																			a 
																			tutelare.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Dedicava 
																			periodicamente 
																			molte 
																			ed 
																			intense 
																			ore 
																			ad 
																			incontrare 
																			personalmente 
																			nella 
																			sede 
																			del
																			
																			Ministero 
																			del 
																			lavoro 
																			i 
																			bisognosi 
																			che 
																			si 
																			recavano 
																			a 
																			porle 
																			richieste 
																			d’aiuto.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			In 
																			un 
																			suo 
																			discorso 
																			chiarì 
																			che 
																			la
																			
																			Fundación 
																			« 
																			fue 
																			creada 
																			para 
																			cubrir 
																			lagunas 
																			en 
																			la 
																			organización 
																			nacional, 
																			porque 
																			en 
																			todo 
																			el 
																			país 
																			donde 
																			se 
																			realiza 
																			una 
																			obra, 
																			siempre 
																			hay 
																			lagunas 
																			que 
																			cubrir 
																			y 
																			para 
																			ello 
																			se 
																			debe 
																			estar 
																			pronto 
																			para 
																			realizar 
																			una 
																			acción 
																			rápida, 
																			directa 
																			y 
																			eficaz 
																			». 
																			Il 
																			denaro 
																			della
																			
																			Fundación, 
																			che 
																			non 
																			passava 
																			dalle 
																			sue 
																			mani, 
																			proveniva 
																			da 
																			spontanee 
																			contribuzioni 
																			di 
																			privati 
																			o 
																			enti 
																			pubblici, 
																			o 
																			dal 
																			gettito 
																			di 
																			misure 
																			ad 
																			hoc. 
																			Tra 
																			il 
																			’50 
																			ed 
																			il 
																			’53 
																			furono 
																			scelte 
																			queste 
																			fonti:
																			
																			
																			1) 
																			aumento 
																			del 
																			3% 
																			del 
																			biglietto 
																			d’ingresso 
																			all’ippodromo 
																			di 
																			Buenos 
																			Aires 
																			e 
																			tributo 
																			addizionale 
																			del 
																			3% 
																			sulle 
																			scommesse;
																			
																			
																			2) 
																			trattenute 
																			degli 
																			stipendi 
																			del 
																			primo 
																			maggio 
																			e 
																			del 
																			12 
																			ottobre, 
																			e 
																			del 
																			2% 
																			delle 
																			tredicesime;
																			
																			
																			3) 
																			l’intero 
																			gettito 
																			delle 
																			multe 
																			sui 
																			giochi 
																			d’azzardo;
																			
																			
																			4) 
																			deduzioni 
																			da 
																			miglioramenti 
																			salariali 
																			ai 
																			pubblici 
																			dipendenti; 
																			nelle 
																			vertenze 
																			di 
																			lavoro 
																			tra 
																			soggetti 
																			privati 
																			risolte 
																			da 
																			Evita 
																			c’era 
																			l’usanza 
																			di 
																			offrire 
																			una 
																			percentuale 
																			di 
																			qualche 
																			mensilità;
																			
																			
																			5) 
																			il 
																			50% 
																			dell’avanzo 
																			utile 
																			prodotto 
																			dalle 
																			assicurazioni 
																			per 
																			le 
																			manifestazioni 
																			sportive.
																			
																			
																			Si 
																			rivela 
																			dunque 
																			falsa 
																			l’accusa 
																			che 
																			vorrebbe 
																			le 
																			opere 
																			sostenute 
																			con 
																			modi 
																			estortivi. 
																			Le 
																			imprese 
																			private 
																			contribuivano 
																			spontaneamente 
																			senza 
																			sollecitazioni 
																			o 
																			per 
																			ringraziamento 
																			o 
																			per 
																			l’ottenimento 
																			del 
																			credito 
																			bancario 
																			presso 
																			l’Istituto 
																			argentino 
																			di 
																			promozione 
																			industriale
																			
																			che 
																			Evita 
																			poteva 
																			rendere 
																			più 
																			facile.
																			
																			
																			
																			
																			Eva 
																			Perón 
																			non 
																			era 
																			Eva 
																			Kant: 
																			una 
																			commissione 
																			d’inchiesta 
																			della 
																			prima 
																			dittatura 
																			post-peronista 
																			accertò 
																			che 
																			i 
																			presunti 
																			fatti 
																			di 
																			estorsione 
																			e 
																			corruzione 
																			erano 
																			totalmente 
																			irreali 
																			e 
																			che 
																			tutto 
																			si 
																			era 
																			svolto 
																			nel 
																			rispetto 
																			della 
																			legalità.
																			
																			
																			
																			
																			Il 
																			fatto 
																			che 
																			lo 
																			Stato 
																			mettesse 
																			a 
																			disposizione 
																			della
																			
																			Fundación 
																			risorse 
																			economiche, 
																			materiali 
																			ed 
																			umane 
																			suscitò 
																			a 
																			suo 
																			tempo 
																			la 
																			reazione 
																			dell’opposizione 
																			parlamentare 
																			antiperonista, 
																			i 
																			cui 
																			esponenti 
																			nulla 
																			avevano 
																			obiettato 
																			negli 
																			anni 
																			antecedenti 
																			riguardo 
																			ai 
																			cospicui 
																			finanziamenti 
																			pubblici 
																			elargiti 
																			alla
																			
																			Sociedad 
																			de 
																			beneficencia.
																			
																			
																			
																			
																			Beneficiarono 
																			della 
																			straordinaria 
																			attività 
																			assistenziale 
																			diretta 
																			da 
																			Evita 
																			pure 
																			decine 
																			di 
																			paesi 
																			stranieri, 
																			cui 
																			furono 
																			forniti 
																			vestiti, 
																			alimenti 
																			e 
																			farmaci. 
																			In 
																			seguito 
																			al 
																			colpo 
																			di 
																			Stato 
																			del 
																			1955 
																			che 
																			depose 
																			Perón 
																			il 
																			positivo 
																			complesso 
																			di 
																			ciò 
																			che 
																			era 
																			stato 
																			prodotto 
																			dalla
																			
																			Fundación 
																			o fu 
																			destinato 
																			ad 
																			improprio 
																			e 
																			pessimo 
																			utilizzo 
																			o 
																			peggio 
																			ancora 
																			radicalmente 
																			cancellato. 
																			Questo 
																			un 
																			elenco 
																			non 
																			esaustivo 
																			di 
																			quanto 
																			attuato:
																			
																			
																			- 
																			ogni 
																			anno 
																			venivano 
																			distribuite 
																			enormi 
																			quantità 
																			di 
																			macchine 
																			per 
																			cucire, 
																			capi 
																			di 
																			vestiario, 
																			alimenti, 
																			libri, 
																			biciclette 
																			e 
																			giocattoli;
																			
																			
																			- 
																			181 
																			punti 
																			per 
																			la 
																			vendita 
																			di 
																			prodotti 
																			di 
																			prima 
																			necessità 
																			a 
																			prezzi 
																			ridotti 
																			furono 
																			creati 
																			per 
																			sostenere 
																			le 
																			famiglie 
																			più 
																			bisognose;
																			
																			
																			- 
																			più 
																			di 
																			13.000 
																			donne 
																			trovarono 
																			un’occupazione;
																			
																			
																			- 
																			quasi 
																			2.400 
																			furono 
																			gli 
																			alloggiati 
																			nelle
																			
																			case 
																			per 
																			anziani 
																			abbandonati 
																			(ne 
																			furono 
																			aperte 
																			6);
																			
																			
																			- 
																			più 
																			di 
																			16.000 
																			bambini 
																			furono 
																			ospitati 
																			nelle
																			
																			case-scuola 
																			(20 
																			comprese 
																			quelle 
																			in 
																			costruzione, 
																			dislocate 
																			in 
																			16 
																			province 
																			con 
																			una 
																			capacità 
																			di 
																			più 
																			di 
																			25.000 
																			posti);
																			
																			
																			- 
																			un’opera 
																			di 
																			monitoraggio 
																			medico-sanitario 
																			era 
																			rivolta 
																			a 
																			tutti 
																			i 
																			giovani 
																			che 
																			partecipavano 
																			agli 
																			annuali 
																			concorsi 
																			nazionali 
																			sportivi 
																			(nel 
																			1949 
																			furono 
																			120.000);
																			
																			
																			- la
																			
																			Casa 
																			dell’impiegata 
																			a 
																			Buenos 
																			Aires, 
																			un 
																			edificio 
																			di 
																			11 
																			piani 
																			di 
																			cui 
																			9 
																			dormitori, 
																			forniva 
																			alloggio 
																			a 
																			tutte 
																			le 
																			lavoratrici 
																			bonaerensi 
																			senza 
																			dimora, 
																			con 
																			basso 
																			reddito 
																			e 
																			senza 
																			riferimenti 
																			familiari 
																			in 
																			città; 
																			aveva 
																			una 
																			capienza 
																			per 
																			500 
																			donne 
																			ed 
																			offriva 
																			un 
																			servizio 
																			di 
																			mensa 
																			quotidiana 
																			per 
																			1.500 
																			coperti 
																			accessibile 
																			a 
																			tutti 
																			ed a 
																			costi 
																			ridotti 
																			presso 
																			cui 
																			Evita 
																			aveva 
																			l’abitudine 
																			di 
																			cenare 
																			con 
																			i 
																			suoi 
																			collaboratori;
																			
																			
																			- 
																			poco 
																			più 
																			di 
																			16.000 
																			persone 
																			furono 
																			ospitate 
																			nelle 
																			3 
																			case 
																			di 
																			alloggio 
																			temporaneo 
																			in 
																			attesa 
																			di 
																			ricevere 
																			un’abitazione; 
																			la
																			
																			Fundación
																			
																			fece 
																			costruire 
																			case 
																			assegnate 
																			a 
																			decine 
																			di 
																			migliaia 
																			di 
																			famiglie 
																			(a 
																			poco 
																			più 
																			di 
																			20.000 
																			tra 
																			queste 
																			che 
																			emigrate 
																			si 
																			trovavano 
																			a 
																			Buenos 
																			Aires 
																			senza 
																			redditi 
																			era 
																			stato 
																			consentito 
																			nel 
																			1948-50 
																			di 
																			ritornare 
																			nella 
																			provincia 
																			d’origine 
																			ottenendo 
																			un’abitazione 
																			ed 
																			un’occupazione);
																			
																			
																			- 21 
																			ospedali, 
																			distribuiti 
																			in 
																			11 
																			province, 
																			di 
																			cui 
																			4 a 
																			Buenos 
																			Aires 
																			(avevano 
																			disponibilità 
																			di 
																			quasi 
																			23.000 
																			posti 
																			letto); 
																			altre 
																			3 
																			strutture 
																			specifiche 
																			erano 
																			riservate 
																			ai 
																			bimbi 
																			ed 
																			una 
																			agli 
																			ustionati; 
																			il 
																			completamento 
																			di 
																			due 
																			ospedali, 
																			tra 
																			cui 
																			quello 
																			dei 
																			bambini 
																			a 
																			Buenos 
																			Aires, 
																			fu 
																			sospeso 
																			dopo 
																			la 
																			caduta 
																			di 
																			Perón;
																			
																			
																			- 
																			furono 
																			edificati 
																			un 
																			migliaio 
																			di 
																			scuole 
																			e 
																			diverse 
																			colonie 
																			turistiche 
																			nel 
																			1948-50;
																			
																			
																			- un 
																			milione 
																			e 
																			mezzo 
																			di 
																			bottiglie 
																			di 
																			sidro 
																			e di 
																			pan 
																			dolce 
																			venivano 
																			donati 
																			annualmente 
																			per 
																			Natale 
																			ai 
																			meno 
																			abbienti.
																			
																			
																			L’architettura 
																			e 
																			l’arredo 
																			delle 
																			opere 
																			della
																			
																			Fundación 
																			erano 
																			di 
																			altissimo 
																			pregio 
																			e 
																			riflettevano 
																			il 
																			più 
																			autentico 
																			spirito 
																			di 
																			fratellanza 
																			umana.
																			
																			
																			
																			
																			I 
																			servizi 
																			offerti 
																			erano 
																			gratuiti 
																			e di 
																			ottimo 
																			livello. 
																			Era 
																			costante 
																			un’efficace 
																			assistenza 
																			socio-sanitaria 
																			rivolta 
																			ai 
																			soggetti 
																			svantaggiati 
																			tutelati. 
																			I 
																			bambini 
																			più 
																			disagiati 
																			avevano 
																			la 
																			possibilità 
																			di 
																			raggiungere 
																			gli 
																			studi 
																			universitari 
																			passando 
																			per 
																			gradi 
																			attraverso 
																			le 
																			accoglienti 
																			e 
																			confortevoli
																			
																			case-scuola,
																			
																			città 
																			di 
																			studio 
																			e 
																			città 
																			universitarie.
																			
																			
																			
																			
																			La
																			
																			Ciudad 
																			infantil 
																			Amanda 
																			Allen, 
																			intitolata 
																			ad 
																			un’infermiera 
																			argentina 
																			della
																			
																			Fundación 
																			scomparsa 
																			in 
																			una 
																			sciagura 
																			aerea 
																			durante 
																			l’intervento 
																			di 
																			soccorso 
																			alle 
																			vittime 
																			di 
																			un 
																			terremoto 
																			in 
																			Ecuador, 
																			accoglieva 
																			a 
																			Buenos 
																			Aires 
																			soggetti 
																			emarginati 
																			tra 
																			i 2 
																			ed i 
																			7 
																			anni. 
																			Il 
																			progetto 
																			di 
																			recupero 
																			seguiva 
																			il 
																			pensiero 
																			della 
																			pedagogista 
																			italiana 
																			Maria 
																			Montessori.
																			
																			
																			
																			
																			La
																			
																			Ciudad, 
																			che 
																			accudiva 
																			alcune 
																			centinaia 
																			di 
																			bimbi, 
																			fu 
																			chiusa 
																			dai 
																			militari 
																			golpisti 
																			nel 
																			1955, 
																			e la 
																			sua 
																			connessa 
																			città 
																			per 
																			piccoli, 
																			divenuta 
																			quindi 
																			parco 
																			per 
																			benestanti, 
																			fu 
																			demolita 
																			nel 
																			’64 
																			per 
																			lasciare 
																			spazio 
																			ad 
																			un 
																			parcheggio.
																			
																			
																			
																			
																			Nelle
																			
																			case-scuola 
																			un 
																			gruppo 
																			di 
																			assistenti 
																			sociali 
																			curava 
																			i 
																			rapporti 
																			con 
																			le 
																			famiglie 
																			di 
																			provenienza 
																			dei 
																			bambini 
																			(che 
																			avevano 
																			un’età 
																			compresa 
																			tra 
																			4 e 
																			10 
																			anni). 
																			Era 
																			desiderio 
																			di 
																			Evita 
																			che 
																			costoro 
																			non 
																			perdessero 
																			i 
																			loro 
																			rapporti 
																			con 
																			l’esterno 
																			a 
																			seconda 
																			della 
																			propria 
																			forma 
																			di 
																			soggiorno 
																			nell’istituto 
																			(in 
																			alcuni 
																			casi 
																			venivano 
																			affidati 
																			a 
																			dei 
																			tutori).
																			
																			
																			
																			
																			L’abbigliamento, 
																			che 
																			era 
																			di 
																			qualità, 
																			veniva 
																			rinnovato 
																			ogni 
																			sei 
																			mesi 
																			e 
																			poi 
																			distrutto. 
																			L’istruzione 
																			era 
																			curata 
																			attentamente 
																			anche 
																			con 
																			aggiuntivo 
																			insegnamento 
																			di 
																			sostegno, 
																			e 
																			per 
																			le 
																			bambine 
																			c’erano 
																			inoltre 
																			corsi 
																			integrativi 
																			che 
																			potevano 
																			riguardare 
																			l’arte, 
																			la 
																			musica, 
																			il 
																			ballo, 
																			la 
																			cucina 
																			e la 
																			cucitura.
																			
																			
																			
																			
																			Anche 
																			alle 
																			ragazze 
																			era 
																			prospettata 
																			la 
																			prosecuzione 
																			degli 
																			studi 
																			all’università 
																			nella
																			
																			Ciudad 
																			universitaria 
																			di 
																			Cordova 
																			da 
																			inaugurarsi 
																			secondo 
																			le 
																			previsioni 
																			nel 
																			1956, 
																			ma 
																			il 
																			completamento 
																			suo 
																			e di 
																			quella 
																			di 
																			Mendoza 
																			dopo 
																			Perón 
																			fu 
																			bloccato 
																			dalla 
																			dittatura: 
																			la 
																			prima 
																			avrebbe 
																			potuto 
																			ospitare 
																			400 
																			studenti 
																			argentini 
																			e 
																			150 
																			stranieri.
																			
																			
																			
																			
																			Sulla 
																			stessa 
																			falsariga 
																			non 
																			si 
																			giunse 
																			neanche 
																			ad 
																			ultimare 
																			la
																			
																			ciudad 
																			estudiantil 
																			femminile, 
																			infatti 
																			le 
																			ragazze 
																			seguivano 
																			provvisoriamente 
																			l’istruzione 
																			secondaria 
																			permanendo 
																			nella
																			
																			casa-scuola.
																			
																			
																			
																			
																			Furono 
																			costruite 
																			3 
																			ciudades 
																			estudiantiles 
																			a 
																			Buenos 
																			Aires, 
																			Cordova 
																			e 
																			Mendoza 
																			per 
																			gli 
																			studenti 
																			provenienti 
																			da 
																			fuori. 
																			Alla
																			
																			Fundación 
																			si 
																			doveva 
																			altresì 
																			la 
																			mensa 
																			universitaria 
																			di 
																			La 
																			Plata 
																			in 
																			provincia 
																			di 
																			Buenos 
																			Aires.
																			
																			
																			
																			
																			Il 
																			nuovo 
																			governo 
																			golpista 
																			del 
																			’55 
																			sciolse 
																			la
																			
																			Fundación 
																			e 
																			chiuse 
																			le 
																			sue 
																			istituzioni. 
																			Il 
																			suo 
																			capitale 
																			fu 
																			in 
																			parte 
																			rubato 
																			e le 
																			sue 
																			sostanze 
																			materiali 
																			illecitamente 
																			sottratte. 
																			I 
																			servizi 
																			e 
																			l’assistenza 
																			precedenti 
																			furono 
																			giudicati 
																			fuori 
																			luogo, 
																			eccessivi 
																			e 
																			persino 
																			lussuosi. 
																			I 
																			mobili 
																			di 
																			tutte 
																			le 
																			strutture, 
																			ed i 
																			regali 
																			ricevuti 
																			da 
																			Evita 
																			nel 
																			suo 
																			viaggio 
																			in 
																			Europa, 
																			che 
																			in 
																			queste 
																			si 
																			trovavano, 
																			posti 
																			come 
																			abbellimento, 
																			furono 
																			rimossi.
																			
																			
																			
																			
																			Si 
																			distrussero 
																			flaconi 
																			per 
																			la 
																			raccolta 
																			del 
																			sangue, 
																			lenzuola 
																			e 
																			coperte 
																			perché 
																			recavano 
																			l’etichetta
																			
																			Fundación 
																			Eva 
																			Perón, 
																			i 
																			polmoni 
																			d’acciaio 
																			finirono 
																			sotto 
																			sequestro 
																			per 
																			lo 
																			stesso 
																			motivo.
																			
																			
																			
																			
																			Qualche 
																			altro 
																			esempio 
																			del 
																			destino 
																			che 
																			i 
																			militari 
																			e 
																			gli 
																			antiperonisti 
																			riservarono 
																			ai 
																			frutti 
																			dell’amorevole 
																			impegno 
																			di 
																			Evita 
																			per 
																			la 
																			difesa 
																			delle 
																			categorie 
																			sociali 
																			disagiate: 
																			un 
																			ospedale 
																			per 
																			i 
																			bambini 
																			fu 
																			trasformato 
																			in 
																			un 
																			hotel-casinò 
																			e la
																			
																			ciudad 
																			estudiantil 
																			di 
																			Buenos 
																			Aires 
																			fu 
																			addirittura 
																			adibita 
																			a 
																			luogo 
																			di 
																			reclusione 
																			di 
																			componenti 
																			del 
																			governo 
																			peronista.
																			
																			
																			
																			
																			Dopo 
																			parecchi 
																			studenti 
																			ebbero 
																			l’opportunità 
																			di 
																			proseguire 
																			a 
																			studiare 
																			fuori 
																			dell’Argentina 
																			con 
																			borse 
																			di 
																			studio 
																			estere 
																			grazie 
																			alla 
																			qualità 
																			del 
																			percorso 
																			formativo 
																			svolto 
																			che 
																			era 
																			stato 
																			all’avanguardia 
																			e 
																			supportato 
																			di 
																			tutto 
																			ciò 
																			che 
																			occorresse 
																			(vestiario, 
																			libri, 
																			attrezzature 
																			scolastiche, 
																			e 
																			così 
																			via).
																			
																			
																			
																			
																			Quanto 
																			accaduto 
																			in 
																			una
																			
																			casa-scuola 
																			convertita 
																			in 
																			centro 
																			di 
																			collocamento 
																			lavorativo 
																			è 
																			emblematico.
																			
																			
																			
																			
																			Le 
																			bambine, 
																			cui 
																			era 
																			stata 
																			tolta 
																			la 
																			possibilità 
																			di 
																			apprendere 
																			per 
																			andare 
																			a 
																			lavorare 
																			nelle 
																			abitazioni 
																			dei 
																			borghesi, 
																			protestarono 
																			dal 
																			cortile 
																			gridando: 
																			« 
																			Queremos 
																			que 
																			vuelva 
																			Perón!!! 
																			».
																			
																			
																			
																			
																			Evita 
																			era 
																			scomparsa 
																			nel 
																			1952, 
																			ma 
																			sino 
																			alla 
																			fine 
																			la 
																			sua 
																			fondazione 
																			aveva 
																			lavorato, 
																			pur 
																			avendo 
																			perso 
																			lo 
																			slancio 
																			dato 
																			dalla 
																			propria 
																			animatrice, 
																			per 
																			rimuovere 
																			il 
																			disagio 
																			sociale.
										
										 
																			
																			
																			
																			
																							
																			 
																			
																			