N. 77 - Maggio 2014
(CVIII)
LIVE IS LIFE
PARTE II - EUROPA, TERRA DI FESTIVAL
di Andrea Bajocco
Il
percorso
iniziato
con
una
panoramica
sulle kermesse musicali
italiane
prosegue
qui
con
un
viaggio
alla
scoperta
dei
maggiori
festival
estivi
europei.
Sono
infatti
molteplici
le
manifestazioni
che,
seguendo
le
orme
di
Woodstock
e
Isle
of
Wight
(tornato
in
auge
dal
2002,
dopo
oltre
30
anni
di
sospensione),
illuminano
le
serate
estive,
regalando
emozioni
alle
migliaia
di
fan
che
li
raggiungono
da
ogni
angolo
del
Vecchio
Continente.
Gli
eventi,
a
differenza
di
quanto
succede
in
Italia
(dove
la
stragrande
maggioranza
di
festival
vengono
“spalmati”
su
lunghi
periodi),
si
concentrano
in
pochi
giorni
(di
solito
nei
weekend),
con
esibizioni
che
partono
dalle
prime
ore
del
pomeriggio
per
terminare
a
notte
inoltrata.
Questo
è
possibile
anche
grazie
a
eccellenti
pianificazioni
che
puntano
sullo
sfruttamento
di
enormi
spazi
verdi
consentendo
l’installazione
di
aree
destinate
a
campeggi
e a
parcheggi
per
roulotte;
un
po’
come
succedeva
qualche
anno
fa
al
Parco
San
Giuliano
di
Mestre
in
occasione
dell’Heineken
Jammin
Festival.
Le
line
up,
nella
gran
parte
dei
casi,
sono
molto
simili,
soprattutto
modo
per
quanto
riguarda
gli
headliner
che,
di
fatto,
si
spostano
in
tour
lungo
tutto
il
Vecchio
Continente
toccando
quasi
tutti
i
maggiori
festival.
Manco
a
dirlo,
i
più
festival
importanti
sono
organizzati
nel
Regno
Unito.
Se
l’irlandese
Oxegen
Festival
sarà
il
grande
assente
dell’estate
2014,
lo
stesso
non
si
può
dire
del
T
in
the
Park
che,
come
ogni
anno,
si
svolgerà
nel
sud
della
Scozia,
a
pochi
chilometri
da
Edinburgo.
L’Inghilterra,
da
parte
sua,
vanta
uno
straordinario
numero
di
festival,
tutti
di
grande
valore.
Alcuni
esempi
che
rendono
l’idea
dello
strapotere
inglese
sono,
oltre
il
già
citato
Isle
of
Wight,
il
Download
Festival,
il
V-Festival
(doppia
data
tra
Hylands
Park
e
Weston
Park),
sponsor,
il
Leeds
&
Reading
Festival
(una
due
giorni
in
cui
le
line
up
si
alternano
tra
le
città)
e,
soprattutto
il
Glastonbury.
Questo,
oltre
a
essere
considerato
da
molti
artisti
come
vero
punto
di
arrivo,
affonda
le
sue
radici
negli
anni
'70,
e da
allora
è
sempre
stato
riproposto,
fatta
eccezione
per
l’edizione
del
2012
in
cui
problemi
dovuti
alla
concomitanza
con
i
Giochi
Olimpici
londinesi
resero
impossibile
l’organizzazione.
Scendendo
in
Francia
si
incontrano
festival
che
spaziano
dalla
musica
dance
ed
elettronica
al
metal
al
rock-pop.
Tra
i
più
importanti
del
2014
sono
senz’altro
da
menzionare
il
parigino
Rock
en
Seine,
il
Vieilles
Charrues
Festival
e l’Hellfest
(festival
heavy
che
si
svolge
a
Clisson).
Proseguendo
verso
Est
è
d’obbligo
una
sosta
nei
Paesi
Bassi,
laddove
è
forse
il
Belgio
a
proporre
i
migliori
eventi.
Oltre
al
mostruoso
Rock
Werchter
(con
la
costante
crescita
degli
ultimi
anni
è
entrato
di
diritto
nell’Olimpo
dei
festival
europei),
il
paese
di
Valloni
e
Fiamminghi
ospita
infatti
altri
due
grandi
eventi,
vale
a
dire
gli
elettronici
Tomorrowland
e
Pukkelpop.
Nel
suo
piccolo,
anche
il
Lussemburgo
vanta
un’ottima
manifestazione
quale
il
Rock
a
Field,
mentre
l’Olanda
ha
dalla
sua
parte
lo
storico
PinkPop
(il
festival
annuale
più
vecchio
del
mondo
che
però
non
si
svolge
d’estate,
bensì
nella
Pentecoste)
e il
Lowlands.
Procedendo
il
nostro
percorso
immaginario,
ci
si
imbatte
nei
festival
Made
in
Germany.
I
teutonici
propongono,
tra
gli
altri,
quattro
festival
che
meritano
particolare
attenzione:
i
tre
più
importanti
sono
il
Southside
Festival
(che
come
suggerisce
il
nome
si
svolge
nel
sud
della
Germania),
Rock
am
Ring
e il
Rock
im
Park.
In
questi
ultimi
due
suonano
perlopiù
gruppi
hard
rock).
Per
gli
amanti
del
genere,
invece,
c’è
il
Wacken
Open
Air,
quasi
interamente
dedicato
a
esibizioni
metal.
Spostandoci
in
Ungheria,
è
invece
possibile
incappare
nello
Sziget
Festival,
una
manifestazione
annuale
che
negli
ultimi
tempi
ha
finalmente
raggiunto
una
vera
maturità.
A
differenza
degli
altri
festival
europei,
dove
si
incontrano
spettatori
di
tutte
le
età,
questo
è
dedicato
a un
pubblico
più
giovane.
Altra
particolarità
dello
Sziget
è la
durata:
a
cavallo
di
Ferragosto,
i
concerti
durano
per
una
settimana
intera.
Tornando
verso
l’Europa
centrale
e
per
l’esattezza
in
Svizzera
e
Austria,
si
incontrano
Zurich
Openair
e
Paléo
Festival
(per
quanto
riguarda
la
Confederazione
Elvetica)
e
Nova
Rock
e
Frequency
Festival
(in
terra
austriaca).
Il
nostro
viaggio
arriva
infine
in
terra
iberica,
dove
il
Primavera
Sound
–
con
le
sue
date
a
Barcellona
e
Oporto
–
recita
la
parte
di
assoluto
protagonista.
Portogallo
e
Spagna
non
si
fermano
tuttavia
al
Primavera.
Difatti,
se i
lusitani
propongono
anche
il
Rock
in
Rio,
e l’Optimus
Alive,
i
cugini
spagnoli
rispondono
con
il
Sónar
(dove
la
musica
è
soprattutto
di
matrice
dance
ed
elettronica),
il
Bilbao
BBK
Live
e,
soprattutto,
il
Festival
Internacional
de
Benicassim
(FIB)
che
si
tiene
ogni
anno
a
due
passi
dal
mare,
per
l’esattezza
vicino
a
Las
Palmas
(a
nord
di
Valencia).
Insomma,
qualora
non
vi
bastasse
la
pur
abbondante
estate
musicale
italiana,
potete
sempre
“ripiegare”
in
qualche
festival
all’estero,
dove
i
vostri
desideri
musicali
potranno
di
certo
essere
esauditi.